Annone B.: oratorio gremito per ascoltare Simona Atzori, l'artista nata senza braccia
Ospite d'eccellenza sabato 11 febbraio presso il saloncino dell'Oratorio di Annone di Brianza è stata Simona Atzori. Una sala
gremita di persone, provenienti da Annone e dai paesi limitrofi, per assistere ad una serata in compagnia di questa artista. L'evento è stato proposto nell'ambito della "Festa della Famiglia", organizzato dalla Commissione Famiglia della Comunità Pastorale "San Giovanni Battista" di Annone Brianza, Ello, Imberido ed Oggiono. Come spiegato nell'introduzione alla serata, l'idea di organizzare quest'incontro è nata dopo la lettura di un articolo scritto su "Avvenire", quotidiano di ispirazione cattolica.
Simona, nel corso della serata, è stata affiancata dal suo manager/"spalla" nonché fidanzato, Andrea che la sostiene e la affianca in ogni momento della sua vita da ormai undici anni. La ragazza è costantemente motivata a vivere serenamente le sue giornate seguendo la frase del papa Giovanni Paolo II: "Prendete la vostra vita e fatene un capolavoro" e, nel suo libro, afferma: "La mia è uno spettacolo di vita".
Simona, ballerina e pittrice da quando aveva soli quattro anni, con una laurea in arti visive conseguita in Canada, ambasciatrice per la danza durante il Giubileo del 2000, ambasciatrice in Kenia dell'associazione "Fontana" per i bambini vittime dell'A.I.D.S, ha tratto la sua più grande fortuna al momento della nascita, grazie alla grande devozione, all'amore e all'accoglienza che i suoi genitori hanno dimostrato nei suoi confronti, nei confronti di una ragazza le cui braccia sono rimaste in cielo. Infatti, nel corso della serata Simona ha affermato: "Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda". La sua normalità è vivere in un modo un po' particolare, in cui i suoi piedi fanno anche da braccia in ogni sua azione. La serata ha avuto inizio con la proiezione di un video in cui sono state illustrate le scene più significative della vita della ragazza, in cui è stato rappresentato quello che lei fa, quello che lei è. Un incontro motivazionale in cui i partecipanti erano parte attiva della discussione, chiamati a porre domande alla ragazza che ha più volte affermato.
"Credo nella diversità, non nella normalità. Dio non mi ha tolto nulla anzi mi ha dato la possibilità di vivere qualcosa di alternativo alla normalità. Ciò che per voi non è naturale, per me è ordinario. Ho sempre affrontato le difficoltà con molta serenità ed è questo il punto di forza della mia vita".
Fa parte dal 1983 dell'associazione dei pittori che dipingono con la bocca e con il piede. "Le mie gambe sono tutto ciò che io uso per dare emozioni", anche nei momenti difficili e di stanchezza Simona trova la forza d'animo per affrontare con serenità e positività ogni sua giornata.
Una delle cose più difficili è stata quella di affrontare gli sguardi della gente: "Gli sguardi compassionevoli non li guardo, non li voglio. La mia forza è stata dimostrare agli altri di essere vincente, di riuscire a dimostrare a me stessa che posso farcela". L'incontro motivazionale è stato condotto sulla scia di una provocazione che vuole costantemente lanciare alle persone che incontra, nonché il titolo del suo ultimo libro "Cosa ti manca per essere felice?".
La prossima tappa della carriera artistica di Simona Atzori sarà venerdì prossimo con la partecipazione come ospite al "Festival di Sanremo 2012". Sarà proprio lei ad aprire lo spettacolo della sessantaduesima edizione, con una danza seguendo le musiche dei Nirvana in una coreografia di Daniel Erzalow. L'otto marzo, festa della donna, Simona realizzerà un altro dei suoi sogni: in tale data infatti inizierà uno spettacolo itinerante dal palcoscenico del teatro "Canioni" di Vigevano basato sul libro "Cosa ti manca per essere felice?".

Simona Atzori
Simona, nel corso della serata, è stata affiancata dal suo manager/"spalla" nonché fidanzato, Andrea che la sostiene e la affianca in ogni momento della sua vita da ormai undici anni. La ragazza è costantemente motivata a vivere serenamente le sue giornate seguendo la frase del papa Giovanni Paolo II: "Prendete la vostra vita e fatene un capolavoro" e, nel suo libro, afferma: "La mia è uno spettacolo di vita".
Simona, ballerina e pittrice da quando aveva soli quattro anni, con una laurea in arti visive conseguita in Canada, ambasciatrice per la danza durante il Giubileo del 2000, ambasciatrice in Kenia dell'associazione "Fontana" per i bambini vittime dell'A.I.D.S, ha tratto la sua più grande fortuna al momento della nascita, grazie alla grande devozione, all'amore e all'accoglienza che i suoi genitori hanno dimostrato nei suoi confronti, nei confronti di una ragazza le cui braccia sono rimaste in cielo. Infatti, nel corso della serata Simona ha affermato: "Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è? Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda". La sua normalità è vivere in un modo un po' particolare, in cui i suoi piedi fanno anche da braccia in ogni sua azione. La serata ha avuto inizio con la proiezione di un video in cui sono state illustrate le scene più significative della vita della ragazza, in cui è stato rappresentato quello che lei fa, quello che lei è. Un incontro motivazionale in cui i partecipanti erano parte attiva della discussione, chiamati a porre domande alla ragazza che ha più volte affermato.
"Credo nella diversità, non nella normalità. Dio non mi ha tolto nulla anzi mi ha dato la possibilità di vivere qualcosa di alternativo alla normalità. Ciò che per voi non è naturale, per me è ordinario. Ho sempre affrontato le difficoltà con molta serenità ed è questo il punto di forza della mia vita".
Fa parte dal 1983 dell'associazione dei pittori che dipingono con la bocca e con il piede. "Le mie gambe sono tutto ciò che io uso per dare emozioni", anche nei momenti difficili e di stanchezza Simona trova la forza d'animo per affrontare con serenità e positività ogni sua giornata.
Una delle cose più difficili è stata quella di affrontare gli sguardi della gente: "Gli sguardi compassionevoli non li guardo, non li voglio. La mia forza è stata dimostrare agli altri di essere vincente, di riuscire a dimostrare a me stessa che posso farcela". L'incontro motivazionale è stato condotto sulla scia di una provocazione che vuole costantemente lanciare alle persone che incontra, nonché il titolo del suo ultimo libro "Cosa ti manca per essere felice?".
La prossima tappa della carriera artistica di Simona Atzori sarà venerdì prossimo con la partecipazione come ospite al "Festival di Sanremo 2012". Sarà proprio lei ad aprire lo spettacolo della sessantaduesima edizione, con una danza seguendo le musiche dei Nirvana in una coreografia di Daniel Erzalow. L'otto marzo, festa della donna, Simona realizzerà un altro dei suoi sogni: in tale data infatti inizierà uno spettacolo itinerante dal palcoscenico del teatro "Canioni" di Vigevano basato sul libro "Cosa ti manca per essere felice?".
Giacomo Corti