Molteno: è mancato Evandro Rigamonti, il custode dell’oratorio, attivissimo nello sport

Evrando Rigamonti
Un pezzo di storia di Molteno se ne è andato. Evandro Rigamonti, 74 anni, è mancato a seguito di un malore che l'ha colpito mercoledì sera nel palazzetto dell'oratorio poco prima della messa per i gruppi sportivi. Era stato soccorso e trasportato in codice giallo all'ospedale di Lecco dai sanitari della Croce verde di Oggiono. Le sue condizioni avevano subito destato preoccupazione e infatti venerdì pomeriggio a seguito di un peggioramento, per l'uomo non c'è stato più nulla da fare.
Non c'è persona passata dall'oratorio di Molteno che non abbia avuto contatti con Evandro e la moglie Enrica, da più di quarant'anni custodi dell'oratorio in via Stazione. Era lui che quotidianamente apriva e chiudeva il parcheggio, il bar dell'oratorio, il palazzetto e la piccola chiesa dell'oratorio.
Per chi frequentava l'oratorio era una presenza costante: tutti lo ricordano come una persona disponibile e di gran cuore. Il cordoglio per la perdita, oltre a quello della moglie, dei tre figli e dei quattro nipoti, è ancora più grande per chi ha condiviso con lui l'amore per lo sport, in particolare il calcio. Alla polisportiva San Giorgio, fondata nel 1947, ha dato ampio contributo: oltre ad essere membro del consiglio direttivo, nel 1995 aveva addirittura dato vita ad una scuola calcio, nella quale insegnava ai più piccoli a muovere i primi passi con il pallone. L'attuale presidente Roberto Ripamonti ripercorre il percorso fatto insieme ad Evandro, al suo fianco per più di trent'anni nella Polisportiva: "per noi era un'istituzione. E' sempre stata una figura presente ed attiva. Dopo una pausa di qualche anno, avevamo deciso di rifondare la polisportiva e proprio Evandro mi aveva chiesto di fare il presidente. Io ho accettato, chiedendogli di restare sempre al mio fianco perché sapevo che con la sua lunga esperienza nel settore mi avrebbe saputo insegnare molto. E così è stato perché i suoi consigli erano davvero preziosi. Aiutava gli allenatori, coordinata le squadre e le partite, organizzava il torneo serale. Insomma, viveva davvero per i bambini e grazie alla scuola calcio da lui fondata, noi potevamo attingere per la formazione del gruppo dei pulcini".

Evrando Rigamonti, primo in alto a sinistra, nella foto della promozione della
squadra di pallamano in Serie A

Nel primo quinquennio degli anni '80 ha poi fatto una parentesi come presidente della pallamano di Molteno, che proprio sotto la sua guida, nel 1984, è passata in serie A.
''Un maestro di impegno. Grazie Evandro'' si legge sull'home page del sito dell'handball Molteno per sottolineare la sua profonda dedizione ad ogni compito che doveva affrontare.
"E' sempre stata una persona squisita. Ci ha visti crescere e ci ha lasciato davvero tanto, contribuendo a portare avanti la squadra fino all'apice con il debutto in serie A. La moglie, che era la nostra prima tifosa ed era un po' come una mamma per tutti noi, è sempre stata al suo fianco" ha detto Luca Colombo, un ex allievo della società di pallamano negli anni '80.
"Mi ha preceduto di due mandati in qualità di presidente. Non si può che avere un ottimo ricordo di lui perché era una persona eccezionale. Chi avrebbe pensato che un paese con tremila abitanti potesse avere una squadra sportiva di un livello tale da raggiungere la serie A? E' certamente un fatto irripetibile e questi anni di crescita li abbiamo vissuti proprio insieme ad Evandro" ha commentato Gaetano Tagni. Un pensiero di grande dispiacere è stato espresso anche dall'attuale presidente Fabio Vismara.
La sua improvvisa e repentina scomparsa ha lasciato un grande ed incolmabile vuoto all'interno della comunità, che si riunirà per l'ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di San Giorgio lunedì 23 dicembre alle 14.30.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.