In provincia di Lecco oltre 400 telefoni pubblici, 125 stradali. Censimento delle 'cabine', ormai superate dall'era tecnologica

Per anni sono state l'ancora di salvezza di molti, grandi e piccini. Bastavano 200 lire, 500 al massimo, per qualche minuto di conversazione in più.
Le cabine telefoniche ''riempivano'' le strade dei nostri comuni. Perchè negli anni Novanta ben pochi potevano permettersi il telefono cellulare. Poi, con il trascorrere degli anni, il loro utilizzo è andato via via calando, sino ai giorni nostri.

Le cabine telefoniche in Via Manara a Barzanò

Da qualche anno infatti, Agcom, l'Autorità competente per la garanzia nelle comunicazioni, ha autorizzato Telecom ad attuare un piano di smantellamento delle cabine telefoniche stradali. Progressivamente, dati sul ''traffico'' telefonico alla mano, sono spariti molti dei vecchi telefoni ''arancioni'' che riempivano strade e piazze. Ne è un esempio Missaglia solo per fare un esempio, dove da qualche anno sono stati eliminati i telefoni pubblici di Piazza Libertà e Lomaniga. ''Smantellata'' anche la cabina telefonica di Piazza Brioschi a Sirtori, o quelle di Via dei Mille e Piazza Mercato a Barzanò.
Insomma, ben poche sono riuscite a ''resistere'' all'era tecnologica, all'avvento dei semplici cellulari prima e degli smart-phone oggi.

Telefoni pubblici nel circondario casatese

Grazie ai dati fornitici da Agcom siamo riusciti a elaborare una sorta di ''censimento'' dei telefoni pubblici ancora presenti nella nostra provincia. Non solo le cabine telefoniche stradali, ma anche quelli che si trovano negli esercizi pubblici come bar o ristoranti, oppure negli istituti ospedalieri o nelle stazioni. E dobbiamo riconoscere che le sorprese non mancano.

''Cabine'' a Campofiorenzo e Cassago

Complessivamente nei comuni del lecchese risulta la presenza di 402 telefoni pubblici. Il dato tuttavia potrebbe lievitare se si considera che dal censimento non è stato possibile risalire agli impianti presenti nei comuni di Montevecchia e Valgreghentino.
Solo una minima parte di questi rientrano nella categoria ''stradali'': più precisamente 124, meno di un terzo del totale. La stragrande maggioranza invece si trova negli esercizi pubblici, a disposizione dei clienti. 46 infine, poco più del 10%, fa parte della categoria ''altro''. Si tratta dei telefoni presenti ad esempio, in cliniche o aziende ospedaliere: Inrca di Casatenovo, Villa Beretta di Costa Masnaga, ospedale Mandic di Merate, La Nostra Famiglia di Bosisio o il CRA di Cernusco Lombardone. A Valmadrera e Molteno i telefoni li troviamo nei pressi delle stazioni ferroviarie.

Postazioni a Cremella e Monticello

Ma torniamo ora alla categoria ''stradali'', quella che ci interessa approfondire. Il numero di telefoni a disposizione degli utenti è nettamente calato rispetto al passato. ''Resistono'' 28 cabine nella città di Lecco, numero comprensibilmente molto superiore al resto della provincia. A Merate solo 4 telefoni pubblici rimasti, numero ancora più basso a Casatenovo con solo 2 ''cabine'' in Piazza Repubblica e nella frazione di Campofiorenzo, come a Monticello (Via Sirtori e Via Provinciale).

Telefoni pubblici nell'oggionese

Restano nel circondario casatese, stessa cifra per Barzanò dove, passano gli anni ma gli ''storici'' telefoni arancioni restano. Le cabine di Via Manara, nei pressi del municipio, sembrano resistere inossidabili al tempo che passa. Chi frequenta la ''piazza'' assicura che gli utenti (scheda telefonica pronta in tasca) non mancano e nemmeno la periodica visita degli addetti che provvedono alla pulizia delle cabine. A Bulciago, Cassago e Cremella troviamo una cabina telefonica in ognuno (Via ?, Piazza donatori di sangue e Piazza D'Acquisto).
Nessun telefono ''stradale'' per Barzago, Castello Brianza, Nibionno, Sirtori e Viganò.

Cabine telefoniche a Oggiono

Dieci infine le ''cabine'' nell'oggionese: a Bosisio, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago e Oggiono.
Numeri che rispecchiano la drastica riduzione delle postazioni di telefonia pubblica operata negli ultimi dieci anni a livello nazionale, passate dalle 300.000 del 2000 alle 130.000 del 2010.
Gettoni e schede telefoniche appaiono dunque sempre più destinati al dimenticatoio o alle bancarelle dei collezionisti. Agcom ha annunciato un ulteriore piano di dismissione degli impianti da effettuarsi proprio nel corso del 2013.

Ecco di seguito l'elenco dei telefoni pubblici nel lecchese:

Servizio a cura di Gloria Crippa
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