Lat-Bri: ripresa la produzione dopo lo stop dell'Asl. Cogliati: sempre agito con rispetto
E' ripresa nel pomeriggio di oggi l'attività della Lat-Bri, l'azienda di Usmate-Velate la cui produzione era stata bloccata qualche giorno fa, a seguito di una decisione dell'Asl di Monza.
A spiegare le motivazioni del provvedimento sospensivo è stato il presidente Luigi Cogliati in persona. Fondatore dell'azienda e imprenditore stimato in tutto il territorio casatese, ha diffuso un comunicato alla stampa per spiegare l'intera vicenda.
Ecco il testo del documento, che proponiamo qui sotto integralmente:
Luigi Cogliati
A spiegare le motivazioni del provvedimento sospensivo è stato il presidente Luigi Cogliati in persona. Fondatore dell'azienda e imprenditore stimato in tutto il territorio casatese, ha diffuso un comunicato alla stampa per spiegare l'intera vicenda.
Ecco il testo del documento, che proponiamo qui sotto integralmente:
Le verifiche svolte dalla ASL di Monza hanno dimostrato il pieno rispetto delle normative vigenti e, quindi, nel pomeriggio di oggi è ripresa la piena funzionalità dello stabilimento Lat Bri.
Il provvedimento sospensivo, avvenuto il 19 agosto,era motivato da infrazioni prevalentemente di carattere amministrativo e organizzativo, non da difetti igienico-sanitari nei prodotti.
Il principale rilievo amministrativo ha riguardato la presenza in stabilimento anche di due fonti idriche (pozzi) che, ancorché potabili, non avevano ricevuto il certificato di potabilità; fonti idriche che l’azienda non aveva in uso sin dalla metà di aprile. Infatti l'acqua utilizzata per le produzioni Lat Bri è prelevata dal pubblico acquedotto, pertanto non vi è alcun dubbio sulla sua potabilità.
A fronte di questa presenza, e in via esclusivamente precauzionale, Lat Bri ha anche ottemperato alla richiesta dell’ASL del ritiro cautelativo dal mercato delle produzioni avvenute prima della data del 11 agosto (data di chiusura dei pozzi da parte dell’ASL).
Lat Bri si ritiene fortemente penalizzata dal provvedimento di ritiro dei prodotti finiti che, infatti, dalle analisi effettuate non presentano difformità nè rischi per la salute del consumatore. Questo perché l’azienda ha sempre operato nel pieno rispetto delle normative igienico sanitarie, come dimostra tutta la documentazione analitica presente in azienda e consegnata alle autorità di controllo.
Infine, e in relazione a notizie sulla presunta “colorazione blu” in una mozzarella che venne segnalata a Milano nel mese di Luglio 2010 e che avrebbe portato ad un’indagine giudiziaria, segnaliamo che tutte le analisi svolte dall’azienda e dagli organismi di controllo hanno escluso la presenza della pseudomonas fluorescens (organismo che provoca la mutazione cromogena) e, inoltre, si è dimostrato che la causa originaria è stata l’utilizzo, per l’apertura della confezione del prodotto, di un paio di forbici sporche di inchiostro precedentemente impiegate dal consumatore stesso per attività di
bricolage.
La ripresa delle attività produttive e le evidenze emerse dai controlli sono l’ulteriore conferma della piena adempienza di Lat Bri a tutte le normative poste a tutela della salute del consumatore, valore che ha sempre guidato l’attività dell’azienda e che le ha consentito di diventare partner delle principali catene della grande distribuzione e dei principali operatori del mondo della ristorazione, sia in Italia che all’estero.
Nel 2009 Lat Bri ha fatturato oltre 150 milioni di euro, di cui il 30% all’estero, ed impiega oltre 400 dipendenti; l’azienda lavora oltre un milione di litri di latte giorno, coinvolgendo un importante indotto.
In conclusione, si ribadisce che la famiglia Cogliati, proprietaria di Lat Bri, ha da sempre l’obiettivo primario che tutti i propri prodotti immessi in commercio siano perfettamente conformi alla legislazione igienico-sanitaria, a tutela dei propri clienti e soprattutto dei consumatori finali.
Il provvedimento sospensivo, avvenuto il 19 agosto,era motivato da infrazioni prevalentemente di carattere amministrativo e organizzativo, non da difetti igienico-sanitari nei prodotti.
Il principale rilievo amministrativo ha riguardato la presenza in stabilimento anche di due fonti idriche (pozzi) che, ancorché potabili, non avevano ricevuto il certificato di potabilità; fonti idriche che l’azienda non aveva in uso sin dalla metà di aprile. Infatti l'acqua utilizzata per le produzioni Lat Bri è prelevata dal pubblico acquedotto, pertanto non vi è alcun dubbio sulla sua potabilità.
A fronte di questa presenza, e in via esclusivamente precauzionale, Lat Bri ha anche ottemperato alla richiesta dell’ASL del ritiro cautelativo dal mercato delle produzioni avvenute prima della data del 11 agosto (data di chiusura dei pozzi da parte dell’ASL).
Lat Bri si ritiene fortemente penalizzata dal provvedimento di ritiro dei prodotti finiti che, infatti, dalle analisi effettuate non presentano difformità nè rischi per la salute del consumatore. Questo perché l’azienda ha sempre operato nel pieno rispetto delle normative igienico sanitarie, come dimostra tutta la documentazione analitica presente in azienda e consegnata alle autorità di controllo.
Infine, e in relazione a notizie sulla presunta “colorazione blu” in una mozzarella che venne segnalata a Milano nel mese di Luglio 2010 e che avrebbe portato ad un’indagine giudiziaria, segnaliamo che tutte le analisi svolte dall’azienda e dagli organismi di controllo hanno escluso la presenza della pseudomonas fluorescens (organismo che provoca la mutazione cromogena) e, inoltre, si è dimostrato che la causa originaria è stata l’utilizzo, per l’apertura della confezione del prodotto, di un paio di forbici sporche di inchiostro precedentemente impiegate dal consumatore stesso per attività di
bricolage.
La ripresa delle attività produttive e le evidenze emerse dai controlli sono l’ulteriore conferma della piena adempienza di Lat Bri a tutte le normative poste a tutela della salute del consumatore, valore che ha sempre guidato l’attività dell’azienda e che le ha consentito di diventare partner delle principali catene della grande distribuzione e dei principali operatori del mondo della ristorazione, sia in Italia che all’estero.
Nel 2009 Lat Bri ha fatturato oltre 150 milioni di euro, di cui il 30% all’estero, ed impiega oltre 400 dipendenti; l’azienda lavora oltre un milione di litri di latte giorno, coinvolgendo un importante indotto.
In conclusione, si ribadisce che la famiglia Cogliati, proprietaria di Lat Bri, ha da sempre l’obiettivo primario che tutti i propri prodotti immessi in commercio siano perfettamente conformi alla legislazione igienico-sanitaria, a tutela dei propri clienti e soprattutto dei consumatori finali.
LAT-BRI LATTICINI BRIANZA S.p.A.
Il Presidente
Luigi Cogliati
Il Presidente
Luigi Cogliati
