I sindaci oggionesi fanno il punto su Suap, Gandaloglio, nomadi, ferrovie e viabilità
Prima seduta operativa per la neonata Conferenza dei sindaci dell’oggionese, caratterizzata da un ricco e variegato ordine del giorno relativo alle principali problematiche del vasto territorio del circondario.
Protagonista di buona parte del dibattito è stato il cosiddetto Suap, lo Sportello Unico per le Attività Produttive, vera e propria interfaccia tra le pubbliche amministratori e i singoli operatori economici impegnati sul territorio.

A seguito di un recente cambiamento della normativa, il collegio dei sindaci ha valutato l’ipotesi di istituire un singolo sportello unico comune a tutti i paesi del circondario, come spiegato dal Presidente della Conferenza Matteo Canali “le ipotesi sul tavolo sono essenzialmente due: lasciare a ogni sindaco la gestione in proprio dello sportello o crearne uno solo “allargato” a tutti i Comuni, o al limite a gruppi di Comuni confinanti. A tale proposito abbiamo voluto riservarci del tempo per valutare il da farsi, grazie anche al contributo offerto sul tema dalla Camera di Commercio”.
Altra questione di scottante attualità è stata rappresentata dall’emergenza nomadi, testimoniata nelle ultime settimane dai ripetuti passaggi delle carovane sul territorio. A tale proposito la Conferenza ha istituito una sorta di “task force” di amministratori e forze dell’ordine, deputata a impedire lo stanziamento dei gruppi di nomadi all’interno del circondario.

Nomadi in via Verdi a Sirone
“I sindaci si sono accordati per creare una “rete di informazioni” capace di comunicare efficacemente i movimenti di questi gruppi sul territorio – ha puntualizzato Canali – nel momento in cui una carovana farà il suo arrivo il sindaco interessato farà scattare una rete di mail e messaggi con i sindaci vicini, in modo da elaborare una strategia di intervento in vista della partenza di questi gruppi.
A seguito della notifica delle ordinanze di sgombero le carovane impiegano dai 3 ai 4 giorni prima partire, spesso per trasferirsi semplicemente nel paese confinante. In questo modo sarà possibile avvisare tempestivamente e in tempo reale i sindaci sugli spostamenti di questi veicoli, impedendone lo stanziamento nell’immediato circondario. Grazie al supporto delle forze di polizia locale sarà inoltre possibile evitare che tali gruppi vadano a occupare abusivamente posteggi o appezzamenti di terreno, evitandone la fermata”.
A seguire spazio alla linea ferroviaria Monza – Molteno – Lecco e al relativo coordinamento dei sindaci interessati dal passaggio della tratta. A tale proposito due rappresentanti dei Comuni di Molteno e Costa verranno inseriti all’interno del direttivo del coordinamento, che verrà così rappresentato anche dalla componente lecchese della linea.
Nel corso della seduta i primi cittadini di Rogeno, Bosisio Parini e Molteno hanno inoltre espresso la volontà di avviare una riflessione a livello sovracomunale sull’altra tratta oggionese, quella che trasversalmente collega Lecco a Como, concentrando l’attenzione anche sulle problematicità di questa linea.

Il torrente Gandaloglio durante una piena dello scorso autunno
All’ordine del giorno non potevano poi mancare il torrente Gandaloglio e le relative conseguenze del progetto Paoletti, relativo alla sistemazione idrica dell’alveo e alla regimentazione delle acque.
A tale proposito i sindaci di Oggiono, Molteno, Sirone e Annone hanno relazionato ai colleghi il contenuto dell’incontro dello scorso 3 marzo, evidenziando come le criticità sollevate dal Comune di Annone costituiranno oggetto di dibattito in sede di Conferenza dei Servizi per l’attuazione dei lavori.
In chiusura di seduta i primi cittadini si sono soffermati sul tema della viabilità della zona, in particolare nella fascia compresa tra la Provinciale 51 della Santa e la Statale 36.

In rosso il tratto della "bretella" di Raviola, fra la rotonda dello stabilimento COsta e via Matteotti
“Stiamo approfondendo il discorso con l’amministrazione provinciale, anche in considerazione degli effetti che la tangenzialina di Raviola potrà avere sul traffico dei Comuni limitrofi – ha concluso Canali – l’altro ieri a Sirone si è tenuto un incontro tra le parti chiamate in causa, ci siamo lasciati con l’impegno di verificare alcune questioni tecniche prima di prendere una decisione sul futuro assetto viabilistico dell’area. Qualsiasi soluzione sarà sottoposta a parere preventivo da parte degli eventuali paesi interessati”.
Protagonista di buona parte del dibattito è stato il cosiddetto Suap, lo Sportello Unico per le Attività Produttive, vera e propria interfaccia tra le pubbliche amministratori e i singoli operatori economici impegnati sul territorio.

A seguito di un recente cambiamento della normativa, il collegio dei sindaci ha valutato l’ipotesi di istituire un singolo sportello unico comune a tutti i paesi del circondario, come spiegato dal Presidente della Conferenza Matteo Canali “le ipotesi sul tavolo sono essenzialmente due: lasciare a ogni sindaco la gestione in proprio dello sportello o crearne uno solo “allargato” a tutti i Comuni, o al limite a gruppi di Comuni confinanti. A tale proposito abbiamo voluto riservarci del tempo per valutare il da farsi, grazie anche al contributo offerto sul tema dalla Camera di Commercio”.
Altra questione di scottante attualità è stata rappresentata dall’emergenza nomadi, testimoniata nelle ultime settimane dai ripetuti passaggi delle carovane sul territorio. A tale proposito la Conferenza ha istituito una sorta di “task force” di amministratori e forze dell’ordine, deputata a impedire lo stanziamento dei gruppi di nomadi all’interno del circondario.
Nomadi in via Verdi a Sirone
“I sindaci si sono accordati per creare una “rete di informazioni” capace di comunicare efficacemente i movimenti di questi gruppi sul territorio – ha puntualizzato Canali – nel momento in cui una carovana farà il suo arrivo il sindaco interessato farà scattare una rete di mail e messaggi con i sindaci vicini, in modo da elaborare una strategia di intervento in vista della partenza di questi gruppi.
A seguito della notifica delle ordinanze di sgombero le carovane impiegano dai 3 ai 4 giorni prima partire, spesso per trasferirsi semplicemente nel paese confinante. In questo modo sarà possibile avvisare tempestivamente e in tempo reale i sindaci sugli spostamenti di questi veicoli, impedendone lo stanziamento nell’immediato circondario. Grazie al supporto delle forze di polizia locale sarà inoltre possibile evitare che tali gruppi vadano a occupare abusivamente posteggi o appezzamenti di terreno, evitandone la fermata”.
A seguire spazio alla linea ferroviaria Monza – Molteno – Lecco e al relativo coordinamento dei sindaci interessati dal passaggio della tratta. A tale proposito due rappresentanti dei Comuni di Molteno e Costa verranno inseriti all’interno del direttivo del coordinamento, che verrà così rappresentato anche dalla componente lecchese della linea.
Nel corso della seduta i primi cittadini di Rogeno, Bosisio Parini e Molteno hanno inoltre espresso la volontà di avviare una riflessione a livello sovracomunale sull’altra tratta oggionese, quella che trasversalmente collega Lecco a Como, concentrando l’attenzione anche sulle problematicità di questa linea.

Il torrente Gandaloglio durante una piena dello scorso autunno
All’ordine del giorno non potevano poi mancare il torrente Gandaloglio e le relative conseguenze del progetto Paoletti, relativo alla sistemazione idrica dell’alveo e alla regimentazione delle acque.
A tale proposito i sindaci di Oggiono, Molteno, Sirone e Annone hanno relazionato ai colleghi il contenuto dell’incontro dello scorso 3 marzo, evidenziando come le criticità sollevate dal Comune di Annone costituiranno oggetto di dibattito in sede di Conferenza dei Servizi per l’attuazione dei lavori.
In chiusura di seduta i primi cittadini si sono soffermati sul tema della viabilità della zona, in particolare nella fascia compresa tra la Provinciale 51 della Santa e la Statale 36.

In rosso il tratto della "bretella" di Raviola, fra la rotonda dello stabilimento COsta e via Matteotti
“Stiamo approfondendo il discorso con l’amministrazione provinciale, anche in considerazione degli effetti che la tangenzialina di Raviola potrà avere sul traffico dei Comuni limitrofi – ha concluso Canali – l’altro ieri a Sirone si è tenuto un incontro tra le parti chiamate in causa, ci siamo lasciati con l’impegno di verificare alcune questioni tecniche prima di prendere una decisione sul futuro assetto viabilistico dell’area. Qualsiasi soluzione sarà sottoposta a parere preventivo da parte degli eventuali paesi interessati”.
Roberto Bonfatti