Lago di Pusiano non balneabile a Rogeno e Bosisio, secondo le ultime analisi dell'Asl

Le acque di Rogeno e Bosisio Parini non sono più idonee alla balneazione. È quanto emerge dagli ultimi campionamenti di agosto condotti dall’Asl di Lecco in collaborazione con il Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Como, unitamente al Laboratorio di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione Medica.
A seguito degli ultimi campionamenti effettuati in data 9 agosto, le analisi sulla qualità delle acque delle due località balneari in oggetto hanno evidenziato una presenza eccessiva di tossine algali, superiori alla soglia di guardia dei 25 microgrammi/litro.



l'ultimo giudizio temporaneo di balneazione emesso dall'Asl di Lecco

Nonostante i giudizi di eccellenza espressi dalla stessa Asl nel mese di luglio, relativamente alla qualità delle acque per enterococchi ed escherichia coli, nell’ultimo mese la concentrazione delle alghe all’interno del bacino ha subito un notevole incremento determinando così la non idoneità dello specchio d’acqua alla balneazione.

Il lago di Pusiano visto dalla sponda di Bosisio

In particolare, le due località interessate dal giudizio dell’Asl sono risultate essere il molo Precampel di Bosisio e la Punta del Corno di Rogeno, particolarmente conosciute dalla popolazione locale e menta durante il periodo estivo di nutriti gruppi di giovani – e meno giovani – in cerca di frescura dalle torride temperature agostane.

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Il lago di Pusiano visto dalla sponda di Rogeno

Negli ultimi tempi diversi bagnanti avevano segnalato la presenza di quantità anomale di alghe nello specchio d’acqua, un fenomeno non insolito in questa stagione ma evidentemente troppo marcato per consentire ulteriormente tuffi e nuotate da parte dei bagnanti che dovranno così recarsi altrove per trovare refrigerio dal “solleone”.

Dopo aver appreso di questi nuovi giudizi, l'amministrazione comunale di Bosisio Parini ha provveduto a emettere un'ordinanza per vietare la balneazione sino alla fine del mese di agosto: "il proliferare delle alghe non è assolutamente correlato a incrementi di inquinamento, bensì all'ondata di caldo registrata in questo mese di agosto - ha commentato l'assessore Beccalli - l'innalzamento temperatura del lago ha determinato la proliferazione di un’alga che l'Asl definisce potenzialmente irritante. Sino a quando la presenza di quest'alga non si ridurrà vigerà il divieto di balneazione, come previsto dall'ordinanza da poco emessa. Con l'abbassarsi delle temperature anche la concentrazione delle alghe diminuirà di conseguenza".
A. M.
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