Missaglia: la Caldirola salva 125 posti di lavoro. Continuità  alle 3 aziende

La Caldirola di Missaglia

Martedì 9 giugno si è conclusa l'operazione di voto per il concordato con i creditori della Casa Vinicola Nando s.p.a., già  Casa Vinicola Caldirola s.p.a. nella quale si erano fuse per incorporazione la Casa Vinicola Bellavita s.r.l di Gattinara e Giacobazzi Grandi Vini s.r.l. di Nonantola.
La maggioranza dei voti favorevoli (57%) alla proposta della società  in liquidazione ha aperto le porte alla conclusione di una vicenda iniziata il settembre scorso. I dissidi tra i soci della precedente proprietà  avevano reso ingestibile la conduzione aziendale della Caldirola che ha rischiato l'immobilità  produttiva. Una cordata composta da investitori piemontesi e da due manager dell'azienda, Radaelli Michele e Maggiori Gigi, ha formato l'attuale assetto societario che, con un accordo di contratto d'affitto quinquennale, ha reso possibili un cambio di rotta e il mantenimento della leadership nella GDO per il settore vetro.
Ora, con il via libera dei creditori, le tre aziende coinvolte potranno proseguire appieno la propria attività  condotte dalla Casa Vinicola Caldirola s.r.l. e dalla Compagnia del Vino s.r.l.. Vengono così mantenute attive realtà  imprenditoriali di primaria importanza nel settore vinicolo del valore di 75 milioni di euro di fatturato annuo.
L'amministratore delegato dott. Radaelli Michele, che ha seguito la pratica e ha portato a buon fine la trattativa coi creditori, ha dichiarato che si è arrivati "a un risultato importante che riguarda soprattutto l'aspetto occupazionale del territorio: la maggioranza dei lavoratori opera nella sede di Missaglia". L'occupazione dei 128 dipendenti è infatti definitivamente assicurata e le 83 persone che hanno contribuito all'andamento positivo della Casa Vinicola Caldirola a Missaglia anche in questo delicato momento di passaggio, potranno conservare il proprio posto di lavoro.