Molteno: ex assessore assolto. Niente violenza su consigliere

Assolto perché il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza emessa nei confronti dell'ingegner Donato Maggioni, ex assessore all'urbanistica e all'edilizia del Comune di Molteno. L'accusa elevata a suo carico era di violenza privata commessa ai danni del consigliere di minoranza Bruno Amati. Il fatto risale al 23 febbraio del 2006. Stando a quanto dichiarato dai vari testi oggi presenti in udienza, quel giorno il consigliere Amati si era recato come suo solito a richiedere informazioni presso l'ufficio tecnico durante gli orari di apertura al pubblico. L'assessore Maggioni, accortosi di quello che stava facendo, ha invitato il geometra Corbetta a non perder tempo con il signor Amati per non intralciare la coda formata da cittadini che solo in quel periodo di tempo hanno occasione di rivolgersi presso quell'ufficio comunale. A quel punto il signor Amati si sarebbe alterato asserendo che frasi di quel genere a lui non avrebbe mai potute dirle il signor Maggioni. Mentre l'Amati minacciava di denunciare l'accaduto al Prefetto ed eventualmente alla Procura della Repubblica il signor Maggioni si è diretto verso l'ufficio del capo dell'ufficio tecnico, l'architetto Monti poiché aveva appuntamento alle 18.00. In quel mentre si Avvicinava anche l'Amati pure lui per interloquire con il Monti. L'assessore Maggioni lo invitava a presentarsi in un altro orario. E a quel punto sarebbero state pronunciate altre minacce di ricorsi al Prefetto e alla procura. Oggi in udienza hanno testimoniato oltre all'imputato e alla parte lesa anche tutte le persone che hanno assistito alla scena ovvero il geometra Corbetta, l'architetto Monti e una sua collega che parlava con lui in ufficio e un cittadino che attendeva nella sala d'aspetto di poter parlare con il Sindaco. L' imputato è stato difeso dall'avvocato Giuseppe Visconti mentre la parte civile dall'avvocato Raffaele Rigamonti. Il pubblico ministero Alessandro Figini ha chiesto l'assoluzione per l'imputato. Richiesta condivisa appieno successivamente dal Giudice.
Simone Bonfanti
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