Bosisio: carcassa di un cavallo in stato di decomposizione rinvenuta lungo la SS36

Che l'area adiacente alla superstrada sia spesso utilizzata come discarica per l'abbandono selvaggio di rifiuti, in molti casi di natura speciale, purtroppo è cosa nota. Ma nessuno si aspettava certo di trovare addirittura la carcassa di un cavallo, già in fase di decomposizione.
E' quanto è successo a Bosisio Parini nel pomeriggio di martedì. A seguito di una segnalazione, gli agenti di Polizia Locale hanno infatti rinvenuto avvolti in un telo di plastica i resti maleodoranti della carcassa di un cavallo lungo la strada di servizio che corre parallela alla SS36, in direzione Lecco.


"Il materiale era già in stato di decomposizione quindi probabilmente era già stato abbandonato da qualche giorno" ha spiegato il commissario aggiunto della Polizia Locale Maurizio Gallenda. "Qualcuno deve aver macellato il cavallo per poi buttarne i resti lungo il ciglio stradale. Abbiamo rinvenuto testa, zoccoli, coda, pelle e interiora oltre a resti di dorso e sottopancia. Il tutto chiuso in un telo di plastica".
Gli agenti di polizia locale hanno quindi immediatamente contattato il servizio veterinario dell'Asl di Lecco per cercare di risalire al proprietario. Le ricerche tuttavia non sembrerebbero aver dato esito positivo, in quanto la carcassa era sprovvista sia di microchip che di codice identificativo.
I resti animali, essendo stati avvolti come dicevamo in un telo di plastica, non sembrerebbero fortunatamente aver posto problemi di contaminazione dell'area.


Gli agenti hanno quindi provveduto a richiedere l'intervento di una ditta specializzata, la Imar di Molteno, per lo smaltimento i cui costi, per l'ennesima volta, graveranno nuovamente nelle tasche del comune di Bosisio Parini.
Quello della discarica abusiva di rifiuti nella località, chiamata (con effetto in questo caso tragi-comico) Mazzacavallo, è infatti un problema che esiste da tempo. Giusto settimana scorsa gli agenti di Polizia Locale avevano infatti rinvenuto in questa stessa zona paludosa che corre incuneata tra via Pascolo e la strada statale, un consistente quantitativo di Eternit, materiale come noto, contaminante. Anche in quel caso a sobbarcarsi i costi di smaltimento e bonifica è stato il comune di Bosisio.
Da tempo l'ente sta cercando di trovare una soluzione, di concerto con Anas e provincia di Lecco, per porre freno alla situazione ormai non più sostenibile. Ma a quanto pare sembra sempre più difficoltoso porre freno ad episodi di crescente mancanza di senso civico.
M.M.
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