Annone B.: Bruno Polito si avvale della facoltà di non rispondere

Scena muta mercoledì mattina davanti al Giudice dell'indagine preliminare per Bruno Polito, il pregiudicato 42enne originario di Locri ma residente a Longone al Segrino, arrestato nella mattinata di domenica scorsa dai carabinieri a Bovisio Masciago con l'accusa di essere coinvolto nel ferimento del commerciante d'auto algerino Kamel Lohuaabi residente a Erba e ferito ad una gamba e all'addome il 15 gennaio scorso all'esterno della ditta di autodemolizioni ‘Sara srl' di Annone Brianza.
Mercoledì nel carcere di Monza si è svolta l'udienza di convalida del fermo di Polito che ha però scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del Gip di Monza che si è occupato della convalida su rogatoria del collega di Lecco. Il 42enne ha affidato la sua difesa legale agli avvocati Marcello Perillo di Lecco e Leopoldo Marchese di Lametia Terme. Per quel ferimento già poche ore dopo i carabinieri avevano arrestato anche il fratello Mario Polito, tuttora detenuto con le accuse di lesioni aggravate e di rapina: si sarebbe impossessato di 11mila euro che la vittima aveva con sé, 4mila quelli trovati nelle tasche di Mario. Il ferimento sarebbe da attribuirsi ad una lite legata alla compravendita di un'auto non andata in porto.
Bruno Polito era già finito in carcere nel novembre 2012 nell'ambito dell'operazione ‘Saggezza' contro i clan della ‘Ndrangheta operanti fra Reggio Calabria e la Lombardia. Fu ‘blindato' dai carabinieri mentre si trovava all'ospedale di Cantù.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.