Missaglia: è scomparsa Elide Morino, proprietaria del “Corona', la storica locanda nata a inizio '900



Lo scorso lunedì è scomparsa Elide Morino, figura storica per Missaglia. La donna era infatti la proprietaria dell'albergo Corona di Via Cavour che aveva gestito per anni insieme al marito. La donna viveva da qualche tempo a Montesiro, accudita dal figlio, il dottor Pierluigi Sirtori, mentre la figlia Giuliana era deceduta per una malattia sette anni fa.

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L'albergo Corona come appare oggi

Da tempo la locanda di Via Cavour, che ora versa in uno stato di abbandono, era chiusa, ma per un secolo era stata punto di riferimento della vita cittadina.
Aperto negli ultimi anni dell'Ottocento, l'albergo Corona era di proprietà  della famiglia Sirtori, che oltre all'attività  di albergatori conducevano quella di carrozzieri, cioè costruivano e riparavano le carrozze. Per meglio distinguerli infatti, venivano chiamati gli "Ostino".

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Un'immagine del Corona nei primi decenni del Novecento

La struttura era nata ex novo dopo la chiusura dell'albergo Umberto I di Piazza Libertà  e in poco tempo divenne punto di riferimento della vita sociale missagliese. Disposto su tre piani accoglieva i clienti che giungevano dal milanese per godersi la tranquillità  della Brianza. L'albergo Corona era la testimonianza della serenità  di quegli anni. I clienti posavano sulle fotografie con aria spensierata a felice, soprattutto nelle calde domeniche di agosto.

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1925, ospiti posano sulla terrazza del Corona

Fare uno sposalizio all'albergo Corona era un lusso negli anni Trenta, quando molti vivevano le ristrettezze economiche di quel tempo. Appesi alle pareti vi erano delle belle oleografie ottocentesche, una specchiera dorata mentre i profumi della cucina salivano su per le scale disperdendosi nella zona circostante.


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A destra l'albergo Umberto I°

Come dicevamo, al Corona arrivavano tanti clienti anche da fuori Missaglia, che spesso prima di ripartire, si facevano fotografare, lasciando alla famiglia Sirtori la propria immagine come ricordo. L'albergo fungeva anche da ristorante, dove spesso si organizzavano pranzi sociali da parte delle associazioni o delle aziende.
Negli anni Venti le feste danzanti del sabato grasso erano memorabili. Il grande salone della carrozzeria diventava il ritrovo e la sala da ballo per i ricchi signori che se lo potevano permettere.

Come dicevamo, l'apertura dell'albergo Corona supplì alla cessata attività  dell'albergo Umberto I°, situato nell'omonima strada, l'attuale Via Roma, a pochi passi dalla basilica.

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L'edificio che ospitava l'albergo come appare oggi

L'esercizio, ospitato nell'edificio che tra qualche mese sarà  occupato da negozi ed uffici, aveva chiuso i battenti a fine Ottocento. Al suo posto si insediarono negli anni successivi, la prima sede della Stipel, società  di telefonia, mentre al primo piano la Sala della Pretura; sul balcone ancora oggi c'è infisso lo scudo con l'insegna.

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Lo stemma che ricorda la presenza, un tempo, della Pretura

La struttura si inserisce nei lavori dell'area Gussoni, la zona residenziale che costituirà  un tassello del nuovo centro missagliese.
Gloria Crippa
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