Torrevilla: in manette il 40enne che ha accoltellato l'artigiano masnaghese in V.Battisti, ora al Manzoni in prognosi riservata
E' stato tratto in arresto Raffaele Pullano, 40enne residente a Torrevilla di Monticello. A seguito dell'interrogatorio condotto dai carabinieri della Compagnia di Merate presso la stazione di Casatenovo, l'uomo è stato fermato con l'accusa di tentato omicidio e tradotto nel carcere di Pescarenico, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
L'uomo è accusato di aver colpito più volte, con un coltello a serramanico, alla gola e al corpo, Pantaleo Quercia, 41enne di Costa Masnaga, provocandogli ferite gravissime.
Pullano è stato fermato intorno alle nove dai carabinieri della stazione di Casatenovo, mentre si trovava all'interno della sua abitazione, situata in Via Vittorio Veneto, poco distante dal luogo della tragedia dove, qualche minuto prima era avvenuta l'aggressione.
Vittima come dicevamo, un imprenditore masnaghese di 41 anni, titolare di un'impresa edile che da svariati mesi ormai stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione in Via Battisti, presso un'abitazione privata.
Non si conoscono ancora le cause che hanno portato al raptus di follia del 40enne. Le forze dell'ordine parlano di dissidi tra i due uomini, ma la natura è al momento sconosciuta. Tra le ipotesi al momento non confermate, figura quello della gelosia, oppure problematiche di lavoro, dal momento che il Pullano, come la vittima dell'aggressione, sono impegnati nel settore edile.
La tragedia è avvenuta poco dopo le otto e trenta di stamane, all'altezza della strettoia che conduce nella ''piazzetta'' di Torrevilla.
Ad accorgersi per primi di quanto accaduto sarebbero stati alcuni residenti che, insieme ai colleghi di lavoro della vittima, lo hanno visto riverso a terra in mezzo alla carreggiata, sanguinante in vari punti del corpo.
Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto si sono portati un'ambulanza e un'automedica della Croce Bianca di Merate, oltre all'equipe medica dell'elisoccorso di Como. Dopo avergli prestato le prime cure sul posto, il masnaghese è stato trasportato al Manzoni di Lecco in codice rosso, dove si trova tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata.
Presenti in Via Battisti anche gli uomini del Nucleo Operativo che hanno effettuato i rilievi del caso provvedendo anche al recupero dell'arma utilizzata: un coltello a serramanico rinvenuto nell'abitazione.
Shock nella piccola frazione monticellese, soprattutto per i residenti, testimoni di quegli attimi di follia, degenerati nel sangue, proprio sotto le loro finestre.
Pantaleo Quercia, vittima dell'aggressione era ormai un volto noto in Via Battisti, dal momento che, come dicevamo, da qualche mese si sta occupando dei lavori di ristrutturazione di uno stabile. Raffaele Pullano invece, risiede a Torrevilla da più di dieci anni, insieme alla moglie e al figlio piccolo. Una famiglia nota nel quartiere, ma al tempo stesso piuttosto riservata e schiva.
Nessuno certo, tra le viuzze del centro storico della frazione, poteva immaginarsi un fatto tanto grave. Saranno le indagini dei carabinieri a fare luce sul movente della tragedia, ricostruendo per intero i tragici fatti accaduti.
I soccorsi prestati alla vittima dell'aggressione, in Via Battisti
L'uomo è accusato di aver colpito più volte, con un coltello a serramanico, alla gola e al corpo, Pantaleo Quercia, 41enne di Costa Masnaga, provocandogli ferite gravissime.
Pullano è stato fermato intorno alle nove dai carabinieri della stazione di Casatenovo, mentre si trovava all'interno della sua abitazione, situata in Via Vittorio Veneto, poco distante dal luogo della tragedia dove, qualche minuto prima era avvenuta l'aggressione.
Vittima come dicevamo, un imprenditore masnaghese di 41 anni, titolare di un'impresa edile che da svariati mesi ormai stava svolgendo dei lavori di ristrutturazione in Via Battisti, presso un'abitazione privata.
A destra il comandante della Compagnia di Merate, capitano Giorgio Santacroce
Non si conoscono ancora le cause che hanno portato al raptus di follia del 40enne. Le forze dell'ordine parlano di dissidi tra i due uomini, ma la natura è al momento sconosciuta. Tra le ipotesi al momento non confermate, figura quello della gelosia, oppure problematiche di lavoro, dal momento che il Pullano, come la vittima dell'aggressione, sono impegnati nel settore edile.
La tragedia è avvenuta poco dopo le otto e trenta di stamane, all'altezza della strettoia che conduce nella ''piazzetta'' di Torrevilla.
Ad accorgersi per primi di quanto accaduto sarebbero stati alcuni residenti che, insieme ai colleghi di lavoro della vittima, lo hanno visto riverso a terra in mezzo alla carreggiata, sanguinante in vari punti del corpo.
Immediata la chiamata ai soccorsi. Sul posto si sono portati un'ambulanza e un'automedica della Croce Bianca di Merate, oltre all'equipe medica dell'elisoccorso di Como. Dopo avergli prestato le prime cure sul posto, il masnaghese è stato trasportato al Manzoni di Lecco in codice rosso, dove si trova tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata.
Primo a sinistra l'aggressore, scortato in caserma dai carabinieri
Presenti in Via Battisti anche gli uomini del Nucleo Operativo che hanno effettuato i rilievi del caso provvedendo anche al recupero dell'arma utilizzata: un coltello a serramanico rinvenuto nell'abitazione.
Shock nella piccola frazione monticellese, soprattutto per i residenti, testimoni di quegli attimi di follia, degenerati nel sangue, proprio sotto le loro finestre.
A destra l'immobile in fase di ristrutturazione dall'impresa dell'artigiano accoltellato
Pantaleo Quercia, vittima dell'aggressione era ormai un volto noto in Via Battisti, dal momento che, come dicevamo, da qualche mese si sta occupando dei lavori di ristrutturazione di uno stabile. Raffaele Pullano invece, risiede a Torrevilla da più di dieci anni, insieme alla moglie e al figlio piccolo. Una famiglia nota nel quartiere, ma al tempo stesso piuttosto riservata e schiva.
Nessuno certo, tra le viuzze del centro storico della frazione, poteva immaginarsi un fatto tanto grave. Saranno le indagini dei carabinieri a fare luce sul movente della tragedia, ricostruendo per intero i tragici fatti accaduti.
G. C.