Casatenovo: al via la campagna per il Fondo Famiglie Solidali. Caritas e Comune insieme per aiutare chi ha perso il lavoro
''Famiglia aiuta famiglia''. E' questo l'intento che la Caritas delle parrocchie di Casatenovo, in collaborazione con i servizi
sociali del comune, intende perseguire grazie alla nuova proposta, lanciata nelle scorse settimane.
La creazione di un fondo che possa supportare le famiglie casatesi duramente provate dalla crisi economica e impossibilitate a far fronte alle spese quotidiane: su tutte il pagamento delle utenze domestiche e l'acquisto di beni di prima necessità.
Per questo motivo la Caritas parrocchiale con sede in Via San Giorgio a Casatenovo, unitamente all'ufficio servizi sociali del comune, hanno deciso di promuovere il Fondo Famiglie Solidali.
''In una serata organizzata lo scorso dicembre per presentare l'iniziativa - ci ha spiegato la referente Caritas, Felicita Viganò - abbiamo raccolto l'adesione di alcune famiglie, che ci hanno consentito di ricavare una base di circa 6mila euro, dalla quale partire''.
La campagna vera e propria di sensibilizzazione dei fedeli delle cinque parrocchie si terrà la seconda settimana di febbraio in occasione delle messe domenicali. In quell'occasione i volontari Caritas distribuiranno i volontini di promozione dell'iniziativa, attraverso la quale si punta ad ottenere l'adesione di famiglie che periodicamente si impegneranno ad ''alimentare'' il fondo.
''L'offerta mensile - ha proseguito la referente Caritas - sarà estremamente libera dal punto di vista dell'entità economica. Ma chi aderirà alla campagna dovrà indicativamente dirci in quale misura vorrà aderire, perchè per noi è necessario conoscere l'ammontare mensile delle entrate a fronte delle esigenze degli utenti che si presentano al nostro sportello''.
A questo proposito sarà creata un'apposita commissione composta dai membri delle parrocchie e del comune, che valuteranno di volta in volta, le reali esigenze dei nuclei richiedenti e i contributi ad essi erogabili.
Il Fondo Famiglie Solidali finanzierà un altro importante settore in cui è impegnata la Caritas: stiamo parlando del banco alimentare, al quale periodicamente si approvvigionano molte famiglie casatesi. Da inizio anno infatti, i centri d'ascolto Caritas non possono più contare sul sostegno della Comunità Economica Europea che, tramite l'Agenzia Governativa Italiana AGEA, si occupava della distribuzione degli alimenti di prima necessità (pasta, riso, farina, formaggi, pelati...) ai diversi gruppi. Per acquistare i beni da distribuire alle famiglie, servono quindi ulteriori (e dunque preziosissimi) fondi.
Del resto l'esigenza di aiuto è sempre più impellente tra le famiglie del territorio. Sono un centinaio circa, i nuclei delle parrocchie casatesi che bussano alle porte della Caritas nella sede di Via San Giorgio, in cerca di una mano che possa alleviare almeno in parte, la difficoltà vissuta quotidianamente.
E il Fondo Famiglie Solidali (riservato ai soli casatesi) si affiancherà al servizio sino ad ora offerto dal Centro d'ascolto, al quale afferiscono anche i vicini utenti delle parrocchie di Monticello, Torrevilla e Cortenuova.

La parrocchia di San Giorgio
La creazione di un fondo che possa supportare le famiglie casatesi duramente provate dalla crisi economica e impossibilitate a far fronte alle spese quotidiane: su tutte il pagamento delle utenze domestiche e l'acquisto di beni di prima necessità.
Per questo motivo la Caritas parrocchiale con sede in Via San Giorgio a Casatenovo, unitamente all'ufficio servizi sociali del comune, hanno deciso di promuovere il Fondo Famiglie Solidali.
''In una serata organizzata lo scorso dicembre per presentare l'iniziativa - ci ha spiegato la referente Caritas, Felicita Viganò - abbiamo raccolto l'adesione di alcune famiglie, che ci hanno consentito di ricavare una base di circa 6mila euro, dalla quale partire''.
La campagna vera e propria di sensibilizzazione dei fedeli delle cinque parrocchie si terrà la seconda settimana di febbraio in occasione delle messe domenicali. In quell'occasione i volontari Caritas distribuiranno i volontini di promozione dell'iniziativa, attraverso la quale si punta ad ottenere l'adesione di famiglie che periodicamente si impegneranno ad ''alimentare'' il fondo.
''L'offerta mensile - ha proseguito la referente Caritas - sarà estremamente libera dal punto di vista dell'entità economica. Ma chi aderirà alla campagna dovrà indicativamente dirci in quale misura vorrà aderire, perchè per noi è necessario conoscere l'ammontare mensile delle entrate a fronte delle esigenze degli utenti che si presentano al nostro sportello''.

Felicita Viganò
Il Fondo Famiglie Solidali finanzierà un altro importante settore in cui è impegnata la Caritas: stiamo parlando del banco alimentare, al quale periodicamente si approvvigionano molte famiglie casatesi. Da inizio anno infatti, i centri d'ascolto Caritas non possono più contare sul sostegno della Comunità Economica Europea che, tramite l'Agenzia Governativa Italiana AGEA, si occupava della distribuzione degli alimenti di prima necessità (pasta, riso, farina, formaggi, pelati...) ai diversi gruppi. Per acquistare i beni da distribuire alle famiglie, servono quindi ulteriori (e dunque preziosissimi) fondi.
Del resto l'esigenza di aiuto è sempre più impellente tra le famiglie del territorio. Sono un centinaio circa, i nuclei delle parrocchie casatesi che bussano alle porte della Caritas nella sede di Via San Giorgio, in cerca di una mano che possa alleviare almeno in parte, la difficoltà vissuta quotidianamente.
E il Fondo Famiglie Solidali (riservato ai soli casatesi) si affiancherà al servizio sino ad ora offerto dal Centro d'ascolto, al quale afferiscono anche i vicini utenti delle parrocchie di Monticello, Torrevilla e Cortenuova.
G. C.