Nibionno: individuati gli autori del ''colpo'' al Sigma nel '12. Sono tre pregiudicati, ai quali vengono contestate 8 rapine

Sono tre le persone indicate dai carabinieri del Comando provinciale di Milano, quali autori della rapina messa a segno nel novembre 2012 ai danni del supermercato Sigma di Nibionno e di altri sette episodi avvenuti nelle province di Milano e Monza. Filo conduttore, l'utilizzo in tutti i casi di potenti armi da fuoco.
Si tratta di Antonio Cavallo, Valiano Alessio e Antonello Sedda di 47, 46 e 49 anni, tutti già detenuti in carcere per altre vicende.

Una pattuglia dei carabinieri il 26 novembre 2012 a seguito della rapina

I malviventi, secondo quanto riferito dai carabinieri, non avrebbero mai esitato ad utilizzare le pericolose armi a loro disposizione, anche contro i militari dell'Arma, intervenuti per sventare i reati e rimasti fortunatamente incolumi.
La rapina ai danni del Sigma di Nibionno era avvenuta il 26 novembre 2012, quando i malviventi avevano fatto irruzione nel punto vendita poco dopo le ore 17,30, minacciando cassiere e clienti e facendosi consegnare parte dell'incasso della giornata. Prima di dileguarsi, i rapinatori avevano fatto esplodere alcuni colpi da un'arma da fuoco: forse per un accenno di reazione da parte di uno dei presenti. Poi erano usciti in tutta fretta salendo a bordo di un'auto che li aspettava fuori e immettendosi sulla provinciale 342.

Antonio Cavallo, Valiano Alessio e Antonello Sedda

Nei confronti dei tre è stata data esecuzione ad una misura cautelare in carcere emessa dal tribunale di Monza. Cavallo, Valiano e Sedda sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, rapina aggravata, ricettazione, porto e detenzione di armi clandestine e da guerra, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
L'attività investigativa trae origine dalle indagini relative all'omicidio del 48enne pregiudicato Ivano Casetto, avvenuto l'8 dicembre 2012 a Milano, ed in particolar modo dal sequestro di un arsenale di armi nella materiale disponibilità dei tre malviventi.
Alessio Valiano e Antonio Cavallo infatti, erano stati arrestati a maggio con l'accusa di essere gli autori dell'omicidio del pusher, ammazzato il giorno di Sant'Ambrogio del 2012 a Milano per contrasti nel mondo dello spaccio.
Nell'ambito delle indagini sull'omicidio Casetto, i carabinieri trovarono, durante una perquisizione a casa di Sedda (dove in quel periodo dimorava anche Valiano) armi riconducibili ad alcune delle rapine oggetto di contestazione. In particolare era stato scoperto un arsenale composto da 3 fucili kalashnikov, 2 pistole 45 vs e 98 fs e numerose munizioni.
Sono stati poi rinvenuti anche 11 maschere di lattice, 4 giubbetti antiproiettile, baffi finti, parrucche e vario materiale per realizzare maschere in lattice.


Tra le rapine commesse dai tre, oltre a quella di Nibionno, vi è quella del 24 aprile 2010 presso l'ufficio postale di via Pisa a Sesto San Giovanni, particolarmente violenta, dove c'è anche una accusa per tentato omicidio e che ha come protagonisti i due complici.
La seguente rapina risale a gennaio 2011 ai danni di una guardia giurata a Bollate, derubata di pistola e giubbotto antiproiettile. I tre sono tornati ad ottobre 2012 a Paderno Dugnano per una rapina ad un distributore Tamoil. Nel 2013 gli episodi segnalati sono tutti a febbraio, prima una rapina ad un distributore Tamoil a Cusano Milanino, armati di pistola 45 vs,poi un colpo al supermercato Superdì di Sesto San Giovanni, infine una rapina, a Seregno ai danni di un supermercato Iper.
Le indagini balistiche eseguite dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno consentito di risalire agli autori delle rapine.


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