Greppi: in una lettera, alunni e docenti del liceo classico chiedono di poter proseguire gli studi nella loro scuola

L'istituto Greppi di Monticello
Una doccia fredda per studenti e docenti dell'indirizzo classico dell'istituto Greppi che nella serata di ieri hanno appreso la decisione dell'ufficio scolastico provinciale, di non autorizzare la prima e seconda liceo (classe terza e quarta) per l'anno scolastico 2011-12.
Il dirigente scolastico dottor Lorenzo Pelamatti ha ricevuto questa mattina la visita degli alunni accompagnati dai loro genitori, giunti a chiedere spiegazioni rispetto alle sorti scolastiche dei propri figli.
Come già anticipato ieri attraverso la voce dei sindacalisti Cgil e Cisl delegati al settore scuola, alla luce dei ''tagli'' all'organico docenti, l'ufficio scolastico provinciale ha comunicato la non autorizzazione alla continuità degli studi, per gli alunni iscritti alla prima e alla seconda classe (terzo e quarto anno) del liceo classico del Greppi.
Si tratta di 29 ragazzi che attualmente frequentano l'istituto e che, se la decisione sarà confermata, entro settembre dovranno trovare una nuova destinazione scolastica.
In questa lettera inviata al nostro giornale, gli studenti e i docenti esprimono tutta la loro amarezza e invitano gli organi competenti a rivalutare questa decisione che li costringerebbe, a studi in corso, ad iscriversi in un altro istituto, con tutte le difficoltà del caso.
Ecco il testo della missiva:

Siamo le ragazze e i ragazzi di quinta ginnasio e prima liceo del classico di Villa Greppi, classi che, secondo una recente decisione del provveditorato, saranno chiuse e gli studenti costretti a cambiare istituto.
Ovviamente ci siamo subito attivati per capire le motivazioni di questo inaspettato e sconcertante provvedimento e, trovandone di base tagli al personale scolastico e, soprattutto, l’esiguo numero di studenti iscritti al corso (29 nelle future prima e seconda liceo), riteniamo di dover esprimere la nostra opinione sull’argomento.

Prima di tutto il classico al Greppi ha sempre avuto pochi iscritti, ciò si motiva col fatto che l’indirizzo è stato aperto solo nel 2008 ed è pertanto relativamente giovane, ma nasce in risposta a una forte richiesta nel territorio delle province di Lecco e Milano di un liceo classico nella zona di Monticello; nonostante il numero limitato, ci è sempre stato assicurato che il progetto sarebbe continuato in ogni caso, consentendoci di terminare il ciclo di studi regolarmente, in quanto il liceo si sarebbe appoggiato al più ampio istituto A. Greppi.
E’ quindi naturale la nostra sorpresa quando la decisione, presa unilateralmente senza consultare la scuola, è stata resa pubblica: in parole povere le future classi prima e seconda liceo (terzo e quarto anno)  non verranno autorizzate, impedendo di fatto a 29 ragazzi di continuare il loro percorso di studi nell’istituto, tra l’altro senza un minimo di preavviso per le famiglie.

Come è ovvio ciò creerà una serie di problemi a studenti e genitori:
- L’unico altro liceo classico pubblico nella provincia è il Manzoni di Lecco, troppo lontano per molti degli studenti e con posti limitati.
- Scontate sarebbero le difficoltà nel cambiare professori e programma (il Greppi potenziava infatti l’inglese, mentre altre scuole prediligono l’arte o la fisica, materie quasi o del tutto nuove per noi).
- Per l’attuale prima liceo il passaggio risulterebbe particolarmente complicato, in quanto verrebbe meno l’essenziale unitarietà del blocco triennale che richiede una certa continuità per quanto riguarda gli argomenti affrontati e il modo in cui sono insegnati, in previsione di un percorso che prepari al conseguimento della maturità classica.

A ciò si aggiungerebbe inoltre una forte sofferenza di carattere affettivo: in questi anni ci siamo legati in modo profondo all’istituto e agli studenti di altri indirizzi, senza contare i rapporti tra compagni di classe, che nella maggior parte dei casi finiranno divisi in diversi licei.
A noi si aggiungono gli studenti di quarta ginnasio e i nuovi iscritti che, seppur salvati per il momento, temono di non potere terminare il corso di studi così come non è stato concesso a noi, e,  insieme, sostenuti anche dagli studenti degli altri corsi di Villa Greppi, chiediamo a chi di dovere di ascoltare la nostra opinione e cercare una possibile soluzione che non comprenda l’annullamento di ben due classi.

Con la speranza di poter continuare il nostro corso di studi,

gli studenti del liceo classico del Greppi
G. C.
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