Cesana B.: lo 'strano caso' della frazione Cambraia, 'condivisa' con la vicina Suello

Delle vicende legate alla storia recente e al trentennio di unione tra i Comuni di Cesana Brianza e Suello avevamo già scritto in tempi recenti sulle pagine di questo giornale, rievocando il periodo durante il quale i due borghi della cintura del Cornizzolo vennero unificati sotto il nome di Cesello Brianza divenendo un unico Comune.
Divisi, riunificati, nuovamente divisi: nel corso dell’ultimo secolo i due nuclei abitati, suddivisi soltanto sulla carta ma accomunati da un tessuto urbano pressochè continuo, hanno subito molteplici modifiche legate ai confini e ai territori di appartenenza.
A distanza di oltre 55 anni dall’ultima divisione amministrativa, resta emblematico l’esempio delle frazione – o rione – di Cambraia, nucleo residenziale a metà strada tra i due paesi e affacciato sulla statale Como – Lecco.



L'abitato di Cambraia visto dalla statale

Nel 1955 a seguito della nuova suddivisione amministrativa, la linea di demarcazione tra i due paesi venne stabilita proprio sul confine delle abitazioni di Cambraia: dall’attuale rotatoria alla via per Annone, tutti gli edifici posti sul lato destro della carreggiata ricadono nel territorio di Cesana, mentre quelli sul lato sinistro appartengono amministrativamente a Suello.
Difficile in un “continuum” di abitazioni trovare una vera e propria linea di rottura capace di simboleggiare un vero confine, motivo per il quale i funzionari decisero arbitrariamente di “tracciare una linea” sulla carta dividendo i due paesi.
Nonostante la divisione amministrativa, i due paesi continuano ad avere molto in comune a cominciare dalle relative parrocchie i cui confini “debordano” comprendendo piccole fette dei territori comunali confinanti.


Non è infatti un mistero che dal 1955 a oggi una parte della frazione di Cambraia, territorialmente cesanese, faccia parte di fatto della parrocchia di Suello. Esattamente come una porzione della frazione, facente parte del Comune di Suello, affonda le sue radici storiche nella parrocchia cesanese con intere generazioni di bambini e ragazzi mandati presso la parrocchia di San Fermo per l’imposizione dei sacramenti e l’educazione cattolica.
Così, i confini tra cesanesi e suellesi un tempo marcati da profonde rivalità sembrano via via essersi “ammorbiditi” sino alla completa condivisione di strutture e servizi, come testimoniato dalla recente inaugurazione della palestra e del palazzetto polifunzionale di via Donizetti.


“Cesana contiene al suo interno molti rioni, ma fortunatamente non siamo più nel Medioevo dove ogni paese risultava separato dagli altri – ha commentato il neo eletto sindaco cesanese Eugenio Galli – ogni cittadino è libero di scegliere in piena libertà in quale parrocchia vivere la propria esperienza religiosa, a prescindere dalla residenza anagrafica. Un tempo vigeva un decreto che faceva coincidere i confini comunali con quelli parrocchiali. Negli anni ’70 i parroci di Suello e Cesana si recarono in Curia per mettere ordine nella divisione tra le due parrocchie, dando la possibilità ai fedeli di scegliere. Oggi tra i nostri cittadini vi sono fedeli cesanesi che fanno riferimento alla chiesa di Suello e viceversa. Anche se i confini parrocchiali non ricalcano quelli comunali, l’importante è che tutti abbiano un riferimento certo e che possano serenamente continuare a frequentare la parrocchia da loro scelta”.
A. M.
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