Cremella: droga e kalashnikov. Arrestati due fratelli calabresi per detenzione di ''armi da guerra'' e spaccio di stupefacenti

Sono stati arrestati ieri sera dai Carabinieri della stazione di Cremella per "detenzione di armi e munizionamento da guerra" e "coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti". Nel mirino dei militari sono finiti due fratelli pregiudicati per reati contro il patrimonio e stupefacenti, entrambi originari di Melito Porto Salvo, provincia di Reggio Calabria: Domenico Gorizia, 38enne residente a Cremella, e James Gorizia, 36enne residente a Briosco ma domiciliato a Cremella assieme al fratello.



I militari di Cremella con il materiale sottoposto a sequestro

Pare infatti che da qualche tempo i Carabinieri della stazione di Cremella monitorassero le mosse della coppia, specie da quando James Gorizia era uscito dal carcere, ove era detenuto per detenzione di stupefacenti, e si era stabilito presso la dimora del fratello, in quanto "sorvegliato speciale di pubblica sicurezza".
Capire i loro spostamenti e le loro frequentazioni era infatti l'obiettivo che si erano posti i militari di Cremella.
Pertanto, nella serata di ieri, al termine di tali attività, i militari hanno deciso di passare all'azione. Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l'abitazione di Cremella dei due fratelli, sono infatti stati ritrovati alcuni bilancini di precisione, nonché una macchina per sigillare sottovuoto buste di cellophane.
Questo primo rinvenimento ha quindi dato concretezza ai sospetti che si erano già manifestati nel corso delle pregresse indagini.
La perquisizione è stata dunque estesa ad un capannone poco distante, individuato come nella disponibilità dei fratelli.
All'interno, occultati in un involucro di plastica, sono quindi stati rinvenuti un kalashnikov ak-47 calibro7,62 di fabbricazione cinese e due caricatori contenenti ciascuno 20 cartucce calibro 7,62, il tutto perfettamente funzionante.
All'interno del capannone è quindi stata scoperta una piccola serra dotata di irrigatore e lampada per riprodurre idonee condizioni microclimatiche. in cui erano custodite 10 piantine di marijuana, appena trapiantate in vaso, nonché nascosti in uno scatolone, 7 voluminosi involucri in cellophane, sigillati sottovuoto, contenenti complessivamente 1,5 kg di marjiuana, pronta per essere immessa sul mercato.
Condotti in caserma, i due sono quindi stati dichiarati in arresto per detenzione di armamento da guerra nonché per coltivazione e detenzione di stupefacenti e tradotti presso il Carcere di Pescarenico a disposizione dell'A.G.
Il materiale recuperato, è quindi stato sottoposto a sequestro.
Le indagini sono tuttora in corso allo scopo di verificare l'eventuale utilizzo di un'arma così potente e micidiale e la sua provenienza, nonché per accertare i canali di approvvigionamento e di spaccio dello stupefacente.
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