Suello: al 'Priel' un avamposto antincendio e un bivacco lungo i sentieri del Cornizzolo
Da ormai diversi anni si parla di un progetto destinato a portare al Priel di Suello una “casetta” da adibire ad avamposto antincendio, bivacco e ricovero per attrezzi, da mettere a disposizione per le attività di manutenzione dei pendii del Cornizzolo.
La richiesta estrattiva del Piano Cave e la conseguente organizzazione delle manifestazioni “No Cava” hanno però contribuito negli ultimi tempi a far passare in secondo piano questo progetto, per il quale l’amministrazione suellese da alcuni anni a questa parte ha previsto a bilancio una somma di 50.000 euro interamente finanziata dalla Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino.
“Si tratta di 50.000 euro in uscita a cui corrisponde una voce di ugual valore nel bilancio in entrata, derivante da un contributo della Comunità Montana – ha commentato il sindaco Carlo Valsecchi nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale – di fatto, però, non si ha alcuna notizia circa l’effettiva disponibilità di questi fondi. Si tratta di una cifra corposa che probabilmente non arriverà mai ad essere stanziata. Esiste tuttavia un accordo con il gruppo Difesa Natura per realizzare una nuova casetta in completa autonomia, con un budget nettamente più basso pari a 10, 15.000 euro”.
Nei piani dell’amministrazione la nuova “casetta” del Priel dovrà servire in primo luogo come avamposto antincendio per facilitare le operazioni sulla montagna in caso di rogo. L’edificio conterrà un magazzino destinato a contenere attrezzature specifiche per questo genere di evenienze, a disposizione dei mezzi di soccorso durante le fasi di spegnimento.
Secondariamente la casetta servirà a ospitare un piccolo bivacco per i frequentatori dei sentieri, che avranno così a disposizione un luogo riparato dove sostare durante la salita o la discesa del Cornizzolo. Nel corpo dell’edificio sarà infine ricavato un ricovero attrezzi a disposizione del gruppo Difesa Natura, una sorta di magazzino destinato a custodire il materiale necessario per dar corso alle operazioni di pulizia e manutenzione del territorio.

“Gli impegni legati all’organizzazione dell’Anno del Cornizzolo hanno fatto scivolare in secondo piano questo progetto, anche se è nostra intenzione proseguire su questa strada realizzando la struttura in completa autonomia” ha concluso Valsecchi.
Quello del Priel rappresenterebbe il primo avamposto antincendio del versante lecchese della montagna, capace di fornire un valido aiuto in caso di incendi ai mezzi di soccorso.
La richiesta estrattiva del Piano Cave e la conseguente organizzazione delle manifestazioni “No Cava” hanno però contribuito negli ultimi tempi a far passare in secondo piano questo progetto, per il quale l’amministrazione suellese da alcuni anni a questa parte ha previsto a bilancio una somma di 50.000 euro interamente finanziata dalla Comunità Montana del Lario Orientale e Valle San Martino.
“Si tratta di 50.000 euro in uscita a cui corrisponde una voce di ugual valore nel bilancio in entrata, derivante da un contributo della Comunità Montana – ha commentato il sindaco Carlo Valsecchi nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale – di fatto, però, non si ha alcuna notizia circa l’effettiva disponibilità di questi fondi. Si tratta di una cifra corposa che probabilmente non arriverà mai ad essere stanziata. Esiste tuttavia un accordo con il gruppo Difesa Natura per realizzare una nuova casetta in completa autonomia, con un budget nettamente più basso pari a 10, 15.000 euro”.
Nei piani dell’amministrazione la nuova “casetta” del Priel dovrà servire in primo luogo come avamposto antincendio per facilitare le operazioni sulla montagna in caso di rogo. L’edificio conterrà un magazzino destinato a contenere attrezzature specifiche per questo genere di evenienze, a disposizione dei mezzi di soccorso durante le fasi di spegnimento.
Secondariamente la casetta servirà a ospitare un piccolo bivacco per i frequentatori dei sentieri, che avranno così a disposizione un luogo riparato dove sostare durante la salita o la discesa del Cornizzolo. Nel corpo dell’edificio sarà infine ricavato un ricovero attrezzi a disposizione del gruppo Difesa Natura, una sorta di magazzino destinato a custodire il materiale necessario per dar corso alle operazioni di pulizia e manutenzione del territorio.
“Gli impegni legati all’organizzazione dell’Anno del Cornizzolo hanno fatto scivolare in secondo piano questo progetto, anche se è nostra intenzione proseguire su questa strada realizzando la struttura in completa autonomia” ha concluso Valsecchi.
Quello del Priel rappresenterebbe il primo avamposto antincendio del versante lecchese della montagna, capace di fornire un valido aiuto in caso di incendi ai mezzi di soccorso.
A. M.