Cesana, Suello: dopo 60 anni di estrazione chiude i battenti la cava del M.te Cornizzolo
Sarà una data destinata a entrare nella storia, quella del prossimo 30 aprile, per i Comuni appartenenti alla "cintura" del monte Cornizzolo.
A distanza di 60 anni dall'apertura delle cave di Cesana Brianza e Suello, l'attività estrattiva lungo le pareti e le pendici della montagna verrà definitivamente interrotta, al termine di una progressiva diminuzione dei lavori di scavo portati avanti negli ultimi anni dal cementificio Holcim di Merone.
A tale proposito nella giornata seguente, il 1°di maggio, sulla cima della montagna avrà luogo il tradizionale Cornizzolo Day, al fine di festeggiare l'evento insieme alle popolazioni dei comuni limitrofi.
Una data storica, come dicevamo, in virtù della "battaglia" portata avanti in questi mesi da una decina di Comuni della cosiddetta "cintura" (da Pusiano a Valmadrera con l'aggiunta di Annone Brianza e Galbiate), grazie alla sottoscrizione di un protocollo di intesa volto a creare una commissione capace di seguire i lavori di stesura del nuovo Piano Cave provinciale, documento chiave per quanto riguarda il futuro assetto estrattivo del territorio.
Proprio in questi giorni la Provincia di Lecco assegnerà l'incarico per la redazione del nuovo Piano, che riscriverà i vincoli e le aree potenzialmente interessate dalle attività di escavazione mineraria. Un documento che inevitabilmente viene visto con un certo distacco dai sindaci dei Comuni dell'area, desiderosi di conservare il proprio territorio preservandolo da ulteriori speculazioni.
"Nel momento in cui saranno avviati i tavoli di confronto con tutti gli "attori" chiamati in causa, i nostri Comuni si faranno trovare pronti e uniti per salvaguardare l'area del Cornizzolo - ha commentato il sindaco di Suello Carlo Valsecchi - per tale ragione i Comuni nomineranno alcuni tecnici che andranno a seguire tutte le fasi di stesura del documento. L'obiettivo è quello di evitare l'inserimento dell'area del Cornizzolo tra le riserve estrattive individuate sul territorio, trattandosi di un'area che ha già sacrificato moltissimo in questo senso".
Una volta nominato il tecnico, la Provincia di Lecco sarà chiamata a redigere il nuovo documento, sulla base del quale la Regione stabilirà - all'interno delle riserve estrattive individuate - quelle soggette ad attività estrattiva effettiva, con il conseguente avvio degli scavi.
La preoccupazione dei sindaci, in questo caso, è quella di vedere avviare una nuova attività estrattiva nel tratto di montagna compreso tra Suello e San Pietro al Monte, cosa che andrebbe ad allargare l'imponente "sfregio" causato alla parete del Cornizzolo dalla cava presente a monte di Cesana Brianza.
"Tra tutti i Comuni della cintura, Cesana è sicuramente quello che più ha subito gli effetti dell'attività di cava - ha commentato il sindaco Giuseppe Castelnuovo - in questa zona non vi saranno in futuro ulteriori escavazioni. Parallelamente sarà prioritario non abbandonare quest'area a sé stessa, ma proseguire con il monitoraggio e la manutenzione della parete. Per troppo tempo il nostro territorio è stato visto come un mezzo di monetizzazione, ma sotto a quella cava ci vive un intero paese ed è fondamentale avviare un percorso condiviso tra Comune, Regione e Holcim affinchè per garantire un futuro a questo versante della montagna".
A distanza di 60 anni dall'apertura delle cave di Cesana Brianza e Suello, l'attività estrattiva lungo le pareti e le pendici della montagna verrà definitivamente interrotta, al termine di una progressiva diminuzione dei lavori di scavo portati avanti negli ultimi anni dal cementificio Holcim di Merone.
A tale proposito nella giornata seguente, il 1°di maggio, sulla cima della montagna avrà luogo il tradizionale Cornizzolo Day, al fine di festeggiare l'evento insieme alle popolazioni dei comuni limitrofi.
Una veduta del Monte Cornizzolo con i segni dell'attività estrattiva
Una data storica, come dicevamo, in virtù della "battaglia" portata avanti in questi mesi da una decina di Comuni della cosiddetta "cintura" (da Pusiano a Valmadrera con l'aggiunta di Annone Brianza e Galbiate), grazie alla sottoscrizione di un protocollo di intesa volto a creare una commissione capace di seguire i lavori di stesura del nuovo Piano Cave provinciale, documento chiave per quanto riguarda il futuro assetto estrattivo del territorio.
Proprio in questi giorni la Provincia di Lecco assegnerà l'incarico per la redazione del nuovo Piano, che riscriverà i vincoli e le aree potenzialmente interessate dalle attività di escavazione mineraria. Un documento che inevitabilmente viene visto con un certo distacco dai sindaci dei Comuni dell'area, desiderosi di conservare il proprio territorio preservandolo da ulteriori speculazioni.
"Nel momento in cui saranno avviati i tavoli di confronto con tutti gli "attori" chiamati in causa, i nostri Comuni si faranno trovare pronti e uniti per salvaguardare l'area del Cornizzolo - ha commentato il sindaco di Suello Carlo Valsecchi - per tale ragione i Comuni nomineranno alcuni tecnici che andranno a seguire tutte le fasi di stesura del documento. L'obiettivo è quello di evitare l'inserimento dell'area del Cornizzolo tra le riserve estrattive individuate sul territorio, trattandosi di un'area che ha già sacrificato moltissimo in questo senso".
I sindaci Valsecchi e Castelnuovo
Una volta nominato il tecnico, la Provincia di Lecco sarà chiamata a redigere il nuovo documento, sulla base del quale la Regione stabilirà - all'interno delle riserve estrattive individuate - quelle soggette ad attività estrattiva effettiva, con il conseguente avvio degli scavi.
La preoccupazione dei sindaci, in questo caso, è quella di vedere avviare una nuova attività estrattiva nel tratto di montagna compreso tra Suello e San Pietro al Monte, cosa che andrebbe ad allargare l'imponente "sfregio" causato alla parete del Cornizzolo dalla cava presente a monte di Cesana Brianza.
"Tra tutti i Comuni della cintura, Cesana è sicuramente quello che più ha subito gli effetti dell'attività di cava - ha commentato il sindaco Giuseppe Castelnuovo - in questa zona non vi saranno in futuro ulteriori escavazioni. Parallelamente sarà prioritario non abbandonare quest'area a sé stessa, ma proseguire con il monitoraggio e la manutenzione della parete. Per troppo tempo il nostro territorio è stato visto come un mezzo di monetizzazione, ma sotto a quella cava ci vive un intero paese ed è fondamentale avviare un percorso condiviso tra Comune, Regione e Holcim affinchè per garantire un futuro a questo versante della montagna".
A. M.