Besanino: treni moderni ma stazioni ancora inadeguate. Viaggio nelle fermate lecchesi, da Cassago a Valmadrera

Lo scorso lunedì è stato presentato il primo dei convogli della linea ferroviaria Lecco-Milano via Molteno. Un passo in avanti non di poco conto per i pendolari della tratta, che possono finalmente contare su treni adeguati, dotati di tutti i confort previsti e leggermente più rapidi rispetto ai convogli precedenti, datati fine anni Sessanta.
Se Trenord e Regione Lombardia hanno deciso di investire sul ''parco mezzi'' la stessa cosa non si può dire per le stazioni della linea ferroviaria. Restano infatti all'ordine del giorno i quotidiani problemi con i quali i pendolari sono costretti a convivere: mancanza di erogatrici automatiche per i biglietti, obliteratrici spesso non funzionanti, impossibilità di utilizzare i servizi igienici e soprattutto, degrado strutturale delle fermate.
Ecco il viaggio effettuato negli ultimi giorni, in visita alle stazioni del tratto lecchese:

CASSAGO

La stazione è stata sottoposta ad un recente intervento di restyling con l'installazione di panchine aggiuntive e di un portabiciclette oltre al ripristino dei servizi igienici.

 

La biglietteria automatica, ripetutamente oggetto di vandalismi non è più presente, ma l'obliteratrice funziona. 


Nonostante i servizi minimi siano garantiti, la stazione cassaghese, come le altre della tratta brianzola, pecca dal punto di vista infrastrutturale. Perlomeno però, i muri esterni sono privi di scritte e la condizione generale è accettabile.

Da sottolineare l'ampio parcheggio realizzato un paio di anni fa dall'amministrazione comunale, proprio di fronte alla struttura.

COSTA MASNAGA

Una stazione... colorata. È questa la prima sensazione che si prova avvicinandosi alla stazione ferroviaria di Costa Masnaga.


Scritte, murales e graffiti dei writers tappezzano ogni centimetro quadrato delle pareti, interne ed esterne, della struttura.

 

Dichiarazioni d'amore, messaggi d'amore, numeri telefonici, scherzi tra studenti trovano ospitalità a mo' di bacheca sui muri dell'edificio, eletti da molti viaggiatori a vera e propria lavagna dove lasciare una testimonianza del proprio passaggio.

Nonostante questa atmosfera di generale decadenza a seguito del nostro sopralluogo sono risultate perfettamente funzionanti tutte le attrezzature installate nella stazione, dalla macchina obliteratrice al pannello luminoso indicante i convogli in arrivo e quelli in partenza.


Giudizio in sospeso sui bagni, trovati chiusi senza la possibilità di individuare membri del personale ferroviario a cui chiedere la chiave. Posteggio carente.

MOLTENO


Decisamente più "pulita" la vicina stazione di Molteno, distante solo pochi chilometri in linea d'aria. Sin dalla prima occhiata il corpo principale della stazione appare in uno stato di maggior decoro, con poche scritte e graffiti visibili all'esterno quanto all'interno.

 

Discorso diverso invece per le strutture annesse collocate nelle vicinanze dell'edificio centrale, sede di disegni e messaggi di dubbio gusto e natura.
Durante la nostra visita le obliteratrici sono risultate essere funzionanti, contrariamente ai pannelli luminosi informativi momentaneamente disattivati.


Pressochè decorosa la situazione della sala di aspetto e degli spazi interni, caratterizzati qua e la dalle immancabili scritte a pennarello lasciate dai più giovani.

Anche in questo caso non ci è stato possibile valutare le condizioni dei bagni, localizzati in una struttura in muratura separata dalla stazione e accessibile soltanto previa richiesta delle chiavi al personale.
Assente un ampio posteggio come sarebbe invece necessario. Le auto vengono lasciate sulla strada.

OGGIONO


L'erogatrice automatica di biglietti non funziona, mentre lo stesso non si può dire delle obliteratrici, che almeno garantiscono il servizio.

Le condizioni generali della stazione sono sufficienti, anche per quel che riguarda i servizi igienici.

Certo potrebbero essere migliori, ma parliamo sempre di una situazione infrastrutturale carente, non paragonabile alle fermate, ad esempio, della Lecco-Milano via Carnate. Assente un vero e proprio posteggio, le auto vengono lasciate nel piazzale della stazione e sul viale che conduce ad essa.

GALBIATE


La stazione situata in frazione Sala al Barro è ben tenuta.

 

E' presente un ampio parcheggio, l'obliteratrice funziona e anche la macchina per fare i biglietti. La sala d'attesa è gradevole, tanto da distinguerla nettamente da quella delle altre stazioni.

CIVATE

La stazione civatese è isolata e manca totalmente di un parcheggio. E' stata trasformata in buona parte in un'abitazione privata e quel poco che resta della struttura adibita a fermata è piuttosto malridotto: mancano gli orari dei treni, graffiti ovunque su pareti esterne.

Nonostante ciò, l'obliteratrice funziona ed è ancora attiva la fermata. Resta da capire in quanti se ne servono, dal momento che è impossibile per i pedoni raggiungerla vista la presenza della strada che conduce a Lecco, con 4 corsie ad alta percorrenza e la mancanza di sottopassi di collegamento all'abitato di Civate.

VALMADRERA

Graffiti ovunque, sporcizia e condizioni generali di degrado. Appare in queste condizioni la stazione di Valmadrera.



Una struttura che, almeno sulla carta, risulta più grande di altre fermate della linea ferroviaria, ma che tuttavia non presenta condizioni di decoro accettabili.

Anche in questo caso i posti auto sono carenti.

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