Oggiono: le benedizioni natalizie in crisi e il consiglio pastorale pensa ad 'addestrare' laici

Il parroco don Maurizio
A partire dall'anno prossimo le benedizioni natalizie potrebbero essere effettuate anche dai laici, "addestrati" appositamente per recarsi in visita alle famiglie delle quattro parrocchie della comunità pastorale. E' questa la soluzione messa sul tavolo dal consiglio pastorale oggionese per riuscire a garantire il tradizionale appuntamento religioso natalizio. L'aumento esponenziale del numero di parrocchiani da un lato e la contestuale diminuzione dei sacerdoti dall'altro come noto non hanno infatti messo in crisi soltanto il numero delle celebrazioni eucaristiche (come si ricorderà già ridotte a partire da quest'anno con la soppressione della messa festiva delle 17.30 ad Annone Brianza e il mantenimento di quella delle 9.30 al ricovero solo grazie alla disponibilità per quest'anno dei missionari della Consolata) ma soprattutto lo stesso svolgimento delle visite in occasione del Natale.
"Cresce il numero delle famiglie residenti nelle quattro parrocchie della comunità pastorale, rimane sostanzialmente e fortunatamente stabile il numero dei luoghi di lavoro, numerosi sono poi i gruppi, le associazioni, le scuole che chiedono la nostra visita. In compenso sono partiti don Angelo e don Massimo e quindi è calato il numero dei sacerdoti disponibili per questo compito così impegnativo ma significativo e ricco di valori" ha infatti comunicato il parroco don Maurizio Mottadelli sulle pagine dell'informatore parrocchiale.
Per quest'anno il servizio sarà quindi garantito "allungando" il calendario delle benedizioni che si è aperto ufficialmente ieri, lunedì 5 novembre, e si protrarrà anche nel periodo post-natalizio e come dicevamo per gli anni prossimi le riflessioni sono ancora in corso ma la volontà di non rinunciare al tradizionale appuntamento resta ferma.
"Bisogna aver bene chiaro quali sono i valori in campo" prosegue il sacerdote. "Che una volta all'anno la
La parrocchia di Oggiono
parrocchia si renda presente con un sacerdote nelle famiglie e nei luoghi di ritrovo e lavoro per una preghiera, una benedizione, una visita, una parola di consolazione o speranza è un bene da non perdere assolutamente. La nostra ferma volontà è di non lasciare cadere questa attività pastorale".

Le ipotesi messe sul tavolo per far fronte alla situazione sono infatti state molteplici: "Tante parrocchie non riescono più a garantire questo momento o hanno avviato modalità diverse che sono ancora sperimentali, come la convocazione dei capifamiglia in chiesa per una preghiera comune e l'incarico dato loro di portare nelle proprie famiglie la benedizione, ma la cosa non ci convince" ha infatti spiegato don Maurizio. "Durante l'ultimo consiglio pastorale si sono evidenziate due possibilità: ad anni alterni, un anno Oggiono, l'anno seguente Annone, Imberido e Ello, i sacerdoti visitano famiglie e ditte, ma la visita sarebbe così ogni due anni. Oppure preparare dei laici che possano coadiuvare i sacerdoti nella visita alle famiglie. Ogni famiglia riceverà ogni anno un rappresentante della comunità pastorale: un anno il sacerdote che pregherà e benedirà la famiglia e l'anno seguente un altro rappresentante".
Una soluzione che come dicevamo potrebbe prendere il via già dall'anno prossimo confermando il ruolo sempre maggiore che i laici saranno destinati a ricoprire per il proseguimento delle attività non soltanto oratoriane ma anche religiose e pastorali.
M.M.
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