Nibionno: i carabinieri di Caltanissetta arrestano una 34enne implicata in un vasto giro di spaccio in Sicilia

Ha coinvolto anche Nibionno la maxi operazione antidroga denominata "Sampei" e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta. Tra le cinque fermate giovedì notte, figura anche Linda Di Martino, 34enne disoccupata che si trovava da qualche mese in paese. Il blitz ha permesso di sgominare un vasto giro di spaccio che si sviluppava da circa un anno, nei comuni di Resuttano e Santa Caterina, nel cuore della Sicilia. Le indagini sono partite dalla rapina ad un distributore di benzina di Contrada Anghillà , messa a segno nel settembre del 2007 da due cognati, successivamente arrestati. Partendo da questo episodio, i carabinieri della Compagnia di Caltanissetta sono riusciti a rintracciare una piccola rete di spacciatori d'eroina e hashish che si muoveva sull'asse Palermo-Resuttano-Santa Caterina. L'operazione è stata chiamata Sampei, perchà© le armi che a suo tempo Maurizio Porcello, uno dei due rapinatori della stazione di servizio Esso sull' autostrada, comprò sotto falso nome in diverse armerie della Sicilia, le aveva nascoste nel greto di un fiume in secca vicino al suo paese, Resuttano. Gli arrestati sono Leonardo Li Puma, 36 anni di Resuttano, arrestato a Vigevano. Seguendo lui, stretto amico di Porcello, man mano sono emersi gli altri nomi. In particolare quelli di Davide Di Francisca, 31 anni, di Santa Caterina, Claudio La Iacona, 32 anni, originario di San Cataldo e residente a Santa Caterina, e Roberto Di Martino, 35 anni, anche lui di Santa Caterina. La più esperta dell'associazione era però Linda Di Martino, 34 anni di Santa Caterina, arrestata a Nibionno. La donna, nel 2004, era stata indagata dai carabinieri per traffico internazionale di cocaina. Attualmente era domiciliata a Nibionno, probabilmente per motivi sentimentali. La Di Martino viene descritta dalle forze dell'ordine come estremamente spregiudicata negli affari e dalle notevoli capacità di trarre un rilevante profitto dall'acquisto e successiva vendita di sostanze stupefacenti. Non sposata ma con tre figli, si trova attualmente agli arresti domiciliari in quanto reduce da una recente gravidanza. A difenderla sarà Michele Andrea Erba del foro di Monza. Secondo le accuse dei carabinieri di Caltanissetta, coordinati dal maggiore Stefano Romano, a capo della Compagnia, gli stupefacenti venivano acquistati a Palermo e poi rivenduti a Resuttano e Santa Caterina a prezzi quadruplicati ai giovani tossicodipendenti dell'hinterland. I guadagni dello spaccio venivano investiti per l'acquisto di cocaina ed eroina per uso personale. Non una vera associazione, anche via via i rapporti fra gli arrestati si sono compromessi per sospetti e invidie. Grazie alle intercettazioni si è scoperto il giro. I cinque parlavano di come nascondere la droga durante il viaggio per evitare di incappare nei controlli delle forze dell'ordine, di dove spacciarla e dei margini di guadagno.
A trarre in arresto la donna nella notte di giovedì sono stati i militari della Compagnia di Merate, che hanno collaborato proficuamente con i colleghi siciliani.