Superstrada 36: tra Nibionno e Costa Masnaga 3 discariche a cielo aperto. Materiale edile, sanitari e parti di arredamento
Forse, come si suol dire in gergo ''non fa più notizia''. Francamente però, lo sdegno è troppo forte. Rifiuti di ogni genere risultano stipati lungo la superstrada 36 nelle piazzole accanto alla ''complanare'' che corre parallela accanto alle quattro corsie nelle direzioni Lecco e Milano.
Nel solo tratto compreso tra i territori di Nibionno, Bulciago e Costa Masnaga abbiamo immortalato almeno tre ''discariche'' a cielo aperto.
La prima in territorio nibionnese, si scorge sul tratto di arteria in direzione Milano, poche centinaia di metri prima dell'uscita di Tabiago. Cavi di gomma, pezzi di polistirolo, e poi ancora scarti alimentari la fanno da padrona.
La situazione si fa ben più grave dall'altra parte della carreggiata, quella ''nord'' che conduce a Lecco. A circa un chilometro dall'ingresso, percorrendo sempre la ''complanare'' si scorge sulla destra un altro significativo cumulo di rifiuti.
In questo caso si tratta di materiale edile: lastre di cemento e materiale di risulta che viene impropriamente scaricato tra il fogliame, senza alcun onere economico. Non mancano sacchi e diversi rotoli di cartone, forse frutto di uno ''scarto'' industriale.
Il ''bello'' arriva più avanti, sul confine tra Bulciago e Costa Masnaga. In uno spiazzo erboso a margine della carreggiata si trova di tutto: materassi, cuscini, pezzi di divano e poltrone. Non mancano persino i ''sanitari'': water e bidet, ma anche frigoriferi da cucina.
Uno scenario di degrado e inciviltà che si scontra con la bellezza della natura: il cielo azzurro, i raggi del sole che scaldano un poco dal freddo pungente, e la visione delle montagne lecchesi, in particolare del vicino Cornizzolo, ma anche delle Grigne e del Resegone.
Ad osservarli anche solo per un istante, ci si dimentica quasi del degrado che regna a pochi metri dalla nostra vista. Lo sguardo però, non può fare a meno di posarsi su quello scempio, frutto di un'inciviltà che sembra non volersi proprio arrestare...
Lo spiazzo erboso al margine della ''complanare'' tra Bulciago e Costa Masnaga
Nel solo tratto compreso tra i territori di Nibionno, Bulciago e Costa Masnaga abbiamo immortalato almeno tre ''discariche'' a cielo aperto.
La prima in territorio nibionnese, si scorge sul tratto di arteria in direzione Milano, poche centinaia di metri prima dell'uscita di Tabiago. Cavi di gomma, pezzi di polistirolo, e poi ancora scarti alimentari la fanno da padrona.
La situazione si fa ben più grave dall'altra parte della carreggiata, quella ''nord'' che conduce a Lecco. A circa un chilometro dall'ingresso, percorrendo sempre la ''complanare'' si scorge sulla destra un altro significativo cumulo di rifiuti.
In questo caso si tratta di materiale edile: lastre di cemento e materiale di risulta che viene impropriamente scaricato tra il fogliame, senza alcun onere economico. Non mancano sacchi e diversi rotoli di cartone, forse frutto di uno ''scarto'' industriale.
Il ''bello'' arriva più avanti, sul confine tra Bulciago e Costa Masnaga. In uno spiazzo erboso a margine della carreggiata si trova di tutto: materassi, cuscini, pezzi di divano e poltrone. Non mancano persino i ''sanitari'': water e bidet, ma anche frigoriferi da cucina.
Altra discarica a Nibionno, in direzione Lecco
Uno scenario di degrado e inciviltà che si scontra con la bellezza della natura: il cielo azzurro, i raggi del sole che scaldano un poco dal freddo pungente, e la visione delle montagne lecchesi, in particolare del vicino Cornizzolo, ma anche delle Grigne e del Resegone.
Ad osservarli anche solo per un istante, ci si dimentica quasi del degrado che regna a pochi metri dalla nostra vista. Lo sguardo però, non può fare a meno di posarsi su quello scempio, frutto di un'inciviltà che sembra non volersi proprio arrestare...
Gloria Crippa