Nibionno: striscione degli amici davanti a casa di Joele. Atteso il rientro dei genitori

"Credici ancora!! Per sempre nei nostri cuori. I tuoi parchetti". Riporta questa frase lo striscione comparso nelle ultime ore davanti all'abitazione di via Vittorio Veneto, dove Joele Leotta risiedeva con la famiglia.
Con questo gesto, gli amici del ragazzo hanno voluto dimostrare ancora una volta la loro vicinanza ai genitori e sottolineare come il loro ricordo di Joele sia vivo e forte.

Lo striscione appeso all'esterno dell'abitazione di Joele dagli amici

Il 20enne aveva un sogno: realizzarsi lavorando in un Paese lontano. Un sogno svanito tragicamente a nemmeno una settimana di distanza dal suo arrivo in Inghilterra.
E per il pomeriggio odierno era atteso il rientro in Italia dei genitori di Joele, Ivan e Patrizia, volati martedì in Inghilterra dopo aver appreso la drammatica notizia della morte del figlio. Pare invece che i coniugi Leotta abbiano deciso di intrattenersi più a lungo a Maidstone, per seguire da vicino le indagini. E' invece comparso in Via Veneto il fratello più piccolo di Joele, Massimo, di 15 anni; accompagnato da alcuni amici di famiglia si è intrattenuto per qualche istante nell'appartamento di Tabiago condiviso con i genitori e sino allo scorso lunedì 14 ottobre con il fratello. Nulla ha voluto però dire ai cronisti che gli hanno rivolto alcune domande.

Amici di famiglia e il fratello di Joele questo pomeriggio davanti all'abitazione di Via Veneto

E' ancora incerta anche la data di arrivo in Italia dell'amico di Joele, Alex Galbiati, con il quale il 20enne nibionnese ha condiviso gli ultimi attimi della propria vita, spezzata troppo presto sotto la violenza di una banda di giovanissimi che hanno colpito i due ragazzi italiani con calci e pugni.
Un brutale pestaggio, fatale per Joele, che resta ancora senza un perchè. Intanto martedì compariranno davanti ai giudici della pretura del Medway in videoconfernza, i quattro giovani accusati dell'uccisione di Joele. Sono tutti della Lituania: Aleksandras Zuravliovas, 26enne di Beaumont Road, Tomas Gelezinis, 30enne di Lower Stone Street; Saulius Tamoliunas, 23enne di Union Street che vivono nella capitale della contea alle porte di Londra e Linas Zidonis, 21enne senza dimora fissa. Devono anche rispondere di lesioni personali gravi nei confronti di Alex Galbiati.
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