Castello B.za: domenica il saluto della comunità al parroco don Mauro, trasferito a Senna

Don Mauro Mascheroni
La comunità di Castello si appresta quindi a dire addio all’amato parroco e contemporaneamente a dare un benvenuto alla neonata pastorale Beato Giovanni Paolo II che unirà il paese alla parrocchia di Dolzago sotto la guida di don Giorgio Salati, mentre in paese arriverà un nuovo Vicario, don Giuseppe Riva, 72enne originario di Cassago e attuale parroco di Vedano al Lambro.
Ed è commosso il saluto che proprio in questi giorni don Mauro sta trasmettendo alla comunità dalle pagine del notiziario parrocchiale dopo ben sei anni di permanenza in paese, esprimendo l’invito a “restare uniti”: “In questo ultimo anno mi sono ritrovato a vivere un’altalena di stati d’animo e pensieri: dalla tristezza di dover lasciare al gusto di riassaporare tutte le gioie provate ripensando alle persone incontrate. Pensando a tutto ciò che sarebbe stato doveroso fare o dire prima di partire mi sono poi deciso a preferire il silenzio e nemmeno ora penso sia il caso di lasciare chissà quali ultime parole a mo’ di testamento: ciò che avevo da dirvi ve l’ho già detto. Adesso che ci siamo mi chiedo come mi potrò destreggiare in futuro, tra il naturale desiderio di rimanere in contatto con voi e il necessario e doveroso distacco che servirà a me ma anche a voi per poter proseguire”.
Un ultimo saluto che però rifugge dalla “tentazione di stilare bilanci e giudizi”, meglio lasciare tempo al tempo secondo don Mauro (“ciò che verrà ci aiuterà a capire e a fare tesoro di tutto quello che abbiamo vissuto”) che si è definito “davvero contento per come sono andate le cose, anche se alcune dovevano e potevano andare diversamente”.
Nel frattempo è già stata definita la futura residenza di don Mauro che tra una decina di giorni prenderà dimora presso la casa parrocchiale di Cucciago.
Ed è commosso il saluto che proprio in questi giorni don Mauro sta trasmettendo alla comunità dalle pagine del notiziario parrocchiale dopo ben sei anni di permanenza in paese, esprimendo l’invito a “restare uniti”: “In questo ultimo anno mi sono ritrovato a vivere un’altalena di stati d’animo e pensieri: dalla tristezza di dover lasciare al gusto di riassaporare tutte le gioie provate ripensando alle persone incontrate. Pensando a tutto ciò che sarebbe stato doveroso fare o dire prima di partire mi sono poi deciso a preferire il silenzio e nemmeno ora penso sia il caso di lasciare chissà quali ultime parole a mo’ di testamento: ciò che avevo da dirvi ve l’ho già detto. Adesso che ci siamo mi chiedo come mi potrò destreggiare in futuro, tra il naturale desiderio di rimanere in contatto con voi e il necessario e doveroso distacco che servirà a me ma anche a voi per poter proseguire”.
Un ultimo saluto che però rifugge dalla “tentazione di stilare bilanci e giudizi”, meglio lasciare tempo al tempo secondo don Mauro (“ciò che verrà ci aiuterà a capire e a fare tesoro di tutto quello che abbiamo vissuto”) che si è definito “davvero contento per come sono andate le cose, anche se alcune dovevano e potevano andare diversamente”.
Nel frattempo è già stata definita la futura residenza di don Mauro che tra una decina di giorni prenderà dimora presso la casa parrocchiale di Cucciago.
M.M.