Oggiono: serata sul talento nello sport con A.S. Arcadia
La scuola "La Traccia" di Bevera, la scuola del Molinatto di Oggiono e la società sportiva oggionese A.S. Arcadia, con il patrocinio dell'Assessorato allo Sport della Provincia di Lecco, presentano i "Convegni sul tema sport educazione."
La conferenza si è svolta presso la sala convegni della Banca del Credito Cooperativo dell'Alta Brianza - Alzate Brianza con sede in via Lazzaretto ad Oggiono mentre i primi due incontri si sono svolti presso il nuovo Pala Bachelet.
Il terzo ed ultimo appuntamento ha avuto il titolo "Cacciatori di talenti, scoperta ed educazione del proprio talento". Questa volta il titolo, che ha fatto da slogan all'incontro, prende spunto dalla famosissima parabola dei talenti raccontata nei Vangeli.
Relatori della serata sono sati il dottor Luigi Ballerini, psicoterapeuta e giornalista - collaboratore de "Il Sole 24 ore", Jennifer Isacco, medaglia di bronzo nel bob a due alle Olimpiadi di Torino 2006, e Beppe Chieppa, insegnante di educazione fisica e preparatore atletico al Monza Calcio, dove collabora con l'indimenticabile "zio" Beppe Bergomi. A moderare la serata, come sempre, il professor Mariano De Leonardis, che ha ricordato ai presenti il filo conduttore delle serate a tema che i tre enti promotori hanno sin qui organizzato.
Ad introdurre il dibattito è stato l'ingegner Michele Erba, presidente dell'A.S.D. Arcadia. Nel suo incipit ha sottolineato la collaborazione dal punto di vista educativo e sportivo della società sportiva che presiede con le due scuole "La Traccia" e "Molinatto".
I relatori hanno sottolineato come il talento sia innanzitutto qualcosa che ognuno di noi riceve in tutti i campi di azione della vita.
Dall'alto della sua esperienza il dottor Ballerini ha introdotto il tema del "ragazzo ideale", la figura stereotipata con cui gli adulti vanno a confrontarsi, spesso cozzando con la realtà. Due sono le figure di adulto con cui il ragazzo si confronta: il genitore e l'allenatore.
Il genitore si pone in maniera errata con il ragazzo assurgendosi a giudice negativo, l'allenatore invece non sempre è in grado di essere quella figura centrale educativa che ha una parola ed un'attenzione per tutti. Un talento si scopre solo quando ci si interessa di un determinato campo, quando ci si lavora e si fa fatica in esso.
Il talento può essere paragonato anche ad una valigia ricca di contenuti e qualità diverse. Se il bagaglio che un individuo possiede è ampio, questi ha maggiori possibilità di farlo fruttare sin dal principio, anche se questo non toglie a nessuno la possibilità di migliorarsi.
La conferenza si è svolta presso la sala convegni della Banca del Credito Cooperativo dell'Alta Brianza - Alzate Brianza con sede in via Lazzaretto ad Oggiono mentre i primi due incontri si sono svolti presso il nuovo Pala Bachelet.
Il terzo ed ultimo appuntamento ha avuto il titolo "Cacciatori di talenti, scoperta ed educazione del proprio talento". Questa volta il titolo, che ha fatto da slogan all'incontro, prende spunto dalla famosissima parabola dei talenti raccontata nei Vangeli.
Relatori della serata sono sati il dottor Luigi Ballerini, psicoterapeuta e giornalista - collaboratore de "Il Sole 24 ore", Jennifer Isacco, medaglia di bronzo nel bob a due alle Olimpiadi di Torino 2006, e Beppe Chieppa, insegnante di educazione fisica e preparatore atletico al Monza Calcio, dove collabora con l'indimenticabile "zio" Beppe Bergomi. A moderare la serata, come sempre, il professor Mariano De Leonardis, che ha ricordato ai presenti il filo conduttore delle serate a tema che i tre enti promotori hanno sin qui organizzato.
Ad introdurre il dibattito è stato l'ingegner Michele Erba, presidente dell'A.S.D. Arcadia. Nel suo incipit ha sottolineato la collaborazione dal punto di vista educativo e sportivo della società sportiva che presiede con le due scuole "La Traccia" e "Molinatto".
I relatori hanno sottolineato come il talento sia innanzitutto qualcosa che ognuno di noi riceve in tutti i campi di azione della vita.
Dall'alto della sua esperienza il dottor Ballerini ha introdotto il tema del "ragazzo ideale", la figura stereotipata con cui gli adulti vanno a confrontarsi, spesso cozzando con la realtà. Due sono le figure di adulto con cui il ragazzo si confronta: il genitore e l'allenatore.
Il genitore si pone in maniera errata con il ragazzo assurgendosi a giudice negativo, l'allenatore invece non sempre è in grado di essere quella figura centrale educativa che ha una parola ed un'attenzione per tutti. Un talento si scopre solo quando ci si interessa di un determinato campo, quando ci si lavora e si fa fatica in esso.
Il talento può essere paragonato anche ad una valigia ricca di contenuti e qualità diverse. Se il bagaglio che un individuo possiede è ampio, questi ha maggiori possibilità di farlo fruttare sin dal principio, anche se questo non toglie a nessuno la possibilità di migliorarsi.
