I Carabinieri di Bari sequestrano beni e monete antiche venduti su internet. Perquisizioni anche a Monticello
Si è conclusa nei giorni scorsi un'importante operazione condotta dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri di Bari e dalla Compagnia di Barletta iniziata nel 2008 e che ha visto coinvolto anche un soggetto di Monticello. Al termine della lunga indagine, i militari hanno sequestrato in casa di un incensurato di 31 anni della Citta' della Disfida, 468 monete riferibili ad epoca romana, bizantina, tardo medievale e borbonica, delle quali 31 in argento e 437 in bronzo, per un valore commerciale che si aggira intorno ai 20.000 euro.

La perquisizione era stata disposta dall'Autorita' Giudiziaria di Trani, mentre l'operazione rientra nell'ambito dell'azione di repressione condotta dal Nucleo Tpc contro la commercializzazione on-line di beni culturali che coinvolge spesso cittadini insospettabili.
Una prima parte dell'indagine si era concretizzata il 25 febbraio scorso a Policoro (Matera), dove il Nucleo Tpc di Bari aveva sequestrato materiale detenuto da una persona che commercializzava on line le monete antiche ma anche altri beni archeologici.

Si tratta di 247 monete di cui una in oro, 50 in argento e 196 in bronzo, di un cratere a campana a figure rosse, di un lekythos a figure rosse, di un Skyphos a figure rosse, di una statuina fittile, di una Hydria miniaturistica acroma, di una pesa da telaio a forma tronco-piramidale, di tre pesi da telaio a forma circolare con iscrizioni, di due frammenti di testa femminile in terracotta, di un frammento di vasca interna di un piatto a vernice nera raffigurante un volto femminile, di due frammenti di terracotta con iscrizioni, di tre frammenti di reperti a vernice nera e a figure rosse, di un'ansa di terracotta a vernice rossa raffigurante un leone, di tre selci. Il valore commerciale di questi beni ammonta, invece, a 80 mila euro.

Nel 2008, le indagini scaturite dal monitoraggio dell'e-commerce illegale di beni archeologici hanno portato a perquisizioni a Otranto (Lecce), Matera, Roma, Guardiagrele (Chieti), Canossa (Reggio Emilia), Scandiano (Reggio emilia),Cerrina (Alessandria), Caneri (Novara), Foligno (Perugia), Ancona e anche a Monticello Brianza, dove la perquisizione presso il domicilio di un cittadino coinvolto era avvenuta nel luglio scorso. Dodici le persone deferite all'Autorita' giudiziaria. Tra i beni recuperati ci sono 67 reperti archeologici, 971 monete, 3 pergamene e un metal detector.