Rogeno: al via il processo per l'omicidio di Enrichetta

Si è aperto oggi in Corte d'Assise a Como il processo nei confronti di Ilir Hyka, Gentjan Belegu, i due albanesi accusati a vario titolo, insieme all'italiano Pierangelo Villa, 50enne di Besana Brianza, di aver ammazzato l'ex commerciante pensionata 75enne di Rogeno Angelina Enrichetta Panzeri. Il delitto avvenne la notte del 3 maggio 2007 nella villetta dove l'anziana donna viveva da sola che fu sorpresa in piena notte e strangolata con il cavo elettrico della lucidatrice e rapinata dei valori per circa 3mila euro che aveva in un nascondiglio nel sottoscala. Il processo si celebra davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Como non essendoci a Lecco. Presidente Alessandro Bianchi, lo stesso del processo per la strage di Erba, come lo stesso il giudice a latere Luisa Lo Gatto. Dopo le schermagli procedurali e l'ammissione di prove e testimoni, è stato sentito il figlio della vittima, Gianni, che di buon mattino era andato a salutarla trovandola priva di vita in pigiama. Le indagini portarono dopo sette mesi all'individuazione dei presunti assassino 'Richetta', come tutti la chiamavano, classe 1922, vedova da 4 anni, viveva sola in una elegante villetta di Via Nazario Sauro, civico 16, a Rogeno. Assai conosciuta in paese, per via del negozio di alimentari che gestiva con il marito fino al giorno della pensione, 'Richetta' aveva due figli, uno residente a Bulciago (classe 1944) e uno a Monguzzo (classe 1946), era amata e stimata dall'intero paese dove si era trasferita nel 1949, da Costa Masnaga, suo paese natale. I familiari della pensionata hanno deciso di costituirsi parte. A compiere materialmente la rapina sfociata in omicidio sarebbero stati Villa e Hyka, muratore trentunenne albanese residente ad Erba e con regolare permesso di soggiorno che facendo rumore svegliarono 'Richetta' e decisero di ucciderla. Altre ai tre uomini, a processo anche l'ex badante Violeta Kokoshi, (oggi assente) della vittima e che avrebbe fatto da basista. Belegiu quando fu accusato di questo delitto era già  in carcere per l'omicidio di un tassista in Toscana. Il Presidente Bianchi, prima di iniziare la lunga lista dei testimoni da sentire, ha fissato il calendario: udienze ravvicinate da oggi a giugno quando dovrebbe arrivare la sentenza.
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