Costa M.: l'ultimo saluto della comunità a papà Cristian Pili, vittima di un incidente
Numerosi amici, parenti o semplici conoscenti hanno tributato nel pomeriggio di oggi l’ultimo saluto a Cristian Pili, 32enne originario del paese tragicamente scomparso lo scorso 5 marzo a seguito di un incidente nei pressi di Cermenate.
La comunità masnaghese si è stretta nella chiesa di Santa Maria Assunta intorno alla famiglia del giovane, residente in paese e molto conosciuta.

Una tragica fatalità che ha sconvolto la vita della moglie Giulia, della piccola figlia Luciana, dei genitori e del fratello Jimmy.
“Preghiamo per questo nostro fratello che in modo misterioso è stato chiamato dal Signore – ha esordito il parroco nell’omelia - forse dentro ciascuno di noi, come la sorella di Lazzaro, ci chiediamo il perché. Il momento del vivere e quello del morire non seguono logiche razionali, dobbiamo affidarci a colui che è il nostro Padre, l’amico sempre vicino, la sorgente della nostra Fede”.

Cristian Pili
Numerose le testimonianze lette dall’altare dagli amici, dalla passione per i camion coltivata da Cristian e diventata una professione al suo impegno nella sfera familiare, accanto alla moglie e alla piccola Luciana.
Commosso anche il ricordo del fratello e dei genitori: “la tua morte improvvisa lascia un grande vuoto fra tutti coloro che ti amano e che ti vogliono bene. Nei nostri cuori sarai sempre presente e viva sarà l’immagine in ricordo di te”.
Pur risiedendo a Paderno Dugnano con la moglie e la figlioletta, Cristian aveva trascorso l’infanzia e la giovinezza nella frazione di Camisasca, dove tutt’ora vivono i genitori e il fratello.

Lunedì mattina, uno schianto fatale nei pressi di Cermenate dove Cristian lavorava in una ditta di autotrasporti non ha lasciato scampo al giovane, sbalzato dalla sua moto a seguito di uno scontro con un’autovettura.
A rendere omaggio al giovane sono stati durante la funzione gli ex commilitoni della 51° Compagnia Veloce del Battaglione Alpini, nella cui caserma di Merano Cristian Pili aveva prestato servizio. Al termine della funzione le Penne Nere hanno salutato l’amico leggendo la Preghiera dell’Alpino, accompagnandolo così nel suo ultimo viaggio.
La comunità masnaghese si è stretta nella chiesa di Santa Maria Assunta intorno alla famiglia del giovane, residente in paese e molto conosciuta.

Una tragica fatalità che ha sconvolto la vita della moglie Giulia, della piccola figlia Luciana, dei genitori e del fratello Jimmy.
“Preghiamo per questo nostro fratello che in modo misterioso è stato chiamato dal Signore – ha esordito il parroco nell’omelia - forse dentro ciascuno di noi, come la sorella di Lazzaro, ci chiediamo il perché. Il momento del vivere e quello del morire non seguono logiche razionali, dobbiamo affidarci a colui che è il nostro Padre, l’amico sempre vicino, la sorgente della nostra Fede”.
Cristian Pili
Numerose le testimonianze lette dall’altare dagli amici, dalla passione per i camion coltivata da Cristian e diventata una professione al suo impegno nella sfera familiare, accanto alla moglie e alla piccola Luciana.
Commosso anche il ricordo del fratello e dei genitori: “la tua morte improvvisa lascia un grande vuoto fra tutti coloro che ti amano e che ti vogliono bene. Nei nostri cuori sarai sempre presente e viva sarà l’immagine in ricordo di te”.
Pur risiedendo a Paderno Dugnano con la moglie e la figlioletta, Cristian aveva trascorso l’infanzia e la giovinezza nella frazione di Camisasca, dove tutt’ora vivono i genitori e il fratello.

Lunedì mattina, uno schianto fatale nei pressi di Cermenate dove Cristian lavorava in una ditta di autotrasporti non ha lasciato scampo al giovane, sbalzato dalla sua moto a seguito di uno scontro con un’autovettura.
A rendere omaggio al giovane sono stati durante la funzione gli ex commilitoni della 51° Compagnia Veloce del Battaglione Alpini, nella cui caserma di Merano Cristian Pili aveva prestato servizio. Al termine della funzione le Penne Nere hanno salutato l’amico leggendo la Preghiera dell’Alpino, accompagnandolo così nel suo ultimo viaggio.
A. M.