Viaggio nel sociale/1: la comunità Villa Ratti di Monticello, un centro da 20 posti letto per giovani con disturbi di personalità

Con questo primo servizio diamo il via ad una sorta di viaggio virtuale all'interno delle strutture socio-assistenziali e delle comunità protette dei circondari di Casatenovo e Oggiono.

Quello che ci proponiamo di fare è riuscire ad offrire ai lettori una panoramica sulle realtà che gravitano sul territorio e che spesso nell'ombra svolgono un servizio di aiuto prezioso a centinaia di famiglie.

 

 

Villa Ratti, sede della comunità terapeutica

 

La Comunità Terapeutica "Villa Ratti" di Monticello rappresenta una struttura "giovane" per il territorio casatese. Nata nel 2005 e accreditata presso la Regione Lombardia nel 2007 con la denominazione "Comunità Riabilitativa Residenziale a media assistenza" (CRM), Villa Ratti intende garantire a persone con disturbo di personalità, in particolare di tipo Borderline (che presenta cioè oscillazioni tra condizioni di normalità e instabilità psichica), un intervento terapeutico-riabilitativo intensivo, integrato e specialistico all'interno di un ambiente protetto e accogliente.


Attualmente la gestione della struttura è affidata alla cooperativa "Il Volo Onlus".
A dare inizio al progetto nel 2001 fu un primo gruppo di "soci fondatori", specializzati nell'ambito socio sanitario e nel volontariato, guidati dal prof. Giorgio Rezzonico, professore ordinario di psicologia clinica presso l'università Bicocca di Milano.
Grazie alla collaborazione di una cinquantina di volontari si individuò all'interno degli spazi di Villa Ratti la sede più idonea per localizzare questo tipo di struttura sul territorio lecchese. In breve, grazie ai contributi a fondo perduto versati da privati e all'impegno dei fondatori, la comunità aprì i battenti presso l'attuale sede di Monticello nel luglio 2005. 



I giardini della villa ospitano diverse attività svolte dai ragazzi,
tra cui il laboratorio di orto-floro-vivaismo


Con il 1 gennaio 2010 è entrato in vigore l'accreditamento definitivo con la Regione Lombardia e il contratto per i 20 posti letto della struttura residenziale, l'unica di questo genere nell'intera regione a trattare specificatamente i disturbi di personalità borderline.
Attualmente i 20 ospiti vengono seguiti quotidianamente da uno staff multidisciplinare di 27 specialisti, suddivisi in medici, psicologi, educatori professionali, infermieri e maestri di lavoro.


L'equipe di Villa Ratti


Per comprendere al meglio la realtà di questa particolare comunità terapeutica abbiamo fatto visita alla dott.ssa Rita Bisanti, direttore di comunità e psicologa che ci ha aperto le porte della struttura illustrandone il funzionamento e le finalità.
"Villa Ratti è una struttura residenziale dove agli ospiti è garantita l'assistenza 24 ore su 24. Vengono accolti ospiti di entrambi i sessi, con età compresa fra i 18 e 35 anni (in situazioni debitamente motivate dal punto di vista clinico sono accolti anche soggetti che superano i 35 anni). Si tratta di soggetti giovani e adulti che in determintati momenti delle loro vite entrano in difficoltà, oscillando tra condizioni di normalità e instabilità psichica e tendendo quindi a mettersi in situazioni di rischio.

 

Il salone centrale

Noi puntiamo fortemente sull'aspetto "risorse" che sono insite nei nostri ospiti, lavoriamo per favorire il reinserimento familiare e il recupero dell'attività lavorativa. La nostra equipe specializzata compone il "cuore" della struttura, arricchita dalla presenza dei maestri di laboratorio e dal nostro staff di collaboratori".



 

La sala pranzo


A raccogliere ed analizzare i dati riguardanti gli ospiti della comunità è il Centro Studi "Carlo Perris", situato all'interno stesso della struttura di Villa Ratti. Ruolo di questo centro è quello di valutare ed elaborare tutto il materiale scentifico inerente i disagi giovanili e i disturbi di personalità manifestati dai pazienti della comunità terapeutica, promuovendo iniziative di studio e collaborazione tra esperti del settore, facoltà universitarie, enti di ricerca e centri specializzati.




L'angolo relax


"A tutti i nuovi ospiti proponiamo una serie di test volti a inquadrarne la situazione iniziale - spiega la dott.ssa Vanessa Vecchi - dopo 6 mesi di permanenza dell'ospite in comunità effettuiamo un'intervista per capire come si trova il soggetto all'interno del nuovo ambiente e se vi sono stati cambiamenti riscontrabili. Al termine del percorso in comunità gli risottoponiamo ulteriori quesiti per valutare i progressi fatti durante il periodo di permanenza. Dopo le dimissioni effettuiamo periodicamente ulteriori colloqui per valutare i cambiamenti dovuti al periodo di terapia".

 

Laboratorio di pittura all'aperto


I soggetti ospitati dalla comunità di Villa Ratti risultano essere in prevalenza donne (circa il 60%), di un'età compresa fra i 30 e i 35 anni. "I dati forniti dalla letteratura medica confermano che il disturbo borderline tende a manifestarsi prevalentemente nei soggetti femminili - ha precisato la dott.ssa Bisanti - l'età media, tuttavia, sta cambiando: se nei primi anni la nostra popolazione si attestava prevalentemente nella fascia 30 - 35 anni, nell'ultimo anno la media si è abbasata di molto, facendo registrare molti più accessi di ospiti appartenenti alla fascia 18 - 24 anni".


La permanenza standard presso Villa Ratti è fissata a 18 mesi, prorogabile ad un massimo di 24 in caso di particolare necessità. Secondo i dati raccolti dal personale sanitario il percorso comunitario si conclude mediamente in 15 mesi circa.


Laboratorio di pittura

 


Per il 65% gli ospiti provengono dalla regione Lombardia seguiti da Campania (6,5%), Trentino (4,8%) e Veneto (4,8%). Tra le province lombarde la maggioranza di pazienti proviene dal circondario di Milano (67,5%), seguito da Lecco (12,5%) e Bergamo (5%).


Le cucine


Le attività terapeutiche e riabilitative scandiscono la "giornata tipo" degli ospiti della struttura sino alle ore 18, momento della riunione di fine giornata. Segue un momento libero sino alla cena delle 19.30, durante il quale i giovani si prendono cura dei propri spazi personali e a turno prendono parte alle attività di gestione della casa, dalla cucina al riordino sino alla lavanderia, provvedendo alla pulizia e alla cura di tutti gli spazi comuni.


Locale lavanderia


Il sabato e la domenica vengono invece dedicati al tempo libero, in modo da poter sviluppare nei pazienti una sempre maggiore autonomia e un ritorno alle attività personali della vita di tutti i giorni.
Per ulteriori informazioni circa il funzionamento della comunità è possibile consultare il sito www.ilvolo.com

Roberto Bonfatti
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