Sistema idrico integrato: modelli di gestione a confronto. Non si esclude la società mista
Poco più di un mese per definire quello che sarà il futuro gestionale del nuovo sistema idrico integrato. Il tempo ormai stringe ma l'Ufficio d'Ambito intende rispettare il cronoprogramma e formulare una proposta, che verrà ratificata dalla provincia previo parere favorevole dell'assemblea dei sindaci, entro la fine dell'anno per evitare il protrarsi di una situazione di stallo nonostante la persistente incertezza del quadro normativo.
Del resto la definizione del futuro modello gestionale costituisce una scelta nodale, non soltanto in funzione della garanzia di economicità e qualità del servizio e del mantenimento dello stesso “in mani pubbliche” come sancito dall'esito referendario, ma soprattutto in funzione di quella che attualmente si presenta come una delle maggiori criticità: la capacità del futuro gestore di poter finanziare gli ingenti investimenti necessari.
Tre sostanzialmente i modelli analizzati: l'affidamento del servizio con gara; l'affidamento ad una società mista con il pubblico socio di maggioranza e il privato selezionato tramite gara e infine l'affidamento a una società interamente pubblica (il cosiddetto in house).
L'avvocato Farnetani, il dottor Peruzzi, i sindaci Paolo Strina e Virginio Brivio, la dottoressa Arena
E proprio in vista dell'imminente decisione nel corso dell'ultima assemblea i consulenti dell'Anea (Associazione Nazionale Autorità ed Enti d'Ambito) il dott.Paolo Peruzzi e l'avv. Riccardo Farnetani, giunti appositamente da Firenze, hanno illustrato un'analisi comparativa delle possibili forme di gestione del servizio idrico integrato.Del resto la definizione del futuro modello gestionale costituisce una scelta nodale, non soltanto in funzione della garanzia di economicità e qualità del servizio e del mantenimento dello stesso “in mani pubbliche” come sancito dall'esito referendario, ma soprattutto in funzione di quella che attualmente si presenta come una delle maggiori criticità: la capacità del futuro gestore di poter finanziare gli ingenti investimenti necessari.
Tre sostanzialmente i modelli analizzati: l'affidamento del servizio con gara; l'affidamento ad una società mista con il pubblico socio di maggioranza e il privato selezionato tramite gara e infine l'affidamento a una società interamente pubblica (il cosiddetto in house).
M.M.