Cremella: è scomparso 'Chicco' Proserpio, volontario della Manara e della Croce Rossa
Lutto nella piccola comunità di Cremella per la scomparsa a 62 anni di Enrico ''Chicco'' Proserpio, pilastro del volontariato.
Gremita la piccola parrocchia cremellese in occasione dei suoi funerali, celebrati ieri pomeriggio dal parroco emerito don Luigi Ambrosoni, alla presenza dei piccoli e grandi atleti della Manara Calcio, la società calcistica nella quale Proserpio aveva militato per molti anni in qualità di segretario-dirigente-accompagnatore.
Una passione fortissima quella che legava l'uomo alla società calcistica barzanese, alla quale si era avvicinato all'età di 10 anni e che aveva seguito costantemente e in maniera attiva negli anni successivi. Si era dovuto però arrendere di fronte alla grave malattia che lo aveva colpito cinque anni fa e che non gli aveva più consentito di operare con il medesimo impegno. La stessa malattia che si è ripresentata nei mesi scorsi e che è costata la vita al 62enne.
''Chicco è stato un riferimento per tutti noi'' ci ha spiegato Marco Monza, dirigente della Manara ''Tanto che ieri in occasione dei suoi funerali, erano presenti almeno tre generazioni di atleti che hanno militato nella nostra società. Per noi è stato una sorta di factotum, una figura indispensabile. Era entrato nella Manara a dieci anni e non si era più allontanato. Cercava di non mancava mai alle nostre partite e si dispiaceva moltissimo quando non gli era possibile venire a vedere giocare la prima squadra''.
Un'amicizia forte quella nata sul campo, anno dopo anno, con i numerosi atleti e i dirigenti che hanno fatto la storia della società di Barzanò.
Ma l'impegno nel volontariato di Enrico Proserpio non si era limitato alla Manara. Una volta in pensione il cremellese si era dedicato anche al sociale, come volontario della Croce Rossa di Casatenovo e dell'associazione Familiare e Amici degli handicappati. In entrambi i casi, il cremellese svolgeva i servizi di accompagnamento di malati e disabili verso le strutture mediche o scolastiche. Era stato inoltre un assiduo giocatore di bocce nelle fila della società di Barzanò che dispone di una struttura estiva presso l'oratorio di Cremella. Un paese quest'ultimo dove Enrico Proserpio era nato e cresciuto e al quale era profondamente legato. Cordoglio per la sua morte è stato espresso anche dal sindaco Guido Besana.
L'uomo lascia la moglie Giuseppina e i figli Alessandro e Gianluca.

Enrico Chicco Proserpio
Gremita la piccola parrocchia cremellese in occasione dei suoi funerali, celebrati ieri pomeriggio dal parroco emerito don Luigi Ambrosoni, alla presenza dei piccoli e grandi atleti della Manara Calcio, la società calcistica nella quale Proserpio aveva militato per molti anni in qualità di segretario-dirigente-accompagnatore.
Una passione fortissima quella che legava l'uomo alla società calcistica barzanese, alla quale si era avvicinato all'età di 10 anni e che aveva seguito costantemente e in maniera attiva negli anni successivi. Si era dovuto però arrendere di fronte alla grave malattia che lo aveva colpito cinque anni fa e che non gli aveva più consentito di operare con il medesimo impegno. La stessa malattia che si è ripresentata nei mesi scorsi e che è costata la vita al 62enne.
''Chicco è stato un riferimento per tutti noi'' ci ha spiegato Marco Monza, dirigente della Manara ''Tanto che ieri in occasione dei suoi funerali, erano presenti almeno tre generazioni di atleti che hanno militato nella nostra società. Per noi è stato una sorta di factotum, una figura indispensabile. Era entrato nella Manara a dieci anni e non si era più allontanato. Cercava di non mancava mai alle nostre partite e si dispiaceva moltissimo quando non gli era possibile venire a vedere giocare la prima squadra''.
Un'amicizia forte quella nata sul campo, anno dopo anno, con i numerosi atleti e i dirigenti che hanno fatto la storia della società di Barzanò.
Ma l'impegno nel volontariato di Enrico Proserpio non si era limitato alla Manara. Una volta in pensione il cremellese si era dedicato anche al sociale, come volontario della Croce Rossa di Casatenovo e dell'associazione Familiare e Amici degli handicappati. In entrambi i casi, il cremellese svolgeva i servizi di accompagnamento di malati e disabili verso le strutture mediche o scolastiche. Era stato inoltre un assiduo giocatore di bocce nelle fila della società di Barzanò che dispone di una struttura estiva presso l'oratorio di Cremella. Un paese quest'ultimo dove Enrico Proserpio era nato e cresciuto e al quale era profondamente legato. Cordoglio per la sua morte è stato espresso anche dal sindaco Guido Besana.
L'uomo lascia la moglie Giuseppina e i figli Alessandro e Gianluca.
G. C.