Molteno: un murales lungo v. della Vittoria ricorda le visite in Villa Rosa di Mussolini

Il particolare, con ogni probabilità, risulta ancora oggi ignoto a gran parte dei cittadini moltenesi.
Eppure nel pieno centro di Molteno, a due passi dal palazzo municipale di Villa Rosa e dal suo splendido parco, sulle mura di un edificio campeggia a distanza di oltre 60 anni dalla caduta del regime fascista l’effige di Benito Mussolini.
Un particolare curioso che tuttavia riporta alla memoria i tempi in cui il Duce era solito recarsi in visita ai proprietari di Villa Rosa per dar vita a banchetti e feste di prim’ordine, alla presenza del mondo politico e dei personaggi di primo piano dell’epoca che facevano della piccola Molteno un fulcro di quello che oggi chiameremmo il mondo dei “vip”.


Il ritratto in questione è ancora oggi ben visibile sulla facciata di uno degli edifici di via della Vittoria, di fronte al muro del parco di Villa Rosa.
Posizionato accanto a un terrazzo risulta difficilmente visibile dalla strada, sia dagli automobilisti sia dai pedoni, a meno di non alzare lo sguardo fino al secondo piano della fila di palazzi.
Ulteriori copie del volto del Duce erano state posizionate durante il periodo del Fascio sulla facciate di altre abitazioni della zona, oggi coperte o maldestramente mascherate dietro una mano di vernice che a distanza di decenni fa ancora trasparire dai muri screpolati il celebre profilo del dittatore.



Ma a cosa si deve un simile proliferare di tributi alla figura di Mussolini?
Stando al racconto dei cittadini, in pieno Ventennio il personaggio era solito recarsi periodicamente in paese in visita ai proprietari di Villa Rosa.
“Il Duce veniva spesso a Molteno, ospite della famiglia che un tempo occupava l’attuale sede del Municipio e il relativo parco – ci ha spiegato il consigliere Casiraghi, vera e propria memoria storica del paese – da piccolo ricordo che i ragazzini dell’epoca erano soliti arrampicarsi sul muraglione che circonda il parco della villa, per sbirciare all’interno della proprietà dove i ricchi davano i loro festini e dove le donne prendevano il sole in bikini. Era un altro mondo rispetto a quello di Molteno, fatto di personaggi ricchi e famosi”.



Ospite quasi fisso di queste feste era appunto Mussolini, cui alcuni cittadini scelsero di tributare un omaggio dipingendone il volto severo sulle facciate degli edifici insieme a una grande scritta – oggi cancellata – inneggiante a esaltare le doti del Duce.

Storie e racconti di paese che si mescolano ad uno dei drammi più terribili della storia nazionale recente, quello del governo fascista e della successiva occupazione da parte delle truppe tedesche.
Due facce dello stesso periodo storico, ben rappresentate dalla vicina stazione ferroviaria dove i simboli inneggianti a Mussolini vennero distrutti dai successivi bombardamenti per poi cadere lentamente nel dimenticatoio.

La storia, tuttavia, insegna come le cose possano cambiare con il passare degli anni. Da ritrovo del fascismo italiano Villa Rosa è diventata in mezzo secolo la sede del palazzo comunale di Molteno, sede di mostre, feste di paese, eventi culturali e concerti a disposizione dell’intera comunità.
Il tutto sotto lo sguardo un po’appannato di quel Mussolini che ancora oggi guarda dalla facciata di un edificio lo stesso parco e la stessa Villa Rosa, in una veste rinnovata e in un’Italia libera e democratica.
A. M.
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