Missaglia: oltre 100mila € il debito del Ministero al comune per l'ufficio del giudice di pace. Slitta di sei mesi, il trasloco

La sede del giudice di pace a Missaglia
L'esorbitante cifra si riferisce alle spese di affitto e non solo, che avrebbero dovuto essere corrisposte al comune, in relazione alla presenza dell'ufficio del giudice di pace, ospitato al primo piano di Palazzina Teodolinda.
Su un totale di 178.959 euro da versare dal 2005 al 2013, il ministero avrebbe in realtà corrisposto al comune missagliese meno della metà, ovvero 66.817 euro. La restante parte invece non sarebbe mai pervenuta, facendo lievitare il debito a 112.142,37 euro. Se si analizza la tabella pubblicata qui sotto poi, si evince che nel 2012 e 2013 nulla è stato versato al comune.
Il rendiconto delle risorse economiche mancanti, come dicevamo, è stato richiesto dal sindaco Bruno Crippa all'ufficio ragioneria, anche in relazione all'ultima notizia che riguarda il trasferimento dell'ufficio del giudice di pace da Missaglia a Lecco. In una recente lettera fatta pervenire al comune missagliese dal tribunale, si comunica la necessità di ulteriori sei mesi di tempo rispetto alla data ultima prevista per il trasloco dalla Brianza in città, fissata nell'aprile 2014. Era stato proprio il ministero, rispondendo ad un'interrogazione presentata dall'onorevole PD Gian Mario Fragomeli, a indicare il termine ultimo della presenza della sede distaccata del GdP a Missaglia.
Ma, a distanza di tre mesi da questa comunicazione ufficiale, riferita in Parlamento, i tempi sembrano essersi ulteriormente allungati, suscitando rabbia e indignazione nel sindaco Bruno Crippa. Quest'ultimo infatti, non ha mai fatto mistero della volontà di poter disporre al più presto degli spazi occupati dagli uffici del giudice di pace, per poter ospitare proprio a Palazzina Teodolinda, la nuova sede degli ambulatori medici oltre a quella dell'associazione sociale ''2000 per te'' (che si occupa del trasporto di malati e disabili).
La tabella redatta dall'ufficio ragioneria del comune relativa al
credito vantato nei confronti del ministero
credito vantato nei confronti del ministero
''Non è accettabile per un comune come il nostro - spiega il primo cittadino - vantare un simile credito, soprattutto in tempi come quelli attuali, caratterizzati da difficoltà oggettive per gli enti, nel reperire fondi e poter disporre delle proprie risorse, considerando il patto di stabilità. E la questione diventa ancora più grave se si considera che si tratta di un servizio sovracomunale, del quale beneficiano i cittadini di 24 paesi del meratese e casatese. Missaglia ha già dato a tutti e per troppo tempo. Ora non possiamo più sopportare queste spese''.
L'ufficio del giudice di pace è stato aperto a Missaglia nel 2004 su iniziativa della precedente amministrazione e svolge appunto un servizio a beneficio di gran parte della Brianza lecchese. Eppure non c'è mai stata compartecipazione rispetto alle spese di gestione dello stesso. ''Si è sbagliato all'inizio, ma certamente i tempi erano diversi da quelli attuali. Ad oggi i comuni si trovano in una condizione di difficoltà e con la cifra che ci manca avremmo potuto realizzare opere o iniziative a favore della cittadinanza'' prosegue il sindaco, che chiede al ministero una data precisa rispetto al trasloco dell'ufficio da Missaglia a Lecco. ''Nella lettera vengono indicati genericamente sei mesi, senza specificare le

Il sindaco Bruno Crippa
Come dicevamo, è intenzione dell'attuale maggioranza insediare al primo piano di Palazzina Teodolinda gli ambulatori comunali, oltre che la sede dell'associazione ''2000 per te''. Ma chiaramente fino a quando non vi sarà il trasloco dell'ufficio del giudice di pace, la situazione sarà ferma. ''Questa situazione ci sta bloccando il piano dei servizi del PGT. Avremmo già pronta la variante da portare in consiglio comunale, ma siamo impossibilitati a procedere, con un evidente danno erariale, sul quale non escludo un ricorso alla corte dei conti'' ha spiegato Crippa.
Insomma, un ''de profundis'' annunciato per un ufficio che svolge un servizio importante a favore della popolazione di 24 comuni, che forse non hanno mai compreso appieno l'utilità nei confronti dei cittadini. E ora si attende solo di conoscere la data ufficiale di questo trasferimento, che metterà la parola fine a questo ''braccio di ferro'' tra enti.
G. C.