I passaggi a livello del "besanino", nel tratto da Oggiono fino a Cassago. I sindaci chiedono a Rfi manutenzione e controlli
Importanti snodi per la circolazione ferroviaria e per il traffico veicolare delle arterie che li attraversano, i passaggi a livello sembrano però non aver subito l'avanzare del tempo e il conseguente ammodernamento di cui necessiterebbero le strutture.
A distanza di anni dalla costruzione della linea, la maggior parte di essi pare non aver mutato il proprio aspetto, né subito interventi per far fronte alle necessità dei ‘tempi moderni'. Del resto stiamo parlando di una tratta ferroviaria piuttosto arretrata dal punto di vista infrastrutturale: lo dimostrano ad esempio le stazioni e più banalmente il fatto che si tratta di una linea a binario unico, non elettrificata.
Una questione, quella legata alla presenza dei passaggi a livello, che abbiamo voluto approfondire anche alla luce dei recenti e in taluni casi gravissimi, fatti di cronaca che, pur non verificandosi direttamente sulla direttrice del ''besanino'', hanno messo in evidenza come in caso di imprevedibili guasti, questi passaggi siano capaci di trasformarsi in vere insidie e mettere a repentaglio l'incolumità di pedoni e mezzi in transito.
In questo ''viaggio'' abbiamo deciso di soffermarci in maniera particolare sui passaggi a livello presenti nei comuni dell'oggionese e casatese: nello specifico Oggiono, Sirone, Molteno, Bulciago e Cassago (il territorio di Costa Masnaga ad esempio, ne è privo).

Per dovere di cronaca, restando nel tratto lecchese della linea, da citare i due ''PL'' esistenti a Sala al Barro di Galbiate, lungo la provinciale 51, a Valmadrera tra Via Provinciale e Via Fornaci, infine quello di Malgrate all'intersezione tra Via Provinciale e Via Gaggio.
Addentriamoci ora più nel dettaglio in queste zone di collegamento simulando il percorso del treno, partendo da Oggiono per scendere fino a Cassago: circa dieci chilometri di linea.
OGGIONO
A Oggiono sono presenti tre passaggi a livello, che incrociano strade piuttosto periferiche. Provenendo da Lecco, il primo che si incontra è ubicato in località Bagnolo, poco distante dalla zona del lago. Le vetture provenienti da Piazza Garibaldi che percorrono Via Dante Alighieri, si trovano su una stretta arteria a doppio senso di circolazione che, dopo alcune curve, conduce al passaggio a livello.
Oggiono, località Bagnolo
Qui i convogli che transitano sulla linea ferroviaria creano non pochi disagi agli automobilisti che intendono proseguire il loro cammino: l'incrocio con i mezzi provenienti dalla direzione opposta è inevitabile. É solo il buon senso consente di lasciare un margine di manovra ai passanti, che devono destreggiarsi tra curve e spazi tutt'altro che ampi. Su quel tratto la speranza è anche quella di non incontrare pedoni che attraversino. L'intensità del traffico si registra soprattutto nella stagione estiva, quando in molti si recano al lago, che si raggiunge proprio attraversando il passaggio a livello. Per raggiungere il lago e i servizi che si trovano in quella zona, le persone optano spesso per un percorso alternativo, passando soprattutto sulla ben più comoda e veloce provinciale 51.
Località Bersaglio
Il passaggio a livello in località Bersaglio invece, incrocia una strada a senso unico poco distante dall'istituto scolastico Bachelet e dalla sede locale dell'Asl. Non presenta particolari criticità, se non in corrispondenza con gli orari di ingresso e uscita del plesso scolastico: una vera e propria fiumana di giovani studenti impedisce letteralmente il transito di qualsivoglia mezzo, creando non pochi disagi all'automobilista che si trova a doversi "fare spazio" tra gli studenti che si riversano sull'intera carreggiata.
Il passaggio a livello oggionese in località S.Anna
Il passaggio a livello nei pressi della zona cosiddetta sant'Anna si trova su una strada trasversale a Via per Molteno, che si apre verso la campagna. Il punto non presenta situazioni critiche: unica condizione è quando le stanghe sono abbassate, in quanto i veicoli sono costrette a fermarsi sul vialone provinciale, generando qualche intoppo.
SIRONE
Grossi impedimenti al traffico si riscontrano invece all'altezza del passaggio a livello di via don Giovanni Minzoni a Sirone, in zona Rettola. Quando il treno è in transito, soprattutto negli orari di punta, i mezzi si accodano formando un "serpentone" che arriva anche in Via Giacomo Matteotti, nonostante l'incrocio sia regolato da indicazioni semaforiche.
Il passaggio a livello in località Rettola
Il sindaco di Sirone Matteo Canali ha commentato così la situazione attuale. "La pericolosità del passaggio a livello è causata dalla presenza dell'intersezione semaforica: bastano tre o quattro vetture in attesa per creare l'ingorgo. Abbiamo cercato di migliorare la situazione ponendo il divieto d'accesso per Via delle Industrie a tutti i mezzi pesanti. Talvolta c'è anche la polizia locale che multa chi non rispetta il divieto, ma è evidente che l'aspetto sanzionatorio da solo non possa risolvere il problema".
Il primo cittadino sironese ha poi espresso insofferenza per le lentezze burocratiche che impediscono la sistemazione e la messa in sicurezza dello snodo viabilistico. "Agli atti del comune c'è depositato un accordo che coinvolge la provincia di Lecco e i comuni di Molteno e Sirone per la realizzazione di un prolungamento della SP49 e di un cavalcavia, ma è una questione di cui si parla da più di vent'anni. Sono stati sottoscritti diversi accordi, l'ultimo dei quali circa tre anni fa, ma la Provincia, che ha la competenza sul tratto, per via del Patto di Stabilità e di altri tagli, non ha ancora realizzato nulla di concreto.
Sono in particolare previsti due lotti: il primo riguarderebbe il prolungamento della tangenzialina a partire dalla rotonda di Molteno che confina con Sirone e il secondo la realizzazione di un cavalcavia. Già nel 2007, attraverso un programma integrato di intervento, abbiamo acquisito la titolarità delle aree che servirebbero alla realizzazione del nuovo percorso. Noi siamo pronti anche sotto questo punto di vista. All'inizio del mio primo mandato avevo incontrato i tecnici delle ferrovie: sono passati otto anni e la situazione non è cambiata. Tutto resta ancora sulla carta" ha concluso.
MOLTENO
Il passaggio a livello a Molteno crea vere e proprie situazioni di disagio, che si moltiplicano in coincidenza con il passaggio dei treni. La situazione è piuttosto critica in presenza dell'incrocio, passaggio obbligatorio per chi vuole entrare in paese dalle frazioni di Luzzana, Pascolo e Coroldo e per chi invece, viaggia verso la periferia. I conducenti dei mezzi provenienti dal centro paese devono restare vigili e guardare alla propria destra e alla propria sinistra prima di attraversare.
Il passaggio a livello che attraversa il centro di Molteno
Addirittura, le auto sono talvolta costrette a fermarsi sui binari per non causare incidenti considerando che chi arriva da via Aldo Moro non accenna a fermarsi, soprattutto se deve scivolare diritto su viale Consolini. La segnaletica stradale dello "stop" è evidente, ma viene raramente rispettata e porta così a procedere a colpi clacson. I tir che trasportano del materiale ferroviario e sono diretti in Via Stazione bloccano il traffico perché, per poter fare manovra, sfruttano l'intera carreggiata costringendo le auto a fermarsi per diversi minuti.
Mezzi in coda al PL in zona cimitero
I veicoli provenienti da Viale Consolini, che devono immettersi in centro paese, devono prestare attenzione causa dello svincolo piuttosto stretto, per evitare tamponamenti con le auto in uscita.
Piuttosto critico il parere del sindaco di Molteno Mauro Proseprio, che esprime tutta la perplessità sulla sicurezza del passaggio a livello nei pressi del centro paese. "I problemi di questo passaggio a livello riguardano soprattutto i tempi lunghi di attesa per le vetture, che formano inevitabili code. A questo si aggiunge uno svincolo che allo stato attuale non è idoneo. Proprio per eliminare la pericolosità dell'incrocio abbiamo previsto nel PGT una strada che permetta di collegare Viale Consolini con Via Aldo Moro, passando alle spalle del cimitero" ha affermato.
Località Gaesso
L'altro passaggio a livello moltenese si trova in frazione Gaesso. In questo caso la situazione è decisamente più tranquilla, in quanto è ubicato in una zona periferica e residenziale. Lievi incolonnamenti si formano in concomitanza con il passaggio dei treni, ma per il resto non si riscontrano particolari situazioni di disagio.
BULCIAGO
Situato al confine tra Bulciago e Cassago, il passaggio a livello di Via Roma costituisce un fondamentale snodo di comunicazione tra i due paesi ed è fondamentale per l'immissione sulla strada provinciale 342, che risulta essere trafficata a tutte le ore del giorno.
Passaggio a livello tra Bulciago e Cassago, accanto alla sp342
Vi si arriva seguendo due traiettorie. Percorrendo la provinciale 342 giungendo da Nibionno, ci si immette ad un certo punto in via Roma, corsia di decelerazione collocata a sinistra rispetto alla carreggiata principale e il cui transito è teoricamente riservato ai soli residenti e lavoratori della frazione di Campolasco. Arrivando invece da Bulciago, è necessario proseguire diritti lasciando sulla propria destra il ristorante Arrigoni. Si incontrerà il passaggio a livello subito dopo, collocato su una cunetta che rende difficoltosa la visibilità per veicoli e passanti.
Da registrare un episodio preoccupante, avvenuto solo una settimana fa, quando le sbarre non si sarebbero abbassate nonostante l'imminente passaggio del treno. "Sono stata avvertita da una donna straniera del paese che era nei paraggi. Era spaventata perché a minuti sarebbe arrivato il convoglio. La nostra vigilessa si è subito attivata" racconta il sindaco di Bulciago Egidia Beretta. "Cose come queste non sono ammissibili, per fortuna non è accaduto nulla. La donna è stata molto brava a segnalare subito il problema. Le ferrovie dovrebbero attuare maggiori controlli sulla sicurezza, anche perché il nostro passaggio a livello non è grande, ma è molto frequentato" ha poi aggiunto il primo cittadino.
Proseguendo ancora per qualche metro, si fa ingresso in una strada stretta che corre proprio sotto il cavalcavia della 342. Prima di proseguire su via Stazione in direzione Cassago, le auto provenienti da Bulciago sono frequentemente costrette a fermarsi per accertarsi che dall'altra parte non stiano sopraggiungendo veicoli.
CASSAGO
Il nostro "viaggio" termina a Cassago Brianza. Lasciando alle spalle Bulciago e la zona industriale dell'ex cementeria, si arriva alla stazione, una delle tante fermate del Besanino e importante punto di riferimento anche per chi abita a Bulciago e Nibionno, in particolare per numerosi ragazzi che frequentano le scuole di Oggiono e di Lecco, oltre che per lavoratori e studenti universitari che si recano a Milano.
Via Pertini a Cassago
Immettendosi nella rotatoria proprio di fronte all'edificio ferroviario, non si prosegue diritti per raggiungere il centro di Cassago ma si svolta a destra, in una piccola strada secondaria che corre parallela all'unico binario del treno e in fondo alla quale si trova il passaggio a livello.
Quest'ultimo è collocato al centro di Via Sandro Pertini, nei pressi di alcuni caseggiati e di aziende, che si trovano proprio dirimpetto alla stazione.
Se ci si lascia gli stabilimenti alle spalle, dopo aver attraversato il passaggio a livello, si percorre una strada in salita e dopo la curva si raggiunge un nucleo industriale.
Interpellato sulla pericolosità dei passaggi a livello e su una loro potenziale sostituzione, il sindaco di Cassago Gian Mario Fragomeli ha affermato che "si tratta di una questione complicata, ad oggi quasi impossibile se prima non si realizza la riqualificazione del lotto di provinciale all'altezza della frazione Campolasco a Bulciago. Potremmo chiedere uno sforzo ulteriore - ha proseguito - ma il progetto è fermo in Provincia e con la situazione economica attuale, non ha senso affrontare questo discorso. Ritengo invece possibile chiedere a RFI di effettuare maggiori controlli e manutenzioni affinché i passaggi a livello siano meno pericolosi".