Viaggio nell'antico borgo di Campsirago. Dall'abbadono alla ''rinascita'' a inizio anni '90. E quello che resta ancora da fare
Chi ci abita non esita a definirlo un "luogo magico". Chi ci arriva per la prima volta, inerpicandosi su per il colle che sovrasta l'intera Brianza, rimane a bocca aperta di fronte agli splendidi panorami.
La vista qui, in certe giornate terse, arriva fino agli Appennini. E' Campsirago, antico borgo di Colle Brianza, incastonato nel verde del Monte San Genesio a circa 680 metri di altezza.
Nato come borgo agricolo nel Basso Medioevo, Campsirago fu abbandonato dai residenti nei primi anni dell'industrializzazione per poi divenire meta di raduni hippie, organizzati da giovani provenienti persino da oltralpe.
A partire dagli anni Novanta però, grazie ai contributi economici del Comune di Colle Brianza, enti pubblici e cittadini privati, Campsirago si è avviato verso la rinascita.
La riqualifica del lavatoio, l'asfaltatura della strada principale, l'acquisto di due immobili gestiti dall'Aler con appartamenti per nuovi residenti, l'ampio parcheggio: infrastrutture e nuovi servizi, riportano in vita il borgo.
Nel 2009 apre l'Osteria La Stala del Rè con la collezione permanente del pittore Giuseppe Brambilla detto Il Sancina. "Cerchiamo di offrire prodotti genuini'' spiega la signora Lionella, titolare del locale e moglie del pittore. ''Abbiamo poi pensato di appendere i quadri di mio marito alle pareti: mangiare di fronte a un quadro è più bello che davanti ad una parete bianca".
"La natura è la mia principale fonte di ispirazione, ma all'elemento naturale associo sempre l'elemento psicologico" spiega il Sancina, che spesso ospita nel locale la poetessa ellese Ausilia Minasi per spettacoli e reading poetici.
Perché a Campsirago si è "a un passo dal cielo", come dichiara la poetessa. Un' ala dell'edificio Gambassi, a fianco dell'Osteria, è oggi residenza artistica della compagnia teatrale Scarlattine Teatro.
"Campsirago Residenza crede in un teatro che sappia fare rete'' spiega Angelica Maran, coordinatrice organizzativa della compagnia. ''Puntiamo ad essere una realtà glocale. Agiamo a livello locale, allestendo eventi sul territorio, in particolare il Festival delle Esperidi in estate; ma siamo presenti anche a livello globale, essendo i capofila del progetto europeo itinerante ‘Meeting the Odyssey'".
Campsirago, che ospita una quarantina di abitanti, è anche sede del Centro permanente per il volontariato e l'educazione ambientale di Legambiente. La scorsa estate inoltre, ha ospitato il campo della legalità organizzato da Arci Lecco in collaborazione con Libera.
Nonostante le bellezze artistiche e naturali del luogo, però,rimane ancora molto da fare. A partire dalla ristrutturazione della chiesetta, sita a pochi passi dall'Osteria e Palazzo Gambassi, le cui opere di riqualifica sono al momento in fase di arresto.
"Asfaltatura, illuminazioni, l'ala destra di Palazzo Gambassi, che potrebbe ospitare un museo: di lavoro da fare ce n'è ancora - commenta il sindaco di Colle Brianza Marco Manzoni - ma purtroppo, con i vincoli del Patto di Stabilità, ci troviamo al momento con le mani legate".
Nonostante questo, Campsirago, con i suoi sentieri ripuliti, da percorrere a piedi, in bicicletta, o addirittura a cavallo, rimane un luogo da favola.
Veduta di Campsirago
La vista qui, in certe giornate terse, arriva fino agli Appennini. E' Campsirago, antico borgo di Colle Brianza, incastonato nel verde del Monte San Genesio a circa 680 metri di altezza.
Nato come borgo agricolo nel Basso Medioevo, Campsirago fu abbandonato dai residenti nei primi anni dell'industrializzazione per poi divenire meta di raduni hippie, organizzati da giovani provenienti persino da oltralpe.
La chiesetta di S.Bernardo e sotto, alcune vedute del borgo
A partire dagli anni Novanta però, grazie ai contributi economici del Comune di Colle Brianza, enti pubblici e cittadini privati, Campsirago si è avviato verso la rinascita.
La riqualifica del lavatoio, l'asfaltatura della strada principale, l'acquisto di due immobili gestiti dall'Aler con appartamenti per nuovi residenti, l'ampio parcheggio: infrastrutture e nuovi servizi, riportano in vita il borgo.
Giuseppe Sancina mostra i suoi quadri. Sotto l'osteria Stala del Ré, unica attività presente nel borgo
Nel 2009 apre l'Osteria La Stala del Rè con la collezione permanente del pittore Giuseppe Brambilla detto Il Sancina. "Cerchiamo di offrire prodotti genuini'' spiega la signora Lionella, titolare del locale e moglie del pittore. ''Abbiamo poi pensato di appendere i quadri di mio marito alle pareti: mangiare di fronte a un quadro è più bello che davanti ad una parete bianca".
"La natura è la mia principale fonte di ispirazione, ma all'elemento naturale associo sempre l'elemento psicologico" spiega il Sancina, che spesso ospita nel locale la poetessa ellese Ausilia Minasi per spettacoli e reading poetici.
Perché a Campsirago si è "a un passo dal cielo", come dichiara la poetessa. Un' ala dell'edificio Gambassi, a fianco dell'Osteria, è oggi residenza artistica della compagnia teatrale Scarlattine Teatro.
Sopra un momento di festa in occasione della tradizionale burollata di ottobre,
sotto una veduta di Palazzo Gambassi
sotto una veduta di Palazzo Gambassi
"Campsirago Residenza crede in un teatro che sappia fare rete'' spiega Angelica Maran, coordinatrice organizzativa della compagnia. ''Puntiamo ad essere una realtà glocale. Agiamo a livello locale, allestendo eventi sul territorio, in particolare il Festival delle Esperidi in estate; ma siamo presenti anche a livello globale, essendo i capofila del progetto europeo itinerante ‘Meeting the Odyssey'".
Un momento del campo della legalità la scorsa estate
Campsirago, che ospita una quarantina di abitanti, è anche sede del Centro permanente per il volontariato e l'educazione ambientale di Legambiente. La scorsa estate inoltre, ha ospitato il campo della legalità organizzato da Arci Lecco in collaborazione con Libera.
Nonostante le bellezze artistiche e naturali del luogo, però,rimane ancora molto da fare. A partire dalla ristrutturazione della chiesetta, sita a pochi passi dall'Osteria e Palazzo Gambassi, le cui opere di riqualifica sono al momento in fase di arresto.
"Asfaltatura, illuminazioni, l'ala destra di Palazzo Gambassi, che potrebbe ospitare un museo: di lavoro da fare ce n'è ancora - commenta il sindaco di Colle Brianza Marco Manzoni - ma purtroppo, con i vincoli del Patto di Stabilità, ci troviamo al momento con le mani legate".
Nonostante questo, Campsirago, con i suoi sentieri ripuliti, da percorrere a piedi, in bicicletta, o addirittura a cavallo, rimane un luogo da favola.
Carlotta Brusadelli