Lecco: riunione sul futuro delle Province. A breve vertice nei circondari 'merate-casate'

Una maxi provincia che comprenda Lecco, Como, Monza e Varese: 3.708,44 kmq e una popolazione di 2.668.076 abitanti.
Sembra essere questa l'ipotesi più accreditata rispetto al futuro ordinamento amministrativo del nostro territorio. I giochi però, sono ancora aperti.
Di questo argomento si è discusso questa mattina in Provincia di Lecco, nell'ambito dell'incontro organizzato dal presidente Daniele Nava e dal sindaco di Lecco, Virginio Brivio, per fare il punto della situazione in merito alla riorganizzazione dei territori provinciali da parte del Governo. In programma vi è infatti la discussione che avverrà a breve in sede di Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).
Un incontro al quale sono stati invitati il presidente della Camera di Commercio di Lecco, i presidenti e i capigruppo del consiglio provinciale e del consiglio comunale di Lecco, i sindaci dei comuni capo circondario, ovvero Lecco, Merate, Oggiono, Casatenovo, Premana, Colico e Calolziocorte.



Nel corso dell'incontro è stato fatto il punto della situazione in merito ai tempi e alle modalità di riordino delle Province, in base ai parametri stabiliti dal Governo: almeno 2.500 kmq di superficie e 350.000 residenti.
Alla luce di questi criteri, ad oggi tre sono le ipotesi percorribili per la Provincia di Lecco: l'unione tra le province di Lecco e Sondrio (kmq 4.028,07; popolazione 523.336), lo schema formato da Lecco-Sondrio-Varese-Como-Monza (kmq 6.920,34; popolazione 2.851.245) e infine, come anticipavamo, l'unione tra Lecco, Varese, Como e Monza. Quest'ultima ipotesi sarebbe realizzabile solo in caso di deroga concessa a Sondrio.
Questa mattina non si è però entrati nel merito della discussione rispetto ai singoli scenari possibili, piuttosto si è definito un calendario istituzionale, con nuovi tavoli per affrontare la questione. Per il casatese era presente il sindaco di Casatenovo, Antonio Colombo.
A questo proposito mercoledì 19 settembre vi sarà un'audizione al CAL della Provincia di Lecco, insieme a Bergamo, Varese, Como, Cremona e Lodi, con una rappresentanza dei rispettivi territori. Entro il 2 ottobre il CAL della Lombardia dovrà approvare una proposta da inviare in Regione. Essa a sua volta, entro il 22 ottobre dovrà trasmettere al Governo la proposta ricevuta dal CAL. Entro fine anno il Governo approverà il riordino ed entro il 7 gennaio individuerà i beni, le risorse finanziarie e il personale connesso allo svolgimento delle funzioni che sono trasferite dalle province ai comuni.
Successivamente verranno organizzati degli incontri nei vari circondari (uno per Lario Orientale e Valsassina, uno per Lecco, Valle San Martino e Oggionese, uno per Casatese e Meratese) con gli altri comuni per fare il punto della situazione, spiegare i criteri oggettivi e condividere il metodo di lavoro.
Nel pomeriggio di lunedì 1 ottobre verrà poi convocato un incontro conclusivo fra i presenti di oggi, per condividere quanto emerso nei precedenti incontri.
"Personalmente - commenta il Presidente Nava - ritengo che la riforma delle Province sia assurda, perché non porterà ad alcun risparmio per i cittadini e quindi viene meno anche il requisito dell'urgenza. A questo proposito alcune Province, tra cui la nostra, ha avanzato ricorso al Tar del Lazio, che si esprimerà entro metà ottobre, proprio per il venir meno del criterio dell'urgenza, visto che non ci sarà risparmio immediato. Detto questo, abbiamo voluto fare il punto della situazione e illustrare con chiarezza criteri oggettivi, tempi e modi della riorganizzazione. Le ipotesi sul tavolo sono sostanzialmente tre, ma al di là di quella che verrà proposta, abbiamo condiviso due punti fermi: il mantenimento dell'elezione diretta degli amministratori delle nuove Province, che il Governo vuole trasformare in enti di secondo livello con amministratori nominati dai Sindaci, e il mantenimento della qualità dei servizi, perché le Province virtuose come le nostre non devono pagare il prezzo di un peggioramento dei servizi. Abbiamo ritenuto opportuno invitare i Sindaci dei Comuni Capo Circondario all'audizione del CAL, per fare sentire anche la loro voce".
L'ipotesi di una provincia ampia, che comprenda oltre a Lecco anche i territori di Como, Monza e Varese, sembra prendere sempre più piede. Anche perchè la seconda strada, quella che contempla la presenza di Sondrio pare essere sfumata per la volontà di quest'ultima di restare territorio autonomo.
Un'ipotesi che vede d'accordo anche il sindaco di Casatenovo, Antonio Colombo, presente questa mattina. Al prossimo vertice però, come ha precisato il primo cittadino casatese, presenzierà Renato Ghezzi, presidente della conferenza dei sindaci.
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