Incontro tra Missaglia, Monticello, Sirtori e Viganò per studio sulle esondazioni della Lavandaia

Un ''vertice'' tra Missaglia, Monticello, Sirtori e Viganò per studiare possibili soluzioni finalizzate ad arginare il rischio esondazione del torrente Lavandaia in occasione di forti piogge o temporali.
I problemi più evidenti infatti, si presentano in località Molinata al confine tra i territori dei tre comuni sopra citati. A questo proposito gli amministratori interessati stanno effettuando alcuni studi tesi ad individuare i punti di maggior criticità della roggia detta Fiume che, in territorio missagliese assume la denominazione di Lavandaia.

Alcune immagini del torrente Lavandaia in località Molinata

''E' stato un incontro preliminare per valutare le zone più sensibili a questa problematica. Per quanto ci riguarda il nostro comune è interessato in minima parte nel tratto situato in prossimità del ponte, in località Molinata''
ci ha spiegato l'assessore Massimo Miolo.
Allo studio vi è infatti l'installazione di apposite vasche di laminazione per contenere le piene in caso di un'eccessiva portata del torrente.
''La situazione purtroppo è nota'' ha affermato il sindaco di Viganò, Renato Ghezzi ''Stiamo facendo i conti con i danni causati dall'eccessiva urbanizzazione. I terreni cementificati non assorbono l'acqua piovana, che va così a riversarsi in quei pochi punti ancora non toccati dalla mano dell'uomo. Le rogge così si gonfiano a dismisura, provocando i disastri che tutti conosciamo. L'obiettivo è quello di far defluire le acque in modo più lento, eliminando gli "intoppi" lungo il corso d'acqua''.



Il comune di Missaglia dispone già di uno studio preliminare di massima che coinvolge l'asta del torrente di competenza comunale ma come ha spiegato l'assessore Spreafico ''sarà necessario realizzare dei progetti ad hoc relativi alle aree maggiormente critiche, in particolar modo in località Rengione, Molinata e Molinello''.
Il punto debole dell'iniziativa riguarda la parte economica. Il progetto si presenta infatti particolarmente oneroso e se dalla Regione non dovessero arrivare contributi sarà purtroppo necessario coinvolgere i proprietari dei terreni interessati, chiedendo una compartecipazione alla spesa necessaria.



Per fare un esempio, soltanto a Viganò mancano all'appello 270.000 euro necessari per risistemare le sponde franate la scorsa estate. Alcuni interventi di somma urgenza sono già stati realizzati, ma ancora molto resta da fare e per farlo dovremo trovare un sistema per reperire i fondi.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.