Galbiate: l'audio della parrocchia citato in diretta da Celentano al Festival di Sanremo
Il nome di Galbiate, con riferimento in particolare alla parrocchia dedicata a San Giovanni Battista, è stato citato da Adriano Celentano all'inizio del suo lungo intervento, che parecchie critiche ha saputo suscitare, in occasione della prima puntata del Festival di Sanremo.
Poco dopo le 22 di martedì sera, il ''molleggiato'' è salito sul palco dando il via alla sua esibizione, fatta di musica e parole.
Celentano ha esordito parlando delle parrocchie. ''Ne ho girate tante'' ha detto ''Da San Pietro al Duomo di Milano, passando per Firenze e Bologna, ma in tutte c'è sempre lo stesso problema. Non si riesce a capire quello che dicono i sacerdoti. Non perchè non sanno parlare, ma perchè non sanno regolare l'audio negli altoparlanti. O sono troppo bassi o non ci sono abbastanza diffusori affinchè la voce del prete si senta fino in fondo alle ultime file''. E poi il riferimento al comune lecchese dove risiede. ''Questo era un problema che c'era anche a Galbiate, poi a furia di martellare il parroco finalmente un bel giorno si è deciso e ha cambiato l'impianto''.
La conferma a quanto dichiarato dal celebre cantante in diretta tv è giunta dal prevosto stesso, informato dell'intervento fatto dal suo concittadino. ''Avevo un impegno e non ho potuto assistere alla trasmissione'' ci ha spiegato don Enrico Panzeri ''E' vero quello che Celentano ha detto. Due anni fa, nell'ambito di un intervento di ristrutturazione complessiva della nostra parrocchia, abbiamo provveduto a sostituire l'impianto audio che non garantiva un ascolto ottimale ai fedeli, soprattutto a quelli seduti nelle ultime file. A seguito della sistemazione, devo dire che la resa attuale è soddisfacente, anche se non si può pretendere che l'audio sia perfetto come in un salone. Stiamo parlando di
chiese, edifici religiosi costruiti secoli fa''.
Don Enrico ci ha confidato che la critica rispetto al malfunzionamento dell'impianto gli era già stata fatta presente da Adriano Celentano. ''Più volte me lo aveva segnalato. Tengo a precisare che la miglioria è avvenuta perchè il problema era in effetti riconosciuto da gran parte dei fedeli, non solo da Celentano''.
Il ''molleggiato'' come dicevamo, è un assiduo frequentatore della parrocchia galbiatese, dove partecipa alla messa quasi tutte le domeniche, se non ha impegni che lo tengono lontano da casa. E anche con don Enrico il rapporto è piuttosto confidenziale; Celentano non manca infatti di rendere note al prevosto le sue considerazioni o i suoi punti di vista sulla liturgia, ma anche su altri argomenti inerenti alla vita parrocchiale. Un reciproco scambio di vedute quindi, non sempre ''convergenti''.
Per quello che concerne invece gli attacchi rivolti dall'artista ai sacerdoti e ai frati che a suo dire ''non parlerebbero più del Paradiso'', il parroco assicura che risponderà personalmente a Celentano, alla prima occasione in cui si incontreranno. ''Potrebbe avere ragione, ma solo sulla parola, forse scarsamente utilizzata, che viene però sostituita da altre in grado di rendere appieno il medesimo concetto, che è quello della vita eterna, della salvezza e della resurrezione'' ha concluso don Enrico.
Poco dopo le 22 di martedì sera, il ''molleggiato'' è salito sul palco dando il via alla sua esibizione, fatta di musica e parole.
Celentano ha esordito parlando delle parrocchie. ''Ne ho girate tante'' ha detto ''Da San Pietro al Duomo di Milano, passando per Firenze e Bologna, ma in tutte c'è sempre lo stesso problema. Non si riesce a capire quello che dicono i sacerdoti. Non perchè non sanno parlare, ma perchè non sanno regolare l'audio negli altoparlanti. O sono troppo bassi o non ci sono abbastanza diffusori affinchè la voce del prete si senta fino in fondo alle ultime file''. E poi il riferimento al comune lecchese dove risiede. ''Questo era un problema che c'era anche a Galbiate, poi a furia di martellare il parroco finalmente un bel giorno si è deciso e ha cambiato l'impianto''.
Adriano Celentano durante il festival
La conferma a quanto dichiarato dal celebre cantante in diretta tv è giunta dal prevosto stesso, informato dell'intervento fatto dal suo concittadino. ''Avevo un impegno e non ho potuto assistere alla trasmissione'' ci ha spiegato don Enrico Panzeri ''E' vero quello che Celentano ha detto. Due anni fa, nell'ambito di un intervento di ristrutturazione complessiva della nostra parrocchia, abbiamo provveduto a sostituire l'impianto audio che non garantiva un ascolto ottimale ai fedeli, soprattutto a quelli seduti nelle ultime file. A seguito della sistemazione, devo dire che la resa attuale è soddisfacente, anche se non si può pretendere che l'audio sia perfetto come in un salone. Stiamo parlando di
A destra il parroco don Enrico Panzeri
Don Enrico ci ha confidato che la critica rispetto al malfunzionamento dell'impianto gli era già stata fatta presente da Adriano Celentano. ''Più volte me lo aveva segnalato. Tengo a precisare che la miglioria è avvenuta perchè il problema era in effetti riconosciuto da gran parte dei fedeli, non solo da Celentano''.
Il ''molleggiato'' come dicevamo, è un assiduo frequentatore della parrocchia galbiatese, dove partecipa alla messa quasi tutte le domeniche, se non ha impegni che lo tengono lontano da casa. E anche con don Enrico il rapporto è piuttosto confidenziale; Celentano non manca infatti di rendere note al prevosto le sue considerazioni o i suoi punti di vista sulla liturgia, ma anche su altri argomenti inerenti alla vita parrocchiale. Un reciproco scambio di vedute quindi, non sempre ''convergenti''.
Per quello che concerne invece gli attacchi rivolti dall'artista ai sacerdoti e ai frati che a suo dire ''non parlerebbero più del Paradiso'', il parroco assicura che risponderà personalmente a Celentano, alla prima occasione in cui si incontreranno. ''Potrebbe avere ragione, ma solo sulla parola, forse scarsamente utilizzata, che viene però sostituita da altre in grado di rendere appieno il medesimo concetto, che è quello della vita eterna, della salvezza e della resurrezione'' ha concluso don Enrico.
G. C.