Nibionno: festeggiato il 20° anniversario del Centro Meschi, dal 1992 una comunità alloggio per persone affette da Aids

L'importante evento, che ha avuto luogo presso l'oratorio della parrocchia di Tabiago, è stato introdotto dal giornalista Paolo Brivio, attuale direttore del periodico "Scarp De Tennis" e addetto stampa presso l'Ufficio della Caritas Ambrosiana. Egli si è richiamato al clima culturale in cui è nata l'esperienza del Meschi, basato su pregiudizi morali e sociali sull'Hiv.
La parola è passata poi a Renato Ferrario, presidente della cooperativa Arcobaleno: "É con orgoglio e commozione che partecipo a questo convegno, che vuole rievocare la sfida degli anni Novanta quando era importante curare ma soprattutto accogliere le sofferenze. La comunità ha portato avanti un cammino nel silenzio, nell'attenzione e nella vicinanza che crea legami" ha affermato.
Don Roberto Davanzo, attuale direttore della Caritas Ambrosiana, ha ribadito le motivazioni che avevano portato vent'anni fa a credere in un progetto davvero innovativo: "Lo spirito con cui la Caritas aprì questo centro univa la capacità di innovare al gestire le cose sul posto cercando di aprire legami con la comunità ecclesiastica e civile".
I relatori del convegno
Alla celebrazione ha preso parte anche il vicario episcopale di Lecco Monsignor Maurizio Rolla, che ha portato i saluti dell'Arcivescovo e ha ricordato la figura del giovane don Isidoro Meschi morto nel 1991, un anno prima dell'inaugurazione del centro di Tabiago: "Quello che fate è importante perchè non permettete all'indifferenza di regnare" ha detto.
É intervenuto poi il sindaco di Pasturo e presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci della provincia di Lecco, Guido Agostoni. "Non è mai la chiusura che fa progredire una comunità bensì è il confronto e l'affronto delle diverse situazioni che permette di crescere e cambiare insieme. Questa cifra dell'accoglienza vá sempre rimotivata" ha affermato.
A rappresentare l'amministrazione comunale di Nibionno il vicesindaco Giovanni Panzuti il quale ha sottolineato come il Meschi costituisca una realtà importante, insieme alle numerose esperienze legate al sociale presenti in paese: "Con questa comunità c'è molto dialogo e come amministrazione comunale saremo molto presenti. Auspico che la ricerca vada avanti per migliorare la qualità della vita di queste persone" ha così commentato.
Il pubblico intervenuto
A seguire, è stato chiamato sul palco Marco Granelli, assessore al comune di Milano che ha lavorato come operatore nella Caritas ambrosiana: "Il mio è il ricordo della costruzione di relazioni quotidiane con le persone. Il fatto che la comunità sia ancora attiva si deve al fatto che di fronte ad un problema ci si è messi insieme per trovare delle risposte concrete alle esigenze di ogni giorno" ha detto.
A concludere la prima parte del convegno Roberto Rimbaudi, che in quegli anni era vicedirettore della Caritas ambrosiana. Il suo pensiero si è rivolto a don Meschi, al quale la comunità nibionnese è dedicata: "Don Isidoro visse una breve esperienza in Caritas. Aveva l'ufficio accanto al mio ma questo ruolo gli andava stretto perchè era un uomo d'azione" ha così affermato. "Si potevano fare tante cose con questa struttura ma alla fine si accettò la sfida forti della voglia di dimostrare che, seppur difficile, sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato. É stata una scelta giusta portata avanti con grande tenacia. Nonostante le fatiche, ha vinto la squadra, l'intuizione di chi proponeva una scelta coraggiosa. Con il cuore in mano voglio ringraziare tutti. L'auspicio è che questo tempo di Avvento possa aiutarci a riflettere sullo spirito di servizio che ha caratterizzato questi venti anni".
Al termine di questi interventi è stato proiettato il video "Vent'anni di accoglienza al Centro Don Isidoro Meschi: tra progetti e speranze" realizzato grazie al contributo di volontari, operatori, ospiti e persone hanno conosciuto la comunità e hanno vissuto al suo interno.
Nella seconda parte della mattinata sono intervenuti la Dott.ssa Danila Bianchini, il Dott. Paolo Bonfanti, le infermiere Manuela Gatti e Nelda Merlo, e infine la Dott.ssa Laura Rancilio. I relatori hanno presentato il Centro negli ultimi dieci anni focalizzandosi anche sull'evoluzione della malattia sul territorio lecchese. In particolare, il dottor Bonfanti attraverso la proiezione di alcune slides ha mostrato come in Lombardia vi siano circa 40mila persone affette da Hiv, un dato importante considerando che si tratta del 40% delle persone malate in tutta Italia.
Il medico ha poi aggiunto come dietro al fenomeno dell'Aids, un vero dramma per il continente africano, vi siano persone uniche ed irripetibili con le loro storie, soprattutto bambini.
Al termine della conferenza, i partecipanti sono stati invitati a visitare la struttura polivalente. Nel pomeriggio spazio allo spettacolo teatrale "I colori dell'arcobaleno", che ha visto protagonisti gli ospiti del Centro Don Isidoro Meschi.