Lo strano caso delle piazze di Oggiono, chiamate in un modo ma conosciute in un altro

Se è vero che i toponimi dicono molto della storia di un paese è altrettanto vero che le denominazioni locali costituiscono in molti casi un patrimonio altrettanto ricco di storia, per quanto siano spesso di tradizione orale e prive di un riconoscimento ufficiale.
Emblematico è il caso delle tre piazze principali di Oggiono, intitolate a tre personaggi storici di tutto rispetto: il commendator Guido Sironi, lo scrittore Alessandro Manzoni e l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi.



Piazza Sironi, nota come "calchera"

Nonostante la denominazione ufficiale, sarà infatti sufficiente chiedere a un oggionese dove si trovino queste tre piazze per vedere in molti casi un iniziale senso di disorientamento. Non certo perché gli abitanti non siano pratici del paese in cui vivono, ma perché questi luoghi sono denominati ufficialmente in un modo ma sono comunemente conosciuti in un altro.
Piazza Sironi viene infatti familiarmente chiamata dagli abitanti locali “Piazza Calchera”, un appellativo che ha ben poco di dialettale e che deriva invece dal latino “calchariam” vale a dire calce. Pare infatti che proprio qui durante il Medioevo fosse collocata la fornace che, arrostendo materiale calcareo proveniente dalle cave dei dintorni, consentiva la produzione di calce, molto utilizzata nell’edilizia dell’epoca. E proprio in prossimità della “Calchera” pare vivesse il celebre pittore, allievo di Leonardo Da Vinci, Marco d’Oggiono anche se non si hanno notizie della collocazione precisa della sua dimora.



piazza Manzoni, alias piazza Mercato

Più facili da intuire invece le ragioni che hanno spinto gli oggionesi a chiamare Piazza Manzoni con l’appellativo di “Piazza Mercato”. Proprio qui ha infatti sede il tradizionale mercato settimanale, anche se si tratta di una soluzione adottata soltanto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Precedentemente infatti il mercato era collocato in prossimità della viuzza ancora oggi chiamata Via Mercato Vecchio che sbocca lungo via Longoni, nella piazzetta della Fontana, così chiamata per la presenza di un grande lavatoio attivo fino agli anni Sessanta, ancora sepolto sotto l'attuale manufatto. Fu proprio nell’Ottocento infatti che le autorità decisero, per ragioni igieniche, di coprire il corso d’acqua del torrente Daverio, che passava proprio nella zona, per trasferire definitivamente il mercato in quella che sarebbe diventata Piazza Manzoni.



piazza Vetturina, intitolata a Giuseppe Garibaldi

E’ infine dedicata all’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi la terza piazza importante di Oggiono, sede dell’attuale municipio. Ma anche in questo caso l’area è conosciuta dagli oggionesi con un nome differente, quello di “Piazza Vetturina”. Anche in questo caso la spiegazione è insita nel nome stesso: proprio qui infatti era collocata la stazione di posta con relativo cambio dei cavalli della diligenza che partiva da Lecco arrivando fino a Milano. Un percorso che rimase in vita fino al primo ventennio del Novecento, quando venne inaugurata la prima corsa con autobus a motore che ancora oggi effettua proprio qui la sua fermata. Ma Piazza Vetturina aveva anche un’ulteriore rilevanza quale luogo di “fermata”, in questo caso tutto religioso. La piazza ha infatti sempre avuto un'importanza particolare durante le processioni, era infatti costume fermarsi davanti ad una piccola croce collocata sullo spigolo del ristorante Vetturina per la preghiera “ in som Ugion”, punto che segnava la svolta della processione per ritornare, lungo la via 1° Maggio, verso la chiesa.
M.M.
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