Missaglia: la crisi colpisce anche i notai e il celebre studio Brini ricorre alla ''cassa''

Il dottor Brini
La crisi non risparmia proprio nessuno, nemmeno i notai. La loro attività, del resto, è lo specchio dell'economia italiana, se si considera che certificano e registrano tutte le transazioni economiche che avvengono sul territorio.
Difficoltà confermate dalla recente esperienza di uno degli studi notarili più importanti e prestigiosi della nostra provincia, quello del dottor Francesco Brini, che ha sede a Missaglia in Via Garibaldi.
Proprio a partire dal mese di gennaio, come ci ha confermato il professionista stesso, lo studio è stato costretto a ricorrere agli ammortizzatori sociali per sostenere il costo del personale.
Sono 5 su un totale di 19 i dipendenti in cassaintegrazione, attualmente a casa. Un provvedimento preso momentaneamente per 500 ore, in attesa di capire quale sarà l'evolversi della situazione.
''Purtroppo non si vendono case, le banche difficilmente concedono mutui e di conseguenza la nostra attività ha subito un calo. Se le questioni di cui ci occupiamo sono diminuite, anche il nostro lavoro ne risente. Di fronte alla crisi non siamo diversi da altri settori purtroppo'' ha commentato il dottor Brini.
Dal 2006 a oggi in provincia di Lecco il numero di pratiche notarili effettuate si è ridotto del 50% perché le azioni di vendita, acquisizione e i passaggi proprietari sono altrettanto calati.
Il colpo maggiore al settore notarile l'ha inferto il crollo del mercato immobiliare e quindi l'impossibilità delle famiglie ad affrontare grosse spese, come l'acquisto della casa e dunque anche il costo del notaio.
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