Lecco: 18 sindaci dei comuni della provincia consegnano al prefetto Valentini il documento Anci contro l'ultima manovra
Sono stati una ventina i sindaci del lecchese che questa mattina intorno a mezzogiorno hanno fatto visita al prefetto di Lecco, Marco Valentini.
Aderendo all'iniziativa di Anci Lombardia, 18 primi cittadini hanno manifestato le loro perplessità rispetto alla manovra approvata dal Governo, che oltre a non aver tenuto conto delle indicazioni formulate nelle ultime settimane dai rappresentanti degli enti locali, prevede vincoli ancora più severi anche per i comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti.
Sindaci e assessori dei comuni di Lecco, Mandello, Valmadrera, Casatenovo, Olgiate, Barzago, Viganò, Sveglio, Vendrogno, Cremella, Costa Masnaga, Valgreghentino, Barzanò, Robbiate, Monte Marenzo, Dorio, Lecco, Cassago e Airuno, sono stati ricevuti dal prefetto Valentini, al quale hanno consegnato un documento sottoscritto da altri colleghi, in tutto una trentina circa, della provincia lecchese.
A mancare esponenti della Lega Nord e più in generale del centrodestra. A rappresentare Anci Lombardia c'erano invece Gian Mario Fragomeli, Marco Rusconi e Alessandro Salvioni.
VIDEO - Interviste al sindaco Aldeghi di Barzanò e ai delegati Anci Lombardia, Rusconi e Fragomeli
A presentare le motivazioni del gesto, è stato Virginio Brivio, sindaco di Lecco. ‘'Sappiamo di trovare in lei un interlocutore attento come già in altre occasioni'' ha esordito il primo cittadino ''confidiamo che tramite lei, il ministero dell'interno sappia che queste misure danno delle problematicità al nostro territorio. Tre sono i temi, la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, il non allentamento dei vincoli di natura burocratica e infine la mancanza di migliorie sul patto di stabilità, perché i comuni possono spendere solo una parte della risorse di cui dispongono, frenando così la realizzazione di opere e l'erogazione di servizi ai cittadini. Esprimiamo questi problemi ai rappresentanti del ministero perché ci piacerebbe poter lavorare diversamente".
A consegnare al prefetto il documento contenente le motivazioni della ‘'protesta'' da parte dei sindaci è stato il primo cittadino cassaghese, Gian Mario Fragomeli ‘'Ci sembrava doveroso portare alla sua attenzione questa nostra iniziativa, alla quale hanno aderito una trentina di sindaci. La manovra ha aggravato la situazione economica dei comuni, anche dei più piccoli. Siamo molto preoccupati perché abbiamo chiesto delle deroghe al patto di stabilità ma il risultato è stata l'introduzione dello stesso vincolo anche per i piccoli comuni. La situazione è ormai insostenibile. A questo proposito un ordine del giorno ad hoc sulla questione sarà inserito nei prossimi consigli comunali''.
Anche il sindaco di Barzanò, Giancarlo Aldeghi ha voluto mettere l'accento sulla difficile situazione economica e sulle conseguenze per i comuni. ‘'A Barzanò sono stati tagliati 34mila euro per i cosiddetti costi della politica. Questo nonostante la nostra scelta sia stata quella di avere solo tre assessori invece di quattro e di ridurci gli emolumenti, facendo risparmiare alle casse comunali circa 400mila euro in cinque anni. Facciamo grossi sacrifici ma veniamo comunque penalizzati. Devo dire che mi sento umiliato''.
Al termine dell'intervento degli amministratori a prendere la parola è stato il prefetto Valentini che ha assicurato il suo impegno a far pervenire al ministero degli interni, il documento a firma dei sindaci lecchesi.
I sindaci lecchesi intervenuti
Aderendo all'iniziativa di Anci Lombardia, 18 primi cittadini hanno manifestato le loro perplessità rispetto alla manovra approvata dal Governo, che oltre a non aver tenuto conto delle indicazioni formulate nelle ultime settimane dai rappresentanti degli enti locali, prevede vincoli ancora più severi anche per i comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti.
I sindaci di Cassago, Gian Mario Fragomeli e di Lecco, Virginio Brivio
Sindaci e assessori dei comuni di Lecco, Mandello, Valmadrera, Casatenovo, Olgiate, Barzago, Viganò, Sveglio, Vendrogno, Cremella, Costa Masnaga, Valgreghentino, Barzanò, Robbiate, Monte Marenzo, Dorio, Lecco, Cassago e Airuno, sono stati ricevuti dal prefetto Valentini, al quale hanno consegnato un documento sottoscritto da altri colleghi, in tutto una trentina circa, della provincia lecchese.
A mancare esponenti della Lega Nord e più in generale del centrodestra. A rappresentare Anci Lombardia c'erano invece Gian Mario Fragomeli, Marco Rusconi e Alessandro Salvioni.
VIDEO - Interviste al sindaco Aldeghi di Barzanò e ai delegati Anci Lombardia, Rusconi e Fragomeli
A presentare le motivazioni del gesto, è stato Virginio Brivio, sindaco di Lecco. ‘'Sappiamo di trovare in lei un interlocutore attento come già in altre occasioni'' ha esordito il primo cittadino ''confidiamo che tramite lei, il ministero dell'interno sappia che queste misure danno delle problematicità al nostro territorio. Tre sono i temi, la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, il non allentamento dei vincoli di natura burocratica e infine la mancanza di migliorie sul patto di stabilità, perché i comuni possono spendere solo una parte della risorse di cui dispongono, frenando così la realizzazione di opere e l'erogazione di servizi ai cittadini. Esprimiamo questi problemi ai rappresentanti del ministero perché ci piacerebbe poter lavorare diversamente".
A consegnare al prefetto il documento contenente le motivazioni della ‘'protesta'' da parte dei sindaci è stato il primo cittadino cassaghese, Gian Mario Fragomeli ‘'Ci sembrava doveroso portare alla sua attenzione questa nostra iniziativa, alla quale hanno aderito una trentina di sindaci. La manovra ha aggravato la situazione economica dei comuni, anche dei più piccoli. Siamo molto preoccupati perché abbiamo chiesto delle deroghe al patto di stabilità ma il risultato è stata l'introduzione dello stesso vincolo anche per i piccoli comuni. La situazione è ormai insostenibile. A questo proposito un ordine del giorno ad hoc sulla questione sarà inserito nei prossimi consigli comunali''.
Anche il sindaco di Barzanò, Giancarlo Aldeghi ha voluto mettere l'accento sulla difficile situazione economica e sulle conseguenze per i comuni. ‘'A Barzanò sono stati tagliati 34mila euro per i cosiddetti costi della politica. Questo nonostante la nostra scelta sia stata quella di avere solo tre assessori invece di quattro e di ridurci gli emolumenti, facendo risparmiare alle casse comunali circa 400mila euro in cinque anni. Facciamo grossi sacrifici ma veniamo comunque penalizzati. Devo dire che mi sento umiliato''.
Al termine dell'intervento degli amministratori a prendere la parola è stato il prefetto Valentini che ha assicurato il suo impegno a far pervenire al ministero degli interni, il documento a firma dei sindaci lecchesi.
ECCO IL TESTO DELLA LETTERA CONSEGNATA AL PREFETTO:
Oggetto: 15 settembre 2011 – Giornata nazionale di protesta dei Sindaci contro la manovra economica. Adesione dei Sindaci lecchesi
La presente per InformarLa che in data odierna un amplissimo i Sindaci del territorio provinciale lecchese stanno aderendo alla giornata nazionale di protesta contro la manovra economica indetta dall’ANCI nazionale, mobilitandosi con varie iniziative – tra cui l’apertura dei municipi alla cittadinanza, azioni di trasparente comunicazione sui tagli ai Comuni e sui reali costi della nostra amministrazione e la temporanea sospensione della tenuta dei registri di stato civile e di popolazione – finalizzate a illustrare ai cittadini gli effetti negativi delle norme contenute nella manovra economico-finanziaria approvata sulla qualità e quantità dei servizi erogati dai Comuni.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardanti le istituzioni territoriali, perché limita fortemente l’autonomia dei Comuni e perché, con i tagli e il patto di stabilità, obbliga di fatto a scegliere tra aumento della pressione fiscale e riduzione dei servizi, perché conferma l’ingiusta gestione e ripartizione delle risorse pubbliche che ancora oggi impedisce il rilancio delle economie territoriali e dell’occupazione
Alleghiamo alla presente:
• un documento informativo ANCI che esplicita i principali effetti della manovra (Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”) sui Comuni;
• l’ordine del giorno che verrà portato nei prossimi giorni all’attenzione dei Consigli comunali quale ulteriore strumento di protesta e continua mobilitazione da parte degli enti locali della provincia di Lecco.
La forte adesione a questa giornata dei Sindaci e amministratori locali lecchesi di ogni colore politico testimonia il gravissimo disagio vissuto anche nella nostra provincia.
Confidiamo in un suo interessamento nelle sedi opportune.
Salutiamo cordialmente.
La presente per InformarLa che in data odierna un amplissimo i Sindaci del territorio provinciale lecchese stanno aderendo alla giornata nazionale di protesta contro la manovra economica indetta dall’ANCI nazionale, mobilitandosi con varie iniziative – tra cui l’apertura dei municipi alla cittadinanza, azioni di trasparente comunicazione sui tagli ai Comuni e sui reali costi della nostra amministrazione e la temporanea sospensione della tenuta dei registri di stato civile e di popolazione – finalizzate a illustrare ai cittadini gli effetti negativi delle norme contenute nella manovra economico-finanziaria approvata sulla qualità e quantità dei servizi erogati dai Comuni.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardanti le istituzioni territoriali, perché limita fortemente l’autonomia dei Comuni e perché, con i tagli e il patto di stabilità, obbliga di fatto a scegliere tra aumento della pressione fiscale e riduzione dei servizi, perché conferma l’ingiusta gestione e ripartizione delle risorse pubbliche che ancora oggi impedisce il rilancio delle economie territoriali e dell’occupazione
Alleghiamo alla presente:
• un documento informativo ANCI che esplicita i principali effetti della manovra (Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”) sui Comuni;
• l’ordine del giorno che verrà portato nei prossimi giorni all’attenzione dei Consigli comunali quale ulteriore strumento di protesta e continua mobilitazione da parte degli enti locali della provincia di Lecco.
La forte adesione a questa giornata dei Sindaci e amministratori locali lecchesi di ogni colore politico testimonia il gravissimo disagio vissuto anche nella nostra provincia.
Confidiamo in un suo interessamento nelle sedi opportune.
Salutiamo cordialmente.
I Componenti lecchesi
di Direttivo ed Esecutivo regionale ANCI
Gian Mario Fragomeli
Marco Rusconi
Alessandro Salvioni
Gian Carlo Valsecchi
I Sindaci
di Direttivo ed Esecutivo regionale ANCI
Gian Mario Fragomeli
Marco Rusconi
Alessandro Salvioni
Gian Carlo Valsecchi
I Sindaci
