Casatenovo: 3 giovani peruviani in visita in comune per portare la loro esperienza di bambini-lavoratori
Sono stati accolti dal sindaco Antonio Colombo sabato mattina, tre giovanissimi provenienti dal Perù, ospitati in paese da ProgettoMondo Mlal, associazione umanitaria con una sede proprio a Casatenovo.
I tre ragazzi si trovano in Italia in rappresentanza dei Movimenti dei bambini lavoratori del Perù partner del Programma di cooperazione "Il Mestiere di Crescere" in via di realizzazione in 3 Paesi della regione andina (Bolivia, Perù e Colombia).
Nonostante spesso si tenda a considerare il fenomeno del lavoro minorile solo nella sua accezione negativa, che è naturalmente quella del lavoro "sfruttato" o "schiavo", ben 186 milioni di bambini, tra i 5 e i 14 anni, svolgono quotidianamente in tutto il mondo un lavoro più o meno retribuito, più o meno dignitoso, più o meno riconosciuto.
Il programma di cooperazione "Il mestiere di crescere", promosso da ProgettoMondo Mlal nei 3 Paesi latinoamericani, grazie a un cofinanziamento dell'Unione europea, intende proprio assicurare maggiore tutela e possibilità di istruzione ai minori che si trovano a svolgere un lavoro dignitoso, in condizioni proporzionate all'età, complementari alla partecipazione scolastica con una remunerazione equa: tutto ciò a fronte di una realtà in cui sono più ampiamente diffuse forme di lavoro del tutto sommerse e senza regole.
In sala consiliare sabato mattina erano presenti Junior Alexis Sànchez (15 anni), delegato nazionale del Movimento Nazionale Mnnatsop e Soledad Consuelo Mendoza Chàvez (15 anni) delegata nazionale del Movimento Manthoc, accompagnati dall'educatore, ed ex bambino lavoratore, Josè Vidal Chavéz Cruzado (25 anni).
I tre hanno raccontato al sindaco Antonio Colombo, all'assessore Marta Comi, ai consiglieri Enrica Baio e Sara Nannini e ai rappresentanti di ProgettoMondo Mlal che li hanno accompagnati, la loro esperienza di bambini-lavoratori.
Una necessità per loro, dettata dal desiderio di aiutare le loro famiglie che spesso si trovano in una condizione economica difficile.
Il sindaco, nel dare loro il benvenuto, ha sottolineato come il Perù rappresenti un Paese dove l'economia è in aumento e si stanno facendo grossi passi in avanti.
La povertà tuttavia, resta ancora molto alta e una delle piaghe sociali della nazione è rappresentata dalla delinquenza, commessa spesso da bande giovanili. Proprio per cercare di ridurre questo fenomeno nascono progetti finalizzati ad inserire i ragazzi nel mondo del lavoro sin da giovanissimi, con la giusta attenzione affinchè essi non vengano sfruttati.
La 15enne Soledad ha raccontato di lavorare sin dall'età di 9 anni, mentre il coetaneo Junior da quando ne aveva solo 10.
Ovviamente l'attività professionale viene alternata allo studio. ''Il lavoro, l'educazione e la partecipazione rappresentano un'ottima combinazione. E' importante capire la differenza tra lavoro sfruttato e non. Per noi ogni giorno rappresenta un'opportunità di imparare continua. Per questo diciamo a tutti, puntate su di noi!'' hanno affermato.
Oltre ad essere stati ospiti dell'amministrazione comunale di Casatenovo, la delegazione peruviana ha incontrato gli studenti delle scuole di Besana, e si è potuta confrontare anche con un gruppo di catechesi e una rappresentanza di coetanei dell'Azione cattolica di Casatenovo e Viganò.
I tre ragazzi si trovano in Italia in rappresentanza dei Movimenti dei bambini lavoratori del Perù partner del Programma di cooperazione "Il Mestiere di Crescere" in via di realizzazione in 3 Paesi della regione andina (Bolivia, Perù e Colombia).
La delegazione dei giovani peruviani con gli amministratori casatesi
e i volontari di ProgettoMondo Mlal
e i volontari di ProgettoMondo Mlal
Nonostante spesso si tenda a considerare il fenomeno del lavoro minorile solo nella sua accezione negativa, che è naturalmente quella del lavoro "sfruttato" o "schiavo", ben 186 milioni di bambini, tra i 5 e i 14 anni, svolgono quotidianamente in tutto il mondo un lavoro più o meno retribuito, più o meno dignitoso, più o meno riconosciuto.
Il programma di cooperazione "Il mestiere di crescere", promosso da ProgettoMondo Mlal nei 3 Paesi latinoamericani, grazie a un cofinanziamento dell'Unione europea, intende proprio assicurare maggiore tutela e possibilità di istruzione ai minori che si trovano a svolgere un lavoro dignitoso, in condizioni proporzionate all'età, complementari alla partecipazione scolastica con una remunerazione equa: tutto ciò a fronte di una realtà in cui sono più ampiamente diffuse forme di lavoro del tutto sommerse e senza regole.
In sala consiliare sabato mattina erano presenti Junior Alexis Sànchez (15 anni), delegato nazionale del Movimento Nazionale Mnnatsop e Soledad Consuelo Mendoza Chàvez (15 anni) delegata nazionale del Movimento Manthoc, accompagnati dall'educatore, ed ex bambino lavoratore, Josè Vidal Chavéz Cruzado (25 anni).
I tre hanno raccontato al sindaco Antonio Colombo, all'assessore Marta Comi, ai consiglieri Enrica Baio e Sara Nannini e ai rappresentanti di ProgettoMondo Mlal che li hanno accompagnati, la loro esperienza di bambini-lavoratori.
Il sindaco Antonio Colombo consegna un piccolo dono ai tre ragazzi che
l'hanno omaggiato della spilletta simbolo del Perù
l'hanno omaggiato della spilletta simbolo del Perù
Una necessità per loro, dettata dal desiderio di aiutare le loro famiglie che spesso si trovano in una condizione economica difficile.
Il sindaco, nel dare loro il benvenuto, ha sottolineato come il Perù rappresenti un Paese dove l'economia è in aumento e si stanno facendo grossi passi in avanti.
La povertà tuttavia, resta ancora molto alta e una delle piaghe sociali della nazione è rappresentata dalla delinquenza, commessa spesso da bande giovanili. Proprio per cercare di ridurre questo fenomeno nascono progetti finalizzati ad inserire i ragazzi nel mondo del lavoro sin da giovanissimi, con la giusta attenzione affinchè essi non vengano sfruttati.
La 15enne Soledad ha raccontato di lavorare sin dall'età di 9 anni, mentre il coetaneo Junior da quando ne aveva solo 10.
Ovviamente l'attività professionale viene alternata allo studio. ''Il lavoro, l'educazione e la partecipazione rappresentano un'ottima combinazione. E' importante capire la differenza tra lavoro sfruttato e non. Per noi ogni giorno rappresenta un'opportunità di imparare continua. Per questo diciamo a tutti, puntate su di noi!'' hanno affermato.
Oltre ad essere stati ospiti dell'amministrazione comunale di Casatenovo, la delegazione peruviana ha incontrato gli studenti delle scuole di Besana, e si è potuta confrontare anche con un gruppo di catechesi e una rappresentanza di coetanei dell'Azione cattolica di Casatenovo e Viganò.
G. C.