Nibionno: l'associazione in ricordo di ''Cata'' in Emilia. I fondi raccolti all'evento estivo devoluti per i lavori dopo il sisma del 2012
Nelle prime ore del mattino un gruppo di quindici volontari del sodalizio nibionnese fondato alla memoria di Luca Catalano, sono infatti partiti alla volta dell'Emilia Romagna per fare visita agli amici di San Felice sul Panaro, comune della bassa pianura modenese duramente provato dal terremoto che ha colpito la regione nel maggio 2012.
parroco di San Felice sul Panaro, don Giorgio
Una ferita indelebile che però non ha scoraggiato gli abitanti di San Felice, i quali hanno reagito fin da subito e si sono dati da fare per cercare una soluzione ai gravi danni che hanno interessato, oltre a numerose case e aziende, anche il patrimonio storico nel centro cittadino.
Già un anno fa l'associazione nibionnese, nata per mantenere vivo il ricordo del giovane scomparso dopo un infortunio di gioco avvenuto all'oratorio di Cernusco, aveva preso contatti con il parroco di San Felice, don Giorgio Palmieri. Gli edifici religiosi sono stati infatti tra quelli che hanno subito maggiori danni, in particolare la chiesa parrocchiale, dichiarata fin da subito inagibile e pericolante insieme alla struttura adiacente, che era riservata alle attività giovanili, oratoriane e non solo.
Queste sono state così spostate in una zona periferica rispetto al paese, presso il centro Don Bosco. È qui che il sodalizio nibionnese ha desiderato dare un aiuto, attraverso un'importante iniziativa di generosità.
Il ricavato della manifestazione estiva dedicata all'amico Luca, dal totale di 16mila euro, è stato infatti indirizzato all'ampliamento del Centro di San Felice. Grazie anche a questo fondo sono state infatti realizzate due strutture per i ragazzi, dove si svolgono attività di doposcuola e altre iniziative come quelle promosse dal gruppo locale degli scout.
Domenica 2 marzo è stata così l'occasione per trascorrere un bel momento insieme con gli amici di San Felice e per osservare da vicino la situazione del paese, ad un anno dalla prima visita di marzo 2013.
Alle 7.20, dopo essersi ritrovati presso il parcheggio di Via Parini, i volontari del sodalizio nibionnese sono così partiti con mezzi propri alla volta dell'Emilia.
La comitiva è arrivata a San Felice intorno alle 10.30 e si è recata presso il centro giovanile Don Bosco. Il gruppo è stato accolto da don Giorgio Palmieri, che ha voluto aggiornare gli ospiti circa la vita a San Felice a due anni dal terremoto e a quasi due mesi dall'alluvione, altro disastro che ha colpito la terra emiliana che conta circa 11mila abitanti.
Immagini scattate durante la celebrazione della messa
"Ci sono ancora situazioni in sospeso e molti si scontrano con la burocrazia. Molti sono smarriti, ci vuole ancora molta pazienza" ha affermato. Il sacerdote ha poi messo in luce il problema della chiesa parrocchiale. "I lavori di rimozione delle macerie e di messa in sicurezza sono stati fatti in collaborazione con il comune e la Sovrintendenza regionale, ma sulla volontà di investire dei soldi pubblici per recuperla si parla al condizionale".
Sono stati nel frattempo avviati i lavori per il nuovo edificio religioso, la cui apertura ai fedeli è già stata rimandata ben due volte. "L'opera si sta concretizzando anche se con ritardo. Dal 24 ottobre siamo passati all'8 dicembre e ora è stata fissata la nuova data dell'inaugurazione che è il 6 aprile. Speriamo sia la volta buona" ha poi aggiunto don Giorgio.
La chiesa parrocchiale, a sinistra come appariva prima e a fianco com'è adesso
Per quanto riguarda le funzioni liturgiche, la comunità religiosa viene settimanalmente accolta all'interno di una tensostruttura. Qui si sono recati anche gli amici dell'associazione "Cata nel cuore" per la celebrazione della messa, in programma alle 11.30. Durante l'offertorio, Paolo Amati, rappresentante del sodalizio nibionnese, ha portato all'altare la maglietta realizzata in occasione del torneo 2013. Una celebrazione molto partecipata e sentita per tutti i fedeli, incoraggiati dal monito "Non preoccupatevi del futuro", tratto dal Vangelo di Matteo.
Rocca estense del 1300, residenza estiva dei duca di Ferrara
"Quando Gesù ci dice di non dare peso alle ricchezze e alle preoccupazioni, ci sta chiedendo di mettere il suo amore al centro delle nostre azioni. Se si ha amore verso gli altri la nostra vita sarà più bella" ha affermato don Giorgio durante l'omelia.
Al termine della messa, gli amici di 'Cata' si sono recati presso la trattoria "Dalla Marta" insieme al parroco di San Felice e a due amici per un ricco pranzo a base di piatti della tradizione emiliana.
Il vecchio Municipio in centro
Il teatro comunale
Dopo l'abbondante banchetto, il gruppo è stato guidato da Francesca e Nino per le strade di San Felice, dove si possono ancora notare i segni del terremoto. La prima cosa che colpisce è la chiesa, completamente trasnennata in quanto il campanile è crollato sul tetto dell'edificio, determinandone la caduta.
Quello che rimane dei negozi in centro
La chiesa dà le spalle proprio al centro storico della città, che oggi appare come un quartiere fantasma. I vecchi palazzi, prima abitati, sono stati dichiarati inagibili e le strade sono deserte. I negozi hanno chiuso le loro saracinesche, ma su di esse un gruppo di artisti locali ha voluto dipingere colorate raffigurazioni, quasi a ricordare la bellezza della vita in piazza che appartiene ormai al passato.
La nuova chiesa in costruzione nel nuovo quartiere residenziale
Le attività commerciali del centro hanno infatti riaperto in una sorta di centro commerciale, che è stato chiamato "Ri-commerciamo", che è stato costruito nella nuova area residenziale fuori dalle "mura" storiche del paese.
Il palazzo municipale e quello contiguo delle poste non sono più accessibili, insieme al teatro comunale. Se n'è andato anche un pezzo di storia, quello della rocca estense del 1300 antistante il vecchio comune, che è stato ricostruito nel nuovo quartiere, dove prima c'erano i campi e dove ora è sorto il nuovo centro cittadino.
Dopo la lunga camminata per le vie di San Felice, è arrivato il momento dei saluti al parroco don Giorgio, a Francesca e Nino.
Ci si è lasciati non con un addio, ma con la promessa di rincontrarsi presto.
I nuovi lotti del centro giovanile realizzati grazie ai fondi dell'associazione "Cata nel cuore"
Invitando gli amici di San Felice all'edizione 2014 del torneo "Cata nel cuore", il gruppo è ripartito intorno alle 17.15 alla volta di Nibionno con una grande gioia nel cuore: quella di aver trascorso una giornata indimenticabile e di aver stretto legami belli e intensi, destinati a durare nel tempo.