Galgiana: commozione ai funerali di Andrea. ''Il suo sorriso risplende nella luce di Gesù''

Andrea Longo
Un giovane con tante passioni, su tutte la cucina, i motori e l'Inter, la sua squadra del cuore, ma soprattutto ricordato da amici e conoscenti per il bel sorriso che sempre gli illuminava il volto.
A celebrare la funzione funebre c'erano tutti i sacerdoti della comunità pastorale casatese. Toccante l'omelia tenuta dal parroco, don Sergio Zambenetti che ha cercato di far coglieri ai presenti, la prospettiva della vita eterna che si nasconde dietro la morte del giovane .
''La scomparsa di Andrea ci lascia senza parole - ha esordito il prevosto - e non può non far sorgere tanti perchè nei cuori di tutti noi. E' inutile spiegare le ragioni di una morte così improvvisa, in questo momento non è quello che serve. Solo la parola di Dio ci permette di guardare la scomparsa di Andrea come un dono, vissuto in pienezza. La vita terrena è un tempo limitato, mentre Gesù ci apre orizzonti nuovi quelli del cielo. E' necessario in questo momento, leggere la prospettiva futura, quella al di là dell'esistenza terrena''.
Lo striscione realizzato dagli amici di Andrea
Don Sergio ha poi parlato di Andrea secondo i racconti che in questi giorni hanno fatto i suoi familiari, i genitori, il fratello, la sorella e la fidanzata, oltre ai numerosi amici e conoscenti di Casatenovo e dintorni. ''Andrea aveva una grande voglia di vivere e una forte passione per l'Inter, le moto e il suo lavoro. Ha cercato di vivere la sua esistenza a tutto campo. I giovani non si accontentano dell'oggi, puntano in alto, non vogliono la mediocrità. Ed è questo quello che bisogna fare, cercare di vivere costruendo giorno per giorno qualcosa di importante. Purtroppo la morte non guarda in faccia nessuno, anche se tutti noi la vediamo come un qualcosa di lontano. Dobbiamo chiedere al Signore la speranza, quella che è ormai divenuta realtà per Andrea, anche se troppo presto. Il buio della morte terrena non è la fine di tutto. Noi vogliamo vederlo nella luce di Dio che ora risplende nei suoi occhi e nel suo sorriso''.
Una morte quella del giovane casatese, difficile da accettare per i familiari e gli amici e arrivata all'improvviso, proprio mentre il 26enne si trovava in sella alla sua Ducati, acquistata solo qualche settimana prima.
Andrea Longo lavorava nel ristorante Il Clichè di Villasanta dal gennaio 2010; precedentemente aveva operato nelle cucine di moltissimi locali della zona: il Bacarà di Canonica di Triuggio, il Please di Lesmo, l'Argentè di Concorezzo e persino all'hotel Bulgari di Milano. Un'esperienza che vantava con orgoglio, e che aveva formato la sua preparazione ai fornelli.
La tragedia è avvenuta giovedì pomeriggio intorno alle 14,30, proprio quando il casatese stava facendo ritorno a casa dopo la prima parte della giornata dedicata al lavoro. Nei pressi della rotonda di Peregallo, a Lesmo, l'impatto con una vettura mentre era in sella alla Ducati acquistata da poche settimane, poi la carambola dall'altra parte della carreggiata, dove sopraggiungeva una donna alla guida di una Fiesta. Un urto terribile che non gli ha lasciato scampo.
G. C.