Casatenovo: all'orto sociale "le zucche di Cenerentola" con varietà da tutta l'Europa

Tempo di bilanci per l'orto sociale di Casatenovo, progetto nato lo scorso anno da un'idea dell'amministrazione comunale e gestito dalla cooperativa Solaris di Triuggio.
"La produzione di quest'anno è stata piuttosto abbondante - ha spiegato il responsabile Salvatore Sau - anche se il caldo troppo secco alternato ad alcune forti precipitazioni nel mese di agosto, ha causato parecchi danni. Inoltre il raccolto di mele è andato in gran parte perso a causa della straordinaria ed inaspettata ticchettatura del terreno, cioè alla mancanza strutturale di calcio" .

Salvatore Sau con una zucca gigante

Numerosissime le coltivazioni di fiori, frutta e verdura, ognuna sotto forma di specie differenti: dai broccoletti ai cavolfiori, dai pomodori "cuoridibue" al peperoncino, dai finocchi all'insalata cicoria, dal cavolo cinese alle more, dalle tigete alle mele, dal basilico alle pere, dai pomodori "pachino" al cavolo toscano nero.

Zucca Hubbard-imbottigliata

In particolare sono le zucche e le patate a farla da padrone, soprattutto quest'anno: in un lungo corridoio di alti filari e avvallamenti terrosi si alternano mille colori e forme.

La specie "spaghetti"

"Le patate occupano circa 1000 metri quadri di terreno e ne sono stati già raccolti oltre 150 kilogrammi. Sono state messe a coltura con l'ausilio del Bacillus Turingensis, batterio che produce spore acide, le quali provocano la morte in un ambiente alcalino come quello presente nello stomaco degli insetti dorifori, mangiatori di foglie. Si tratta della specie Kennebec che secondo i progetti delle multinazionali verrà ibridata, ma resta indubbiamente una delle migliori a pasta bianca: a detta di chi le ha già acquistate, sono eccellenti sia fritte che bollite".

Zucca piacentina

Le specie di zucche che ci sono qui sono quasi introvabili nella nostra zona e sono il frutto di tanti scambi di semenze fatte con gli appassionati di questo settore; pertanto è stato dato un nuovo nome all'attività dell'Orto Sociale: "Le zucche di Cenerentola".

Zucca siciliana

"Qui abbiamo la zucca ungherese, quella del Portogallo, la thailandese, la mantovana, la siciliana (detta "serpente"), la Hubbard bottigliata, quella "spaghetti", la Hokkaido, la piacentina, ed altre ancora. La zucca è una cosa stupenda: è un antiossidante, altamente conservabile, e grazie alle sue fibre consente di realizzare addirittura delle corde. I primi a sfruttarla davvero furono gli indiani Navajos. Non ci interessano cose come Halloween o le varie sfide a chi abbia la zucca più grande: la qualità si misura in altri termini. Risulta fin troppo facile fare una zucca di 300 kilogrammi usando elementi chimici artificiali" .



Da sottolineare i due "reparti" dell'ampio orto. In primo luogo quello dove quest'anno sono cresciuti oltre 50 kilogrammi fra ribes, more e lamponi. In secondo luogo quello dedicato alla specie di granturco, ormai poco diffusa proprio a causa della sua specificità, idonea alla sola realizzazione di farina per polenta.

La specie hokkaido

"La polenta è stata per decenni elemento fondamentale della dieta dei brianzoli, eppure oggi i bambini credono che nasca al supermercato, in pacchetti da 1 kilogrammo"
. Ecco dunque spiegato il progetto che sta coinvolgendo i ragazzi delle scuole elementari di Valaperta.



"Questi, dopo aver piantato i semi di granturco nei mesi scorsi, fra qualche settimana raccoglieranno e porteranno le piante ad un mugnaio che restituirà loro una farina davvero sana, naturale e biologica, con la quale cucinare la vera polenta".


Zucca mantovana

"Noi siamo per la cosiddetta "vendita a km 0", nel senso che spesso lasciamo addirittura che i clienti prendano da soli ciò che vogliono dal terreno. Poi pesiamo la merce che hanno loro stessi raccolto e rilasciamo ricevuta fiscale" .



Da segnalare come all'orto sociale, le colture siano portate avanti da un folto gruppo di ragazzi con disabilità di vario tipo delle fondazioni "Solaris" e "Lavoro e Ambiente". Al progetto contribuiscono economicamente l'associazione Provincia di Lecco Onlus e l'Offerta Sociale di Vimercate.



Salvatore Sau si augura che il comune di Casatenovo - dal momento che i terreni utilizzati quest'anno non saranno più sfruttabili per i prossimi quattro anni a causa della necessaria rotazione - ne metterà a disposizione della Cooperativa altri vicini e abbandonati. "Sarebbe auspicabile mantenere la vocazione agricola di questa zona, che risulta essere il corridoio naturale fra i Colli Briantei ed il Parco del Curone".

 

Alberto Molteni
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