Molteno: i 25 anni della Coop. Accoglienza Lavoro, a fianco dei tossico-alcol dipendenti

Di strada ne hanno fatta da quel 21 febbraio 1986, quando il primo nucleo dei “fondatori” della Cooperativa si ritrovò in un ufficio di via Monte di Pietà a Milano per dare vita, nero su bianco, alla nascente “Accoglienza e Lavoro”.

La Comunità Sorella Amelia di Molteno

Una nuova organizzazione fortemente voluta dai fondatori per dare un seguito all’esempio di umanità e dedizione testimoniato soltanto alcuni anni addietro da Sorella Amelia Rivolta e don Corrado Fioravanti, religiosi conosciutisi per caso alla stazione romana di Termini e fondatori della prima comunità di Pioltello dedicata ai “dimenticati” della società, a coloreo che all’inizio degli anni ’80 popolava l’hinterland della metropoli meneghina tra solitudine, disperazione e indifferenza delle masse.

sorella Amelia e don Corrado, fondatori del centro di accoglienza di Pioltello

Un esempio, quello della comunità di via Correggio di Pioltello, che è servito ai fondatori della struttura di Molteno per imparare quello spirito di umanità e di solidarietà necessario a riportare “in pista” con un reinserimento socio-lavorativo i dipendenti da alcool e sostanze stupefacenti, togliendoli dalla strada e dal “dimenticatoio” della gente comune per fare di essi persone “nuove”, consapevoli e pronte ad affrontare la propria condizione di disagio.



Christian Broch premiato dall'assessore provinciale Conrater a Manifesta 2011, con la targa
per il 25°anniversario della Cooperativa Accoglienza Lavoro

Oggi la Comunità Sorella Amelia di Molteno occupa 15 dipendenti e alcuni collaboratori esterni, possiede un accredito della Regione Lombardia per un comunità terapeutico – riabilitativa di 30 posti oltre ad ulteriori 5 per il reinserimento, presso la sede staccata di Bulciago.

la palazzina del pre-inserimento

“In 25 anni le attività della cooperativa sono cambiate, è mutato il quadro normativo e i criteri con cui le comunità accolgono al loro interno i diversi soggetti – ha spiegato Christian Broch, responsabile della Cooperativa Accoglienza Lavoro – tempo fa accoglievamo tutti coloro che bussavano alla nostra porta. Nella struttura di via Correggio a Pioltello non esistevano distinzioni di ruoli, tutti lavoravano insieme e il programma veniva deciso di ora in ora. Si usavano fantasia e tanta dedizione. Poi, quando Amelia approdò a Molteno, il quadro normativo iniziò a mutare, nelle comunità si iniziò a richiedere professionalità, progettualità educativa, personale qualificato. Sono stati necessari grandi investimenti per arrivare dove siamo arrivati, forse sacrificando un po’di quello spirito originale che aveva mosso i primi passi di Sorella Amelia e don Corrado”.




il laboratorio del centro

Poi, dal 1998 al 2002, gli anni della transizione, iniziati con la perdita dei due “fondatori” della cooperativa e culminati con l’accreditamento regionale della comunità terapeutica.
“Oggi disponiamo di un centro a Molteno capace di ospitare 30 persone che, quotidianamente, convivono e lavorano affrontando i propri problemi e le proprie incertezze. Al centro della Cooperativa, oggi come 25 anni fa, vi è il soggetto accolto e la sua storia, non il problema per il quale questo soggetto si trova da noi. Ogni ospite qui è libero di scegliere di rimanere e avviare un processo di cambiamento attraverso una vita in comune con altre persone. Le attività proposte sono molteplici, dai lavori per aziende della zona (realizzazione di cerniere, spazzole per la pulizia delle strade, catene, etc.) ai laboratori artistici, dalla manutenzione del verde di Molteno (in collaborazione con una cooperativa di Valmadrera) alle “vacanze sociali”.




Il prossimo 19 settembre la Cooperativa festeggerà presso la struttura di Molteno il 25°anniversario di fondazione, alla presenza di ospiti e artisti d’eccezione.
Tra questi, la band “Biglietto per l’Inferno” che animerà la serata al termine di una giornata dedicata alla storia della Cooperativa e alle attività quotidianamente svolte dai suoi ospiti.
A. M.
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