Costa M.: atteso l'incontro in Regione sul futuro di RSI

E' atteso per domani l'incontro in Regione Lombardia sul destino di RSI, la storica azienda di Costa Masnaga dichiarata fallita lo scorso 30 aprile dal tribunale di Lecco.
Il segretario generale della Fim Cisl di Lecco, Enrico Civillini, ha spiegato che ''il 26 giugno andremo presso la quarta commissione in Regione Lombardia, dove illustreremo la situazione e cercheremo di far conoscere all'opinione pubblica e alle imprese questa importante realtà. Faremo leva sul fatto che si tratta di un'azienda particolare, collocata lungo un percorso ferroviario e per di più al centro della Lombardia. Dunque una posizione strategica per il settore tranviario''. Di fronte alla commissione, la sigla sindacale cercherà di far capire che qualora non ci fossero sviluppi positivi, si perderà l'occasione di sviluppare un grande distretto.

Un'immagine di repertorio di un presidio dei dipendenti RSI

Intanto, come si ricorderà, qualche settimana fa il Ministero del lavoro, facendo seguito alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali e al curatore del fallimento, dottor Leonardo Milani, ha concesso la cassa integrazione straordinaria ai 131 dipendenti (104 a Costa Masnaga e 27 nella sede romana) a partire dal primo maggio fino al giugno 2014. Si sta inoltre valutando la possibilità di avviare una procedura di mobilità per i lavoratori che avranno una ricollocazione.
Il primo cittadino Umberto Bonacina, ha affermato che ''c'è qualche spiraglio di luce. Alcune società si sono fatte avanti perché interessate alla fabbrica e hanno già visitato l'immobile. In questo periodo delicato, è importante sottolineare l'attenzione delle aziende a tutta la filiera produttiva e non solo all'edificio''. La valutazione delle offerte si basa su un punto fermo dell'amministrazione: l'obbligo di ri-assunzione di almeno una parte dei dipendenti. Fino ad ora si sono fatte avanti aziende che non appartengono soltanto al settore ferroviario, ma l'obiettivo resta in ogni caso quello di favorire il rilancio della produzione.
Una situazione, quella dell'azienda masnaghese, peggiorata a partire dall'ottobre 2010, quando l'attività della Rail Service International s.p.a. ha dovuto far fronte alla revoca delle commesse ricevute da parte di un collegio di fornitori di Trenitalia. Si è così deciso di presentare al Ministero del Lavoro istanza per concedere prima la cassa integrazione, poi la cassa straordinaria per crisi e infine la cassa in deroga. L'azienda ha dunque utilizzato tutti gli ammortizzatori sociali esistenti, fino ad arrivare alla recente richiesta di concordato preventivo, che, respinta, ha portato al definitivo fallimento della società.
''L'obiettivo è comunque quello di usare l'anno della cassa integrazione per riprendere l'attività e, soprattutto, per ricollocare i lavoratori. Reputiamo che un anno sia un tempo sufficientemente lungo per creare le condizioni per una ripresa produttiva, anche perché dopo due anni che un'azienda del genere sta ferma ci sono una serie di problemi a cui far fronte, tra cui la sicurezza sul luogo di lavoro'' ha concluso Civillini.
M.Mau.
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