Costa M.ga: il Ministro della Salute Balduzzi in visita a Villa Beretta per 'toccare con mano' l'eccellenza della riabilitazione
Un segnale forte per confermare ancora una volta l’importanza della struttura ospedaliera di Villa Beretta, autentico fiore all’occhiello di livello nazionale e mondiale per il settore della medicina riabilitativa.
Per la prima volta nella sua storia un Ministro della Salute ha varcato la soglia della storica villa masnaghese, centro sempre più all’avanguardia nella cura delle persone con disabilità motorie congenite o acquisite.

L'arrivo del Ministro, accolto dal Sen. Rusconi
Il Prof. Renato Balduzzi, Ministro del Governo Monti, ha varcato i cancelli dell’unità complessa di medicina riabilitativa accolto da uno stuolo di autorità locali, provinciali e regionali, accompagnate da senatori e rappresentanti del mondo della politica che per alcune ore hanno formato a Villa Beretta un parterre degno delle più grandi occasioni.

A fare gli “onori di casa” al Ministro sono stati il dott. Franco Molteni, direttore della struttura riabilitativa e Suor Emanuela Bianchini, madre generale della Congregazione suore infermiere dell’Addolorata.

Tanti, come dicevamo, gli ospiti che hanno accompagnato il Prof. Balduzzi durante la sua visita masnaghese, dal presidente della Fondazione Cariplo avv. Giuseppe Guzzetti all’On. Giuseppe Zamberletti, dal Sen. Antonio Rusconi alle numerose autorità civili e militari del territorio lecchese e del Comune di Costa Masnaga convenute per l’occasione.

“Mai un Ministro era venuto a farci visita prima di oggi, dimostrando con la sua presenza una forte attenzione in tempi difficili come quelli attuali: noi qui curiamo i corpi delle persone sofferenti per arrivare alle loro anime, come insegnatoci dalla nostra fondatrice dal lontano 1853” ha spiegato ai presenti suor Emanuela Bianchini.

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Attività di cura portata avanti negli anni grazie all’impegno del personale ma anche grazie a uno scrupoloso lavoro di ricerca che ha consentito l’arrivo a Villa Beretta delle più moderne e avveniristiche tecnologie riabilitative.
“Lecco è un polo indiscusso della medicina riabilitativa e come tale Fondazione Cariplo ha sostenuto negli ultimi anni le attività di ricerca, sostenendo la grande professionalità delle persone che operano in questi luoghi” ha aggiunto l’avvocato Guzzetti.

A introdurre la storia di Villa Beretta e il progresso maturato in questi anni nella medicina riabilitativa è stato il dottor Franco Molteni: “siamo partiti nel 1985 quando le suore decedettero di costruire un centro di riabilitazione servendosi di una struttura dedicata ai pazienti poliomielitici. Da allora abbiamo investito molto in questo settore, sviluppando collaborazioni importanti e attingendo a piene mani dalle tecnologie, mutuandole in molti casi dal settore commerciale o dall’industria produttiva. Le nostre tecnologie vengono applicate fuori e dentro delle persone, integrandole al meglio con il paziente. Grazie a quanto viene fatto ogni giorno sul territorio lecchese nel campo della riabilitazione, questa area si candida a diventare un autentico modello per tutta l’Italia”.

L'avv. Guzzetti della Fondazione Cariplo, il Ministro Balduzzi e suor Emanuela Bianchini
A seguire il Ministro è stato accompagnato dai presenti in una breve visita dei reparti di Villa Beretta, alla presenza dei pazienti impegnati nelle loro attività riabilitative quotidiane. Accompagnatrice d’eccezione è stata Manuela Migliaccio, la prima sperimentatrice dell’esoscheletro robotizzato “rewalk” in grado di restituire la possibilità di camminare a pazienti affetti da paraplegia.

Al Ministro sono stati mostrati in sequenza i sistemi più moderni in uso all’interno della struttura, largamente basati sull’informatica e sulla robotica.

“Il dott. Molteni ci ha presentato il vero segreto del Valduce e di Villa Beretta: la capacità di lavorare con altri, attraverso una visione integrale della persona e non dei suoi “pezzi” da curare – ha commentato al termine della visita il Ministro Balduzzi - quello che si sta facendo qui rientra nell’argomento più ampio della sanità digitale dove l’Italia si piazza tra i migliori Paesi al mondo. Qui c’è una grande eccellenza, tanto che alcuni mesi fa al consiglio europeo dei ministri della salute ricevetti una telefonata in cui l’amministrazione Obama, a margine dei lavori, ci chiedeva un incontro per parlare di sanità elettronica. Gli Usa, non un qualunque altro paese, volevano sapere come abbiamo costruito il nostro Fascicolo sanitario elettronico per potrelo successivamente applicare loro stessi. Il nostro lavoro è così valorizzato nel mondo da indurre i padri dell’informatica applicata a venire da noi a chiederci di mostrargli i nostri sistemi”.


Lo stesso Ministro durante l’incontro ha voluto ribadire un concetto già annunciato nel corso degli ultimi mesi, riguardante i presunti “tagli” delle strutture cliniche con meno di 80 posti letto e destando quindi una certa preoccupazione per Villa Beretta, accreditata al momento con 84 posti.

Il dott. Molteni illustra al Ministro le ultime tecnologie in campo di riabilitazione
“Non è corretto dire che i posti letto degli ospedali si “tagliano”: quelli della riabilitazione verranno mantenuti, mentre i restanti saranno ottimizzati, migliorando il servizio. “Riorganizzare” non vuol dire per forza di cose “tagliare”, ma allocare nel modo migliore le risorse a disposizione e mantenere i finanziamenti alla ricerca.
Visitando Villa Beretta e il “distretto riabilitativo” lecchese ci si rende facilmente conto di quanto queste realtà siano importanti. L’impatto che oggi questa struttura ha avuto su di me è stato davvero molto forte e questo non accade spesso, dal momento che un Ministro gli ospedali li gira praticamente tutte le settimane. A Villa Beretta pubblico e privato danno il meglio di sé: in una terra così ricca come la vostra voi rinnovate questa ricchezza attraverso ricerca, sviluppo e progetti di grande innovazione. Poter dire a una persona che ha smesso di camminare “alzati e cammina” fa senza ombra di dubbio un grandissimo effetto”.


Per la prima volta nella sua storia un Ministro della Salute ha varcato la soglia della storica villa masnaghese, centro sempre più all’avanguardia nella cura delle persone con disabilità motorie congenite o acquisite.
L'arrivo del Ministro, accolto dal Sen. Rusconi
Il Prof. Renato Balduzzi, Ministro del Governo Monti, ha varcato i cancelli dell’unità complessa di medicina riabilitativa accolto da uno stuolo di autorità locali, provinciali e regionali, accompagnate da senatori e rappresentanti del mondo della politica che per alcune ore hanno formato a Villa Beretta un parterre degno delle più grandi occasioni.
A fare gli “onori di casa” al Ministro sono stati il dott. Franco Molteni, direttore della struttura riabilitativa e Suor Emanuela Bianchini, madre generale della Congregazione suore infermiere dell’Addolorata.
“Mai un Ministro era venuto a farci visita prima di oggi, dimostrando con la sua presenza una forte attenzione in tempi difficili come quelli attuali: noi qui curiamo i corpi delle persone sofferenti per arrivare alle loro anime, come insegnatoci dalla nostra fondatrice dal lontano 1853” ha spiegato ai presenti suor Emanuela Bianchini.
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Attività di cura portata avanti negli anni grazie all’impegno del personale ma anche grazie a uno scrupoloso lavoro di ricerca che ha consentito l’arrivo a Villa Beretta delle più moderne e avveniristiche tecnologie riabilitative.
“Lecco è un polo indiscusso della medicina riabilitativa e come tale Fondazione Cariplo ha sostenuto negli ultimi anni le attività di ricerca, sostenendo la grande professionalità delle persone che operano in questi luoghi” ha aggiunto l’avvocato Guzzetti.
A introdurre la storia di Villa Beretta e il progresso maturato in questi anni nella medicina riabilitativa è stato il dottor Franco Molteni: “siamo partiti nel 1985 quando le suore decedettero di costruire un centro di riabilitazione servendosi di una struttura dedicata ai pazienti poliomielitici. Da allora abbiamo investito molto in questo settore, sviluppando collaborazioni importanti e attingendo a piene mani dalle tecnologie, mutuandole in molti casi dal settore commerciale o dall’industria produttiva. Le nostre tecnologie vengono applicate fuori e dentro delle persone, integrandole al meglio con il paziente. Grazie a quanto viene fatto ogni giorno sul territorio lecchese nel campo della riabilitazione, questa area si candida a diventare un autentico modello per tutta l’Italia”.
L'avv. Guzzetti della Fondazione Cariplo, il Ministro Balduzzi e suor Emanuela Bianchini
A seguire il Ministro è stato accompagnato dai presenti in una breve visita dei reparti di Villa Beretta, alla presenza dei pazienti impegnati nelle loro attività riabilitative quotidiane. Accompagnatrice d’eccezione è stata Manuela Migliaccio, la prima sperimentatrice dell’esoscheletro robotizzato “rewalk” in grado di restituire la possibilità di camminare a pazienti affetti da paraplegia.
Al Ministro sono stati mostrati in sequenza i sistemi più moderni in uso all’interno della struttura, largamente basati sull’informatica e sulla robotica.
“Il dott. Molteni ci ha presentato il vero segreto del Valduce e di Villa Beretta: la capacità di lavorare con altri, attraverso una visione integrale della persona e non dei suoi “pezzi” da curare – ha commentato al termine della visita il Ministro Balduzzi - quello che si sta facendo qui rientra nell’argomento più ampio della sanità digitale dove l’Italia si piazza tra i migliori Paesi al mondo. Qui c’è una grande eccellenza, tanto che alcuni mesi fa al consiglio europeo dei ministri della salute ricevetti una telefonata in cui l’amministrazione Obama, a margine dei lavori, ci chiedeva un incontro per parlare di sanità elettronica. Gli Usa, non un qualunque altro paese, volevano sapere come abbiamo costruito il nostro Fascicolo sanitario elettronico per potrelo successivamente applicare loro stessi. Il nostro lavoro è così valorizzato nel mondo da indurre i padri dell’informatica applicata a venire da noi a chiederci di mostrargli i nostri sistemi”.
Lo stesso Ministro durante l’incontro ha voluto ribadire un concetto già annunciato nel corso degli ultimi mesi, riguardante i presunti “tagli” delle strutture cliniche con meno di 80 posti letto e destando quindi una certa preoccupazione per Villa Beretta, accreditata al momento con 84 posti.
Il dott. Molteni illustra al Ministro le ultime tecnologie in campo di riabilitazione
Visitando Villa Beretta e il “distretto riabilitativo” lecchese ci si rende facilmente conto di quanto queste realtà siano importanti. L’impatto che oggi questa struttura ha avuto su di me è stato davvero molto forte e questo non accade spesso, dal momento che un Ministro gli ospedali li gira praticamente tutte le settimane. A Villa Beretta pubblico e privato danno il meglio di sé: in una terra così ricca come la vostra voi rinnovate questa ricchezza attraverso ricerca, sviluppo e progetti di grande innovazione. Poter dire a una persona che ha smesso di camminare “alzati e cammina” fa senza ombra di dubbio un grandissimo effetto”.
La visita del Ministro ha inoltre fornito l'occasione per l'inaugurazione ufficiale della nuova palestra di Villa Beretta. Insieme agli utenti della struttura il prof. Balduzzi ha accompagnato le autorità al classico taglio del nastro, tra gli applausi dello staff e degli ospiti di Villa Beretta.

Roberto Bonfatti